Confimi Apindustria Verona: Renato Della Bella riconfermato presidente
Renato Della Bella, già presidente di Apindustria Confimi Verona dal 2016, è stato riconfermato alla guida dell’Associazione delle Piccole e Medie Imprese di Verona.
Alla 57a Assemblea dei soci, che si è svolta ieri all’Auditorium Verdi della Fiera di Verona, sono stati rinnovati i componenti del Consiglio Direttivo, ora composto da Patrizia Aquironi, Fausto Borin, Giovanni Capone, Maria Paola Carlesi, Claudio Cioetto, Luigi Dal Prete, Alessia Faggioni, Marco Gatti, Nicola Mazzi, Francesco Menegalli, Simone Santagata, Marina Scavini, Teresina Tolin e Renato Della Bella. Al termine delle votazioni, il Consiglio Direttivo ha designato come presidente per il prossimo triennio Della Bella.
«Oggi abbiamo deciso di lanciare al nostro territorio dei messaggi, delle proposte chiare, con la convinzione che queste possono essere un punto di partenza di una discussione, di un confronto che si deve riaccendere su temi vitali per il futuro di Verona», ha commentato Renato Della Bella. «Noi di Apindustria Confimi Verona avvertiamo in maniera molto netta un deficit di discussione, un deficit di approfondimento a livello cittadino praticamente su tutte le scelte strategiche che riguardano il nostro territorio; da anni avvertiamo un assordante silenzio, avvertiamo la mancanza di un tavolo di coordinamento in cui si faccia sintesi e nel quale si possano condividere gli obiettivi e le azioni necessarie a raggiungere nel più breve tempo possibile quegli obiettivi ritenuti strategici. Quindi, partendo da questa considerazione – ha rimarcato –, è necessario che la classe dirigente di Verona, tra cui noi, beninteso, faccia un salto di qualità molto netto nella propria disponibilità a confrontarsi, nel rendere pubblici alcuni dibattiti per fare sì che le decisioni che vengono prese non siano solo di alcuni ma che derivino dalla sintesi delle posizioni di tutte le menti propositive della città».
Tra le decisioni importanti il completamento o potenziamento delle infrastrutture necessarie affinché la mobilità di persone e merci avvenga con velocità e standard che l'Europa e il mondo richiedono: dall’aeroporto di Verona al completamento della linea Brescia-Padova, dalla Tav e Tap all’Interporto che dovrebbe nascere a Isola della Scala fino a infrastrutture come minori per collegare Verona al Polesine e la Valpantena al capoluogo scaligero.
Su burocrazia e tassazione è intervenuto Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria: «Ci stanno condannando ad abbassare le serrande. Se i governi che arriveranno non daranno effettivamente una mano su queste tematiche, continueremo ad assistere a un copione drammatico in cui 250 imprese al giorno chiudono e altre vanno via dal nostro Paese. Se non tamponiamo immediatamente questa falla con operazioni che abbiano un senso, la soluzione non la troveremo certo nella tassazione».
All’Assemblea Generale sono intervenuti poi Federica Mirandola e Michele Ghibellini, rispettivamente alla guida di ApiDonne e ApiGiovani, Claudio Cioetto presidente di Api Legnago. Infine erano presenti il sindaco di Verona, Federico Sboarina, e Manuel Scalzotto, presidente della Provincia di Verona.
FOCUS
Infrastrutture, legalità, formazione: sono i focus sui quali si è concentrato l’appuntamento che, a partire dal tema “Protagonisti uniti e consapevoli. Determiniamo il nostro futuro”, ha avuto come relatori l’ex magistrato Gherardo Colombo con la relazione “La legalità e il rispetto delle regole”, e il sociologo Umberto Galimberti con l’intervento dal titolo “La condizione giovanile nell’età del nichilismo”.
