Skip to main content

Manovra, Lorenzin: “Parti sociali ruolo cardine per allineare la filiera formativa”

"Incidere significativamente sulla riduzione del cuneo fiscale è prioritario sia per le imprese che per i lavoratori. Un cuneo ridotto significa minori costi per le aziende e, contemporaneamente, più soldi in tasca ai lavoratori".  Ha esordito così, Flavio Lorenzin, Vice Presidente di Confimi Industria con delega ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, nel suo intervento all’incontro di ieri sera a Palazzo Chigi dove si è svolto il confronto tra le Parti Sociali organizzato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e alla presenza del Ministro dell’Economia Giovanni Tria e dei i viceministri all'economia Laura Castelli (M5s) e Massimo Garavaglia (Lega) per discutere delle misure su lavoro e welfare in vista della prossima Manovra.
"C'è l'esigenza - ha continuato Lorenzin - di rimettere mano al Decreto Dignità, in particolare per quanto concerne i contratti a termine. Le limitazioni previste dalla normativa attuale stanno provocando un turnover di lavoratori che porta ad una situazione di incertezza assai maggiore rispetto al passato".

Grande attenzione anche al tema del salario minimo: "È doveroso riflettere su una misura che dia dignità al lavoro, ma su questo argomento va prima di tutto riconosciuto il ruolo delle parti sociali, ce ne sono di serie e rappresentative e altre che pur di sottoscrivere contratti, ne siglano alcuni a condizioni spesso inique per i lavoratori anche in termini di riconoscimento economico”.  “Sul salario minimo – spiega Lorenzin -  più che su altre norme calate dall’alto, è opportuna la concertazione tra governo e parti sociali, con punto fermo il valore, anche sociale, dei contratti di lavoro".
Infine, una riflessione sui giovani. "Il ruolo delle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori è fondamentale per allineare la filiera formativa che, partendo in particolare dalla formazione tecnica e professionale passa per gli ITS e le università fino ad innestarsi con l’apprendistato ed i modelli duali, ancora troppo poco diffusi. Accanto a questo è necessario mettere mano alle misure che permettano alle PMI di essere economicamente attrattive nei confronti dei nostri migliori talenti, invertendo il trend in atto da alcuni anni che vede una fuga sempre più massiccia verso l'estero dei giovani più brillanti".
Save
Cookies user preferences
We use cookies to ensure you to get the best experience on our website. If you decline the use of cookies, this website may not function as expected.
Accept all
Decline all
Analytics
Tools used to analyze the data to measure the effectiveness of a website and to understand how it works.
Google Analytics
Accept
Decline