Coldiretti Puglia: uscire dal "pantano" PSR
PSR: Coldiretti Puglia, inviate dimissioni in blocco da tutti i Gal; Regione Puglia si svegli: “E’ necessario che la Regione Puglia si svegli – dichiara il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – e che l’Assessorato all’Agricoltura regionale esca fuori dal ‘pantano PSR’, mettendo mani alle istruttorie delle domande sulla misura degli investimenti 4.1.a. Coldiretti in blocco ha rassegnato le dimissioni da tutti i GAL in cui era presente a vario titolo. Pensare ad una rimodulazione che passi nuovamente sulla testa dell’imprenditoria agricola è
inaccettabile, perché il PSR è e deve rimanere uno strumento economico a disposizione delle aziende agricole.
Coldiretti ha da sempre ritenuto che il numero dei GAL in Puglia fosse eccessivo tant’è che alcuni tra i 23 Gruppi di Azione Locale hanno dovuto fare ricorso al TAR per poter continuare ad esistere e nelle riunioni di partenariato Coldiretti Puglia ha chiesto che ai GAL fosse assegnato solo il 5% delle risorse totali del PSR, minimo imposto da Bruxelles. Invece, la somma è stata quasi raddoppiata. Da rilevare infine che gli interventi dei GAL sono scarsamente rivolti al settore agricolo con risorse che nella maggior parte dei casi sono utilizzate dal Pubblico, come per esempio per piccoli interventi comunali. Su questi e su seminari, workshop e altre attività di promozione spesso inutili, le risorse ai giovani che vogliono lavorare in agricoltura, agli investimenti delle imprese agricole e alle attività da avviare nei territori colpiti dalla Xylella devono avere assoluta priorità e prevalenza.
inaccettabile, perché il PSR è e deve rimanere uno strumento economico a disposizione delle aziende agricole.
Coldiretti ha da sempre ritenuto che il numero dei GAL in Puglia fosse eccessivo tant’è che alcuni tra i 23 Gruppi di Azione Locale hanno dovuto fare ricorso al TAR per poter continuare ad esistere e nelle riunioni di partenariato Coldiretti Puglia ha chiesto che ai GAL fosse assegnato solo il 5% delle risorse totali del PSR, minimo imposto da Bruxelles. Invece, la somma è stata quasi raddoppiata. Da rilevare infine che gli interventi dei GAL sono scarsamente rivolti al settore agricolo con risorse che nella maggior parte dei casi sono utilizzate dal Pubblico, come per esempio per piccoli interventi comunali. Su questi e su seminari, workshop e altre attività di promozione spesso inutili, le risorse ai giovani che vogliono lavorare in agricoltura, agli investimenti delle imprese agricole e alle attività da avviare nei territori colpiti dalla Xylella devono avere assoluta priorità e prevalenza.