Di fronte al temuto rischio di infiltrazioni mafiose, ha detto Gherardo Colombo, «il consiglio è prevenire, rendersi impermeabili». Da un parte si tratta di esercitare la propria libertà: «Dire sì o no. Capisco che, quando un imprenditore si trova con l’acqua alla gola, faccia fatica a dire no al corruttore e che in questo caso le conseguenze possano essere drammatiche. Qui può entrare in gioco il ruolo dell’associazione». Un’associazione come Apindustria Confimi Verona, ha spiegato, «può dotare i suoi associati di strumenti preventivi, a partire dalla formazione. Altro valido aiuto potrebbe essere cercare strumenti di agevolazione del credito. Ma soprattutto assumersi responsabilità che il singolo non sarebbe in grado di sostenere». Una cosa è quando la denuncia arriva dalla singola persona, che diventa facile preda di ritorsioni; una cosa è quando giunge dalla categoria di appartenenza nella sua collettività. «Se le associazioni, insieme ai corpi intermedi, riescono a creare questo cordone di protezione attorno alle proprie imprese attrezzandole degli strumenti preventivi idonei, le organizzazioni criminali troveranno meno porte aperte».
«La formazione delle nuove generazioni è fondamentale per preparare le future classi di dirigenti e imprenditori», ha sottolineato Umberto Galimberti, grazie a una formazione specifica con associazioni ed enti deputati a creare abilità. In generale, la scuola non educa, ha rimarcato: «Quando ce la mette tutta riesce a istruire, ma l’istruzione è una semplice trasmissione di contenuti mentali da chi li ha a chi non li ha. Educare significa portare i ragazzi dalle pulsioni alle emozioni, per avere una risonanza emotiva dei loro comportamenti, di modo che capiscano la differenza tra parlare male di un professore e prenderlo a calci. Un discernimento che non possiedono più». È necessario tornare all’apprendimento dei sentimenti, ha esortato, intesi come facoltà cognitive: «Elementi culturali che si imparano. Occorre tornare a riempire la scuola di cultura cioè di letteratura, libri, anziché di computer, smartphone, lavagne elettroniche, registri digitali, che non servono a niente».
AZIENDE PREMIATE
La giornata dedicata alle Pmi scaligere si è conclusa con la premiazione di 15 aziende che vantano una adesione decennale all’Associazione: per i 40 anni Storti Spa di Belfiore; per i 30 anni A.G.V. Marmi & Graniti Srl di Dolcè, Assgraf Triveneta Srl di Tregnago, E.D.S. Srl di San Giovanni Lupatoto, Everton Srl di Povegliano Veronese, Galvani Srl di San Giovanni Lupatoto, General Dies Srl di Colognola ai Colli, Infind Srl di Pescantina, Isoleader Srl di Roverbella, Matco Srl di Ronco all’Adige, Scatolificio Pozzi Srl di Trevenzuolo, Silfa Srl di Legnago, Super Selva Srl di Selva di Progno, Tecnosoft Srl di San Martino Buon Albergo, Zanella Srl di Castelnuovo del Garda.
APINDUSTRIA CONFIMI VERONA IN BREVE
Fondata nel 1962 con la finalità di rappresentare, tutelare e sostenere le Piccole e Medie Imprese di Verona e provincia, è una delle realtà più dinamiche e rappresentative dell’economia scaligera e del Nordest. Attualmente conta quasi 800 aziende associate, che occupano 16mila addetti con un fatturato complessivo di circa 5 miliardi di euro.
CURRICULUM VITAE
Renato Della Bella, 49 anni, è sposato con due figli. Laureato in Economia e Commercio, è amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Centro Nord Spa con sede a Belfiore. Il Gruppo comprende ICN, Grc Sistem Building Srl e MCN Srl (Pistoia). L’azienda, fondata nel 1964, ha introdotto in Italia i solai alveolari precompressi raggiungendo un primato tecnologico, tuttora indiscusso, nella produzione e applicazione di innovative sezioni di lastre alveolari e altri manufatti, di dimensioni non ancora eguagliate a livello mondiale, prodotti su pista con vibrofinitrice.
Ha un trascorso di rilevo all’interno di Apindustria Verona ed è figlio di Ugo Della Bella, già presidente per due mandati (dal 1982 al 1987). Entra, all’inizio degli anni 2000, a far parte del Gruppo dei Giovani Imprenditori di Apindustria Verona, diventandone presidente dal 2003 al 2004. Dal 2005 al 2007 viene eletto presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confapi Veneto e dal 2005 al 2008 ricopre anche la carica di vice presidente nazionale del Gruppo Giovani Confapi.
Nel 2012 viene eletto nel consiglio senior di Apindustria Verona e successivamente viene scelto dall’allora presidente Arturo Alberti come componente della giunta con l’incarico di vicepresidente. Dal 2013 al 2016 è vicepresidente Apindustria Confimi Verona. Il 19 settembre del 2016 viene eletto presidente dell'Associazione per il triennio 2016/2019, raccogliendo il testimone da Alberti.
