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ANTIBIOTICI, LA UE VIETA L’USO PREVENTIVO DEI FARMACI NEGLI ALLEVAMENTI

Il Parlamento europeo ha votato una risoluzione per vietare l’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti, una pratica diffusa che prevede la somministrazione di massa dei farmaci che sta incentivando l’antibioticoresistenza, ovvero l’inefficacia di molti antimicrobici per contrastare malattie umane. L’uso eccessivo degli antibiotici negli allevamenti avviene, secondo l’associazione animalista, per compensare le scarse condizioni di benessere degli animali. Questo, insieme con il sovraffollamento, favorisce lo sviluppo di batteri resistenti che possono infettare anche le persone. La resistenza agli antibiotici è un’emergenza globale e una delle minacce alla salute dei prossimi anni come ha più volte sottolineato l’Oms. Il 73% degli antibiotici consumati nel mondo sono utilizzati negli allevamenti. In Italia circa il 70% degli antibiotici venduti sono destinati ai cosiddetti “animali da reddito. È importante sottolineare che questa nuova legge non esclude di curare gli animali, e neanche esclude di somministrare gli antibiotici ai singoli animali che sono a rischio di sviluppare patologie che poi possono trasmettersi al gruppo. Il punto chiave consiste proprio nel curare i singoli animali evitando i trattamenti profilattici di massa o di gruppo attraverso il mangime o l’acqua.
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