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Il Presidente Agnelli al Ministro Galletti: aspettiamo di definire la norma prima di chiedere il pagamento alle imprese

Illustre Ministro,

in attesa di un progetto serio di riscrittura sul SISTRI non possono essere ammesse forme di compromesso ad uso e consumo di pochi e a danno del comparto delle imprese, che costringono ancora una volta al pagamento di un contributo per finanziare operazioni distorte e di dubbia realizzazione.

Le recenti disposizioni in fieri sul