Alla 57a Assemblea dei soci, che si è svolta ieri all’Auditorium Verdi della Fiera di Verona, sono stati rinnovati i componenti del Consiglio Direttivo, ora composto da Patrizia Aquironi, Fausto Borin, Giovanni Capone, Maria Paola Carlesi, Claudio Cioetto, Luigi Dal Prete, Alessia Faggioni, Marco Gatti, Nicola Mazzi, Francesco Menegalli, Simone Santagata, Marina Scavini, Teresina Tolin e Renato Della Bella. Al termine delle votazioni, il Consiglio Direttivo ha designato come presidente per il prossimo triennio Della Bella.
«Oggi abbiamo deciso di lanciare al nostro territorio dei messaggi, delle proposte chiare, con la convinzione che queste possono essere un punto di partenza di una discussione, di un confronto che si deve riaccendere su temi vitali per il futuro di Verona», ha commentato Renato Della Bella. «Noi di Apindustria Confimi Verona avvertiamo in maniera molto netta un deficit di discussione, un deficit di approfondimento a livello cittadino praticamente su tutte le scelte strategiche che riguardano il nostro territorio; da anni avvertiamo un assordante silenzio, avvertiamo la mancanza di un tavolo di coordinamento in cui si faccia sintesi e nel quale si possano condividere gli obiettivi e le azioni necessarie a raggiungere nel più breve tempo possibile quegli obiettivi ritenuti strategici. Quindi, partendo da questa considerazione – ha rimarcato –, è necessario che la classe dirigente di Verona, tra cui noi, beninteso, faccia un salto di qualità molto netto nella propria disponibilità a confrontarsi, nel rendere pubblici alcuni dibattiti per fare sì che le decisioni che vengono prese non siano solo di alcuni ma che derivino dalla sintesi delle posizioni di tutte le menti propositive della città».
Tra le decisioni importanti il completamento o potenziamento delle infrastrutture necessarie affinché la mobilità di persone e merci avvenga con velocità e standard che l'Europa e il mondo richiedono: dall’aeroporto di Verona al completamento della linea Brescia-Padova, dalla Tav e Tap all’Interporto che dovrebbe nascere a Isola della Scala fino a infrastrutture come minori per collegare Verona al Polesine e la Valpantena al capoluogo scaligero.
Su burocrazia e tassazione è intervenuto Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria: «Ci stanno condannando ad abbassare le serrande. Se i governi che arriveranno non daranno effettivamente una mano su queste tematiche, continueremo ad assistere a un copione drammatico in cui 250 imprese al giorno chiudono e altre vanno via dal nostro Paese. Se non tamponiamo immediatamente questa falla con operazioni che abbiano un senso, la soluzione non la troveremo certo nella tassazione».
All’Assemblea Generale sono intervenuti poi Federica Mirandola e Michele Ghibellini, rispettivamente alla guida di ApiDonne e ApiGiovani, Claudio Cioetto presidente di Api Legnago. Infine erano presenti il sindaco di Verona, Federico Sboarina, e Manuel Scalzotto, presidente della Provincia di Verona.
FOCUS
Infrastrutture, legalità, formazione: sono i focus sui quali si è concentrato l’appuntamento che, a partire dal tema “Protagonisti uniti e consapevoli. Determiniamo il nostro futuro”, ha avuto come relatori l’ex magistrato Gherardo Colombo con la relazione “La legalità e il rispetto delle regole”, e il sociologo Umberto Galimberti con l’intervento dal titolo “La condizione giovanile nell’età del nichilismo”.
Di fronte al temuto rischio di infiltrazioni mafiose, ha detto Gherardo Colombo, «il consiglio è prevenire, rendersi impermeabili». Da un parte si tratta di esercitare la propria libertà: «Dire sì o no. Capisco che, quando un imprenditore si trova con l’acqua alla gola, faccia fatica a dire no al corruttore e che in questo caso le conseguenze possano essere drammatiche. Qui può entrare in gioco il ruolo dell’associazione». Un’associazione come Apindustria Confimi Verona, ha spiegato, «può dotare i suoi associati di strumenti preventivi, a partire dalla formazione. Altro valido aiuto potrebbe essere cercare strumenti di agevolazione del credito. Ma soprattutto assumersi responsabilità che il singolo non sarebbe in grado di sostenere». Una cosa è quando la denuncia arriva dalla singola persona, che diventa facile preda di ritorsioni; una cosa è quando giunge dalla categoria di appartenenza nella sua collettività. «Se le associazioni, insieme ai corpi intermedi, riescono a creare questo cordone di protezione attorno alle proprie imprese attrezzandole degli strumenti preventivi idonei, le organizzazioni criminali troveranno meno porte aperte».
