CONFIMI RAVENNA E MATRIX: investimento inopportuno a Conselice
Come pubblicamente dichiarato – esordisce Gianni Lusa, Presidente di Confimi Ravenna – nei giorni scorsi abbiamo richiesto e ottenuto un incontro ufficiale con il sindaco di Conselice Maurizio Filipucci che ci ha accolti insieme all’assessore provinciale all’ambiente, Mara Roncuzzi, e al vice presidente della Provincia Gianni Bessi, per ricevere ulteriori chiarimenti e considerazioni in merito al progetto Matrix.
Effettuati tutti i necessari approfondimenti rispetto all’insediamento produttivo che Officine dell’Ambiente Spa intende realizzare a Conselice entro la fine dell’anno, le perplessità non sono state smorzate.
In particolare – prosegue Lusa - sono riconducibili non alla contrarietà nei confronti dell’investimento in quanto tale, ma piuttosto nell’inopportunità di localizzare quell’impianto in quel particolare territorio caratterizzato, tra l’altro, da una fortissima vocazione agro-alimentare.
Non è in alcun modo nostra intenzione mettere in discussione esaustività, completezza e legittimità degli iter autorizzativi ottenuti dagli investitori fino a questo momento – sottolinea Lusa - ciò che contestiamo è il metodo utilizzato in fase preparatoria che, associato ad una carente informazione preliminare da parte degli organi preposti, ha dato origine a discussioni e aspri contrasti sociali, politici ed economici.
Anche altre motivazioni sottendono alla nostra posizione: in primo luogo mi preme insistere su un aspetto, tutt’altro che secondario, riconducibile alla movimentazione su strada che con la messa in attività dello stabilimento aumenterà sensibilmente, con un incremento quotidiano stimato di circa 70 mezzi pesanti.
Incremento che si andrà inevitabilmente a ripercuotere e a scontrare con i limiti infrastrutturali di un territorio già in difficoltà.
Un’ulteriore preoccupazione si manifesta anche nei confronti di quelle aziende agroalimentari locali che operano sui mercati internazionali e che, proprio per questo, vengono valutate in base alle caratteristiche del territorio di appartenenza, con richieste e capitolati severi in materia di impatto ambientale e, di conseguenza, con il forte rischio di essere penalizzate dal nuovo contesto che si verrebbe a creare.
Il nostro giudizio – conclude Lusa – non ha pertanto l’intento di contrastare e osteggiare l’insediamento produttivo in quanto tale: le nostre perplessità restano fortissime nel momento in cui si intende localizzarlo in questo particolare territorio.