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AUCHAN CONAD POLEMICHE IN CORSO

Scoppia la polemica su una lettera inviata da Auchan ai fornitori. Dove, in estrema sintesi, si chiede uno sconto del 20% sullo scaduto. Da quel momento, il caso si allarga a macchia d’olio ed è tutto un susseguirsi di articoli e tweet che rilanciano il tema, chiedendo insistentemente ai vertici Auchan-Conad di rispondere e prendere posizione. Intervengono, tra gli altri, i giornalisti Luigi Rubinelli ed Emanuele Scarci e l’ex Ceo di Esse- lunga, Giuseppe Caprotti. Il motivo? E’ troppo forte il sospetto che si voglia far pagare alle aziende il   buco del colosso francese in Italia. Un rosso da 1,1 milioni di euro al giorno, secondo il Ceo di Conad, Francesco Pugliese. L’assedio mediatico è tale che l’amministratore delegato di Auchan, Antonio Brianti, esce allo scoperto e spiega le ragioni della lettera. Ma i fornitori non sembrano molto convinti e sollevano diverse obiezioni. Nel mirino, in particolare, ci sono i dubbi dei fornitori di Auchan e non di Conad, che sono evidentemente in posizione di debolezza contrattuale. E cosa aspettarsi perché mai non dovrebbero chiedere uno sconto anche loro? Vediamo nel dettaglio le posizioni obiezioni di due produttori:

  • ‘Una semplice trattativa commerciale’… Così la definisce l’Ad Ma, solitamente, le trattative commerciali si effettuano prima di iniziare la fornitura, e durante, si pianificano i piani promo… Ma mai dopo, all’atto del pagamento… Altrimenti si chiama in un altro modo!
  • Conad, ai fornitori già della catena, ha chiesto comunque un contributo inserimento supplementare fino al 31 dicembre e per tutto il 2020, mantenendo le stesse condizioni contrattuali, ma compensandole ampiamente con la richiesta di Invece per i fornitori “nuovi” Conad’ ha fatto peggio, o li ha ignorati totalmente o, se contattati, ha fatto loro delle richieste improponibili. ‘Cosa succede a chi non aderisce alle vostre condizioni? Nulla…’ Vero, infatti, il consiglio che darei a tutti, è quello di non accettare, ma di pretendere il 100% dello scaduto con gli interessi. Tanto poi Conad continuerà a fare la propria strada, incurante dell’elenco di chi ha o non ha aderito allo sconto richiesto. Critiche severe anche da parte di un imprenditore di altro settore: “Quelli con la Gd non sono contratti. Sono degli accordi commerciali che non vincolano a comprare chi li ha sottoscritti. Nel senso che chi vende lo deve fare alle condizioni indicate, ma chi compra, non è obbligato a farlo o a rispettare certi volumi… Quindi chi mi dice che oggi concedo qualcosa e domani potrò recuperarlo invece di essere sostituito dal fornitore Conad di riferimento? C’è chi, ad esempio, ha un accordo nazionale con Sma- Auchan, ma non ha un accordo nazionale con Conad. Chi ce l’ha farà i salti mortali per accaparrarsi il lavoro di Sma-Auchan e lascerà il cerino in mano a chi aveva il contratto precedentemente… Mi pongo inoltre una domanda: come giudicheranno i concorrenti di Auchan e di Conad quel probabile contributo del 20%? Gli altri non sono fessi… Ci diranno: voi avete concesso uno sconto importante su due mesi a chi vi sta garantendo meno volumi di prima e forse non comprerà più… E a noi, che magari abbiamo volumi in crescita e continuiamo a comprare, cosa pensate di dare? Fossi io chiederei almeno altrettanto se non di più. Che faccio concedo a chi mi molla e non coccolo chi sta con me?”.
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