Stati Generali, Agnelli a Conte: "Bene piano di lungo corso, ma ora priorità a taglio cuneo fiscale e tasse su energia"
"Un piano ben strutturato e di lungo corso quello presentato dal Governo Conte che ci lascia ben sperare" commenta Paolo Agnelli presidente di Confimi Industria a margine della giornata di lavori agli Stati Generali convocati dal presidente del Consiglio a Villa Pamphili. "Ora devono seguire azioni concrete per il triennio".
"Non possiamo però perdere altro tempo e ci sono azioni prioritarie rispetto ad altre - ha precisato Agnelli - come la necessità di far tornare le nostre aziende a competere sui mercati internazionali". "Se guardiamo al manifatturiero - stressa Agnelli - abbiamo due assi su cui intervenire: taglio del cuneo fiscale e taglio delle tasse sull'energia".
"Un piano di rilancio che non può prescindere dall'Europa" ha poi sottolineato il numero uno di Confimi.
"In queste settimane si è parlato tanto di automotive, ma non si dice mai che il settore è fatto di piccole e medie aziende che lavorano acciaio e alluminio per la componentistica, costrette a scontrarsi, per l'acquisto della materia prima, con dei giganti che esportano questi due metalli in dumping, in barba ai diritti dei lavoratori e alle leggi ambientali" ha spiegato il presidente Agnelli "che si lavori per proteggere il mercato allora, si rafforzino i dazi".
Il presidente del manifatturiero ha poi chiuso ricordando la disponibilità della Confederazione "Il Governo ha potuto toccare con mano le necessità del mondo produttivo confrontandosi con le differenti realtà, siamo a disposizione per supportarlo nelle misure che seguiranno".
"Non possiamo però perdere altro tempo e ci sono azioni prioritarie rispetto ad altre - ha precisato Agnelli - come la necessità di far tornare le nostre aziende a competere sui mercati internazionali". "Se guardiamo al manifatturiero - stressa Agnelli - abbiamo due assi su cui intervenire: taglio del cuneo fiscale e taglio delle tasse sull'energia".
"Un piano di rilancio che non può prescindere dall'Europa" ha poi sottolineato il numero uno di Confimi.
"In queste settimane si è parlato tanto di automotive, ma non si dice mai che il settore è fatto di piccole e medie aziende che lavorano acciaio e alluminio per la componentistica, costrette a scontrarsi, per l'acquisto della materia prima, con dei giganti che esportano questi due metalli in dumping, in barba ai diritti dei lavoratori e alle leggi ambientali" ha spiegato il presidente Agnelli "che si lavori per proteggere il mercato allora, si rafforzino i dazi".
Il presidente del manifatturiero ha poi chiuso ricordando la disponibilità della Confederazione "Il Governo ha potuto toccare con mano le necessità del mondo produttivo confrontandosi con le differenti realtà, siamo a disposizione per supportarlo nelle misure che seguiranno".