«La formazione delle nuove generazioni è fondamentale per preparare le future classi di dirigenti e imprenditori», ha sottolineato Umberto Galimberti, grazie a una formazione specifica con associazioni ed enti deputati a creare abilità. In generale, la scuola non educa, ha rimarcato: «Quando ce la mette tutta riesce a istruire, ma l’istruzione è una semplice trasmissione di contenuti mentali da chi li ha a chi non li ha. Educare significa portare i ragazzi dalle pulsioni alle emozioni, per avere una risonanza emotiva dei loro comportamenti, di modo che capiscano la differenza tra parlare male di un professore e prenderlo a calci. Un discernimento che non possiedono più». È necessario tornare all’apprendimento dei sentimenti, ha esortato, intesi come facoltà cognitive: «Elementi culturali che si imparano. Occorre tornare a riempire la scuola di cultura cioè di letteratura, libri, anziché di computer, smartphone, lavagne elettroniche, registri digitali, che non servono a niente».
AZIENDE PREMIATE
La giornata dedicata alle Pmi scaligere si è conclusa con la premiazione di 15 aziende che vantano una adesione decennale all’Associazione: per i 40 anni Storti Spa di Belfiore; per i 30 anni A.G.V. Marmi & Graniti Srl di Dolcè, Assgraf Triveneta Srl di Tregnago, E.D.S. Srl di San Giovanni Lupatoto, Everton Srl di Povegliano Veronese, Galvani Srl di San Giovanni Lupatoto, General Dies Srl di Colognola ai Colli, Infind Srl di Pescantina, Isoleader Srl di Roverbella, Matco Srl di Ronco all’Adige, Scatolificio Pozzi Srl di Trevenzuolo, Silfa Srl di Legnago, Super Selva Srl di Selva di Progno, Tecnosoft Srl di San Martino Buon Albergo, Zanella Srl di Castelnuovo del Garda.
APINDUSTRIA CONFIMI VERONA IN BREVE
Fondata nel 1962 con la finalità di rappresentare, tutelare e sostenere le Piccole e Medie Imprese di Verona e provincia, è una delle realtà più dinamiche e rappresentative dell’economia scaligera e del Nordest. Attualmente conta quasi 800 aziende associate, che occupano 16mila addetti con un fatturato complessivo di circa 5 miliardi di euro.
CURRICULUM VITAE
Renato Della Bella, 49 anni, è sposato con due figli. Laureato in Economia e Commercio, è amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Centro Nord Spa con sede a Belfiore. Il Gruppo comprende ICN, Grc Sistem Building Srl e MCN Srl (Pistoia). L’azienda, fondata nel 1964, ha introdotto in Italia i solai alveolari precompressi raggiungendo un primato tecnologico, tuttora indiscusso, nella produzione e applicazione di innovative sezioni di lastre alveolari e altri manufatti, di dimensioni non ancora eguagliate a livello mondiale, prodotti su pista con vibrofinitrice.
Ha un trascorso di rilevo all’interno di Apindustria Verona ed è figlio di Ugo Della Bella, già presidente per due mandati (dal 1982 al 1987). Entra, all’inizio degli anni 2000, a far parte del Gruppo dei Giovani Imprenditori di Apindustria Verona, diventandone presidente dal 2003 al 2004. Dal 2005 al 2007 viene eletto presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confapi Veneto e dal 2005 al 2008 ricopre anche la carica di vice presidente nazionale del Gruppo Giovani Confapi.
Nel 2012 viene eletto nel consiglio senior di Apindustria Verona e successivamente viene scelto dall’allora presidente Arturo Alberti come componente della giunta con l’incarico di vicepresidente. Dal 2013 al 2016 è vicepresidente Apindustria Confimi Verona. Il 19 settembre del 2016 viene eletto presidente dell'Associazione per il triennio 2016/2019, raccogliendo il testimone da Alberti.