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CONFIMI RAVENNA A HELSINKI ALL’AGENZIA EUROPEA PER LA CHIMICA

La nomina viene dal Ministero per la Salute che riconosce l’impegno pluriennale e l’indiscussa competenza dell’Associazione sulla nuova normativa europea per le sostanze chimiche.

Il Regolamento Reach, entrato in vigore nei primi mesi del 2007, contiene un progetto senza precedenti nella storia: tutelare la salute dei cittadini e dei lavoratori, nonché dell’ambiente attraverso un processo che porterà, entro il 2018, alla registrazione di tutte le sostanze chimiche (pericolose e non pericolose) in circolazione sul territorio europeo.

Per l’industria manifatturiera il Reach non è solo una norma a cui è necessario adempiere ma è un vero e proprio elemento di concorrenza e competitività.

Confimi Impresa, nel pieno rispetto dei propri principi costitutivi, ha cercato di garantire ai propri imprenditori un meccanismo di rappresentanza diretta accreditandosi come Associazione nazionale di impresa presso l’Autorità nazionale competente per il Reach, ovvero il Ministero per la Salute, che ha ammesso Confimi al Tavolo nazionale appena pochi mesi dopo la sua costituzione.

Successivamente Confimi ha individuato, nell’ambito delle associazioni territoriali aderenti, quelle che da tempo avevano svolto sul Reach attività di sensibilizzazione, formazione, accompagnamento delle imprese. La scelta è ricaduta su Confimi Ravenna, che dal 2007 è stato un vero e proprio laboratorio di esperienze di formazione e assistenza tecnica qualificata sul Reach, laboratorio che ha attirato l’attenzione anche di aziende e consulenti al di fuori del territorio provinciale e naturalmente dello stesso Ministero della Salute, che ha ritenuto di candidare l’Associazione a partecipare alla prossima Conferenza Europea sul Read Across che si terrà a Helsinki, presso Echa (Agenzia Europea per la Chimica) ai primi di ottobre.

Alla conferenza sono invitate soltanto due persone per singolo stato membro - spiega Micaela Utili di Confimi Ravenna, che parteciperà all’evento - un tecnico dell’Istituto superiore di Sanità e un rappresentante d’impresa accreditato dall’Autorità Competente con funzioni di osservatore.
Il Ministero della Salute ha ritenuto di individuare Confimi Impresa come osservatore qualificato. In questo frangente, saremo la voce di tutte le imprese italiane. E’ una notevole soddisfazione sotto il profilo professionale, un riconoscimento ufficiale per un costante lavoro svolto con concretezza e dedizione, nonché un grande successo in termini di rappresentanza. E’ inoltre un segnale importante di attenzione verso un atteggiamento proattivo e non semplicemente passivo/ostativo nei confronti delle politiche comunitarie. Helsinki è la sede dell’Agenzia Europea per la Chimica, ovvero l’Autorità che regola l’applicazione del Reach. L’evento in particolare è incentrato sullo schema Read Across, ovvero una tecnica che consente di utilizzare gli studi fatti su una molecola per dedurre le proprietà di molecole similari.
Il Read Across è una tecnica che, se correttamente utilizzata, può semplificare in modo significativo una pratica di registrazione, diminuirne e contenerne i costi. Un’esperienza che ho personalmente seguito nella nostra Provincia ha portato a registrare sulla base di un unico gruppo di studi cinque sostanze con un risparmio complessivo di svariate decine di migliaia di euro rispetto alle previsioni iniziali”.

Lavoro/Paolo Agnelli Presidente di Confimi: Basta strumentalizzazione sull’art. 18 contro imprese e lavoratori

Agnelli: “occorre che cambino i corpi intermedi a partire dalle associazioni datoriali e sindacali, allo scopo di mettere in prima linea i lavoratori e le imprese superando le sovrastrutture all’interno delle organizzazioni di rappresentanza che troppo spesso filtrano interessi, risorse e pensieri dei rispettivi rappresentati”
 
L’art. 18 è strumentalizzato per fini politici, elettorali e clientelari, mentre non solo l’art. 18 ma l’intero Statuto dei lavoratori va riadattato alle esigenze dei cambiamenti avvenuti negli ultimi 40 anni”, questo il commento del Presidente di Confimi Impresa Paolo Agnelli.

