Centro Studi.
Documento per il dialogo di sostenibilità tra PMI e Banche.
Confimi Industria prende parte alla Consultazione avviata dal MEF sul documento per il dialogo di sostenibilità tra PMI e Banche.
Confimi Industria condivide in linea di principio gli obiettivi dell’Agenda 2030 e 2050 sullo sviluppo
sostenibile.
Il punto, piuttosto, è perseguire la sostenibilità in modo “sostenibile” ed evitare, quanto meno dal
versante degli adempimenti cartolari, quelli che appesantiscano inutilmente la difficile sopravvivenza
delle PMI (piccole e micro soprattutto).
Indagine congiunturale: consuntivo I° sem 2024 e previsione II° sem 2024
Ordinativi in calo da inizio anno; eppure, la manifattura è in cerca di nuove 37mila figure da assumere nel prossimo semestre e tutte in produzione.
A farne richiesta sono le imprese di Confimi Industria chiamate a rispondere all’indagine congiunturale promossa dal Centro studi della Confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata.
Nonostante la forte contrazione registrata da gennaio ad oggi - oltre il 30% delle pmi ha lamentato una riduzione fino al 10% delle commesse rispetto allo scorso anno - le imprese sono alla ricerca di nuovi collaboratori: oltre 27mila le figure specializzate necessarie per affrontare l’autunno alle quali si aggiungono 10.260 figure non specializzate.
Manifesto Europeo: le sfida della manifattura
Confimi Industria, in vista delle prossime elezioni europee, ha realizzato un documento organizzato per touch point mettendo in discussione gli obiettivi dell'agenda 2030 rispetto alle esigenze reali del sistema produttivo industriale e dei suoi lavoratori.
Impresa femminile, definizione restrittiva.
Sono oltre 1 milione e 300 mila le imprese femminili in Italia, poco più di 1 su 5 (22%) stando ai dati di Unioncamere.
Eppure, potrebbero essere molte di più. In Italia, infatti, è considerata impresa femminile la società cooperativa e la società di persone, costituita in misura non inferiore al 60% da donne e la società di capitali le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai 2/3 a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i 2/3 da donne. Questo recita la Legge 215/92.
BLOCCO DEI LICENZIAMENTI - INDAGINE SU OCCUPAZIONE
L'89% degli imprenditori non è interessato al superamento del blocco dei licenziamenti perché non lasceranno a casa i propri dipendenti. C'è poi il 32% delle imprese che ha in previsione nuove assunzioni. La manifattura quindi non licenzia, al contrario assume.
congiunturale confimi industria: II° semestre 2020 - I° semestre 2021
Manifatturiero in controtendenza su lavoro e occupazione: solo il 5% degli imprenditori prevede una forte riduzione del personale nel 2021 e solo il 13% attende il superamento del blocco dei licenziamenti per ridurre il proprio organico: riduzione che nel 94% dei casi va da 1 a 5 dipendenti.
Ma c’è di più: 1 impresa su 3 ha in previsione nuove assunzioni.
Covid-19 INDAGINE SU INDUSTRIA MANIFATTURIERA NELLA FASE 3
Tempi di recupero più lenti quindi rispetto alle previsioni dell’Istat per oltre 6 industriali su 10. E se il 13% degli stessi dichiara di aver già recuperato il fatturato perso nelle settimane di blocco, c’è un 21% del campione che si sente ottimista e, guardando all’andamento del secondo semestre dell’anno, crede di chiudere il 2020 senza particolari scostamenti rispetto all’anno precedente. Ottimismo che cresce di 10 punti percentuali per gli imprenditori del sud: fatturato in linea quindi per oltre il 30% delle imprese del Mezzogiorno.