Skip to main content

IL DIGITALE NELLA FILIERA AGROALIMENTARE

L’innovazione digitale entra nella filiera agrifood con soluzioni che aumentano la competitività dell’intero settore e migliorano qualità e tracciabilità del Made in Italy alimentare. Sono già 133 le soluzioni tecnologiche per la tracciabilità presenti sul mercato italiano e il 44% delle imprese che le hanno adottate ha migliorato efficienza ed efficacia, riducendo tempi e costi. Sono solo alcuni risultati della ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia. Ma è l’agricoltura 4.0 – l’utilizzo di diverse tecnologie interconnesse per migliorare resa e sostenibilità delle coltivazioni, qualità produttiva e di trasformazione, condizioni di lavoro – l’ambito di maggior fermento, con oltre 300 soluzioni 4.0 già disponibili. Orientate soprattutto all’agricoltura di precisione e in misura minore all’agricoltura interconnessa (il cosiddetto internet of farming), sono impiegate dal 55% di 766 imprese agricole, dove l’età e il titolo di studio non influiscono significativamente sull’adozione di soluzioni 4.0. La crescente offerta tecnologica spinge un mercato in rapida espansione, che nel 2018 raggiunge un valore compreso tra i 370 e i 430 milioni di euro (+270% in un solo anno), pari a circa il 5% di quello globale e il 18% di quello europeo, generato da oltre 110 aziende fornitrici fra player affermati e startup. L’Osservatorio ha mappato 110 imprese del comparto (74% brand affermati e 26% startup) che offrono oltre 300 soluzioni tecnologiche di agricoltura 4.0, con ruoli e posizionamento molto diversi lungo la filiera. Il 49% delle aziende sono fornitrici di soluzioni avanzate come Internet of Things (IoT), robotica e droni, il 22% di soluzioni di data analysis, il 16% di macchine e attrezzature per il campo, il 7% produce componentistica e strumenti elettronici, mentre nel 3% dei casi sono realtà produttive in ambito agricolo. Le soluzioni più frequenti sono i sistemi utilizzabili trasversalmente in più settori agricoli (53%), seguite da quelle rivolte al comparto cerealicolo (24%), ortofrutticolo(24%) e vitivinicolo (16%). Le tecnologie del digitale hanno un grande impatto sull’efficienza e l’efficacia dei processi di tracciabilità alimentare. Il 30% delle imprese che adottano soluzioni digitali di tracciabilità rileva una riduzione degli errori di inserimento dei dati e del rischio di manomissione, il 27% nota una diminuzione dei costi richiesti all’attivazione delle procedure di rintracciabilità e il 21% un risparmio di tempo per la raccolta dei dati. Anche i processi e le relazioni nella supply chain beneficiano di queste soluzioni, soprattutto per quanto riguarda i costi di gestione delle scorte (15%), la riduzione degli sprechi alimentari (14%) e il consolidamento dei rapporti di filiera (13%). Il 13% delle aziende ha anche riscontrato un aumento delle vendite, mentre il 14% evidenzia la necessità di puntare su soluzioni per migliorare i processi di certificazione. Cresce l’interesse per l’applicazione delle tecnologie Blockchain e Distributed Ledger nella filiera alimentare. Sono 42 i progetti internazionali e italiani mappati dal 2016 al 2018, più che raddoppiati nell’ultimo anno. Si tratta di iniziative che, nel 24% dei casi, trovano applicazione in diversi ambiti: nel 21% sono dedicate alla filiera della carne, nel 17% all’ortofrutta e nel 10% al cerealicolo. Nel 50% dei casi è stato riscontrato un forte ruolo guida da parte degli attori della distribuzione e della trasformazione. L’e-commerceè il principale ambito di interesse per le startup del digitale, con il 65% delle nuove imprese internazionali attive e un’incidenza sui finanziamenti pari all’84% del totale. La maggior parte delle startup e-commerce offre soluzioni B2c per l’acquisito di prodotti agroalimentari (e-commerce Food, 57%), con modelli di business innovativi che puntano a far incontrare produttori agricoli e consumatori finali. Seguono le startup Food Delivery, piattaforme che mettono a confronto le offerte e consentono di ordinare piatti (36%) e gli Aggregatoripiattaforme mirate a favorire lo scambio di informazioni, prodotti e attrezzature agricole (7%). Quasi un quarto delle startup, invece, opera nell’ambito Agricoltura 4.0 (24% delle startup e 11% dei finanziamenti complessivi). Più marginali le startup che offrono soluzioni per migliorare la qualità alimentare (8%) e la sostenibilità(4%).
Save
Cookies user preferences
We use cookies to ensure you to get the best experience on our website. If you decline the use of cookies, this website may not function as expected.
Accept all
Decline all
Analytics
Tools used to analyze the data to measure the effectiveness of a website and to understand how it works.
Google Analytics
Accept
Decline