“Sono cambiati i mercati, l’assetto geopolitico ed economico dell’Europa stessa, è caduto il muro di Berlino, il comunismo ha fallito, non c’è più la lira con le sue svalutazioni competitive, l’Italia non ha più la propria sovranità;” - prosegue Paolo Agnelli – “oggi abbiamo l’Europa con i suoi obblighi, c’è l’euro, la moneta più forte del mondo, e abbiamo aperto le frontiere ad una globalizzazione spesso selvaggia”.

“Inoltre è avvenuto un grande cambiamento della professionalità, della cultura, della scolarizzazione degli operai che ormai andrebbero definiti tecnici specializzati aperti ad un mondo globale. Il lavoro non è più su base muscolare e sull’operatività manuale, ma è un lavoro legato a touch screen, plc, meccatronica, digitale e non più a falce, badile e martello, in un Paese da cui la manifattura semplice si è spostata totalmente nei paesi emergenti il cui costo del lavoro è irrisorio”.

“Di fronte a questi cambiamenti - continua il Presidente Paolo Agnelli - pensare di usare un vecchio strumento come lo Statuto dei lavoratori sarebbe come correre il gran Premio di F1 con una macchina d’epoca”.

“Siamo sicuri di fare l’interesse di questi tecnici specializzati incentivando una cultura monoaziendale e con un reddito basso a vita dilapidato dallo Stato? Non sarebbe meglio premiare la crescita, il merito e la mobilità superando questi concetti di false sicurezze?”

Conclude Agnelli: “occorre che cambino i corpi intermedi a partire dalle associazioni datoriali e sindacali, allo scopo di mettere in prima linea i lavoratori e le imprese superando le sovrastrutture all’interno delle organizzazioni di rappresentanza che troppo spesso filtrano interessi, risorse e pensieri dei rispettivi rappresentati”.

LAVORO/PIACENTINI, ANIEM: BENE RENZI, RIFORMA DEL LAVORO NON PIU’ RINVIABILE, BASTA CON LE DIFESE CORPORATIVE

Piacentini: “chiediamo al Governo e al Parlamento di essere ancora più coraggiosi per esercitare un ruolo di garanzia degli interessi collettivi e di controllo sostanziale sul sistema di casse edili oggi lasciate di fatto ad una gestione privatistica”.

Il Presidente dell’Aniem (l’Associazione Nazionale delle imprese edili aderente a Confimi Impresa), Dino Piacentini, incoraggia il Governo ad andare avanti con il massimo della determinazione sulla riforma del mercato del lavoro.

“Basta con il tabù dell’art. 18, con i conservatorismi, con la difesa esasperata delle rendite di posizioni da parte di Sindacati e Confindustria, con l’arretratezza culturale ed ideologica che porta le imprese a perdere competitività ed i lavoratori a perdere diritti a cominciare da quello fondamentale al lavoro”.

“Ciò di cui abbiamo bisogno non può e non deve limitarsi al superamento dell’art. 18, abbiamo bisogno di rinnovare le regole fondamentali che oggi governano il mercato del lavoro, di semplificare e di ridurre il numero dei contratti, di creare le condizioni più favorevoli per l’accesso al lavoro, di stimolare la meritocrazia, di abbattere tutte quelle forme “parassitarie” costituite dalla miriade di enti bilaterali attraverso i quali vengono lucrate risorse imponenti a imprese e lavoratori. Su quest’ultimo aspetto e con specifico riguardo al settore dell’edilizia sollecitiamo Governo e Parlamento ad essere ancora più coraggiosi per esercitare un ruolo di garanzia degli interessi collettivi e di controllo sostanziale sul sistema di casse edili (attualmente circa 120 enti che movimentano complessivamente 3,380 miliardi di euro) oggi lasciate di fatto ad una gestione privatistica”.

“La legge delega sul lavoro è finalmente un’opportunità per una riforma organica delle formazione e dei contratti, per dare semplicità e chiarezza alle regole sul lavoro, in un quadro di uniformità e di garanzie dei diritti fondamentali.”

“La nostra Associazione da anni porta avanti isolata questa battaglia, salutiamo quindi con grande soddisfazione l’impegno ostinato di Renzi contro le grandi corporazioni di questo Paese che tentano di ostacolare l’ultima possibilità di salvare il nostro sistema economico attraverso una modernizzazione che ci avvicini agli altri mercati internazionali.”

“Nel Paese si avverte ormai un’onda lunga che spinge in direzione del rinnovamento, una sensibilità recepita anche dal Presidente della Repubblica, Napolitano che opportunamente ha sottolineato come l’Italia non possa restare “prigioniera di conservatorismi, corporativismi ed ingiustizie”.
“L’obiettivo – conclude Piacentini - è quello di dare a tutti diritti realmente fruibili e funzionali ad uno sviluppo economico moderno e sostenibile”.

ANIEM: SEGNALI POSITIVI DALLO “SBLOCCA ITALIA”, RIFORME STRUTTURALI PER RILANCIARE L’EDILIZIA

Piacentini: non possiamo che esprimere apprezzamento per un orientamento che ci sembra finalmente andare verso una coraggiosa innovazione nell’approccio al settore e nella semplificazione delle regole

“Le misure varate dal Governo vanno nella direzione giusta: sburocratizzazione, idee innovative, riforme strutturali, questa è la ricetta per far ripartire il settore”.

Sostanzialmente positivo il commento del Presidente di Aniem, - l’Associazione delle imprese edili manifatturiere che rappresenta circa 8.000 imprese operanti nel comparto delle costruzioni - Dino Piacentini sulle misure anticipate dal Governo nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri di fine agosto.

“Al di là dell’ammontare degli stanziamenti e dell’incertezza permanente sul testo definitivo del provvedimento, non possiamo che esprimere apprezzamento per un orientamento che ci sembra finalmente andare verso una coraggiosa innovazione nell’approccio al settore e nella semplificazione delle regole”, prosegue il Presidente di Aniem.

Che continua: “anzitutto prendiamo atto con soddisfazione del disegno di legge delega che prevede l’abrogazione dell’attuale codice dei contratti pubblici per favorire un recepimento delle nuove direttive con l’obiettivo di ridurre gli oneri documentali in sede di gara, semplificare le procedure di verifica da parte delle stazioni appaltanti, rivedere il sistema di qualificazione, razionalizzare ed estendere le forme di partenariato pubblico privato. Purtroppo in queste ultime ore sembrano essere saltate le disposizioni sull’abrogazione della responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore e sullo sblocca cantieri minori che avrebbe consentito un regime semplificato per gli appalti di importo complessivo compreso tra i 200.000 euro ed 1 milione di euro senza varianti in corso d’opera. Ci auguriamo che queste misure fortemente richiesta da Aniem possano essere recuperate dal Governo perché potrebbero dare ossigeno al mercato delle piccole opere”.

Il Presidente di Aniem sottolinea che “anche sull’edilizia privata ci sembra che ci sia la volontà di sperimentare percorsi nuovi: la possibilità di eseguire lavori in casa con semplice comunicazione (scia), le agevolazioni in caso di acquisti immobiliari destinati all'affitto a canone concordato, lo sconto sulle imposte immobiliari per i privati che rottamano casa a bassa prestazione energetica, sconto esteso anche in caso di permuta a impresa di costruzione che si impegna riqualificare l'immobile vecchio con miglioramento del consumo energetico anche in caso di interi edifici. Su quest’ultimo aspetto, assolutamente condiviso, invitiamo il Governo ad avere ulteriore coraggio stimolando anche progetti di demolizione e ricostruzione.”

“Abbattere schemi consolidati, rendite e posizioni di privilegio, guardare agli interessi effettivi delle imprese e dei lavoratori, è questo – conclude Piacentini – il vero choc per l’edilizia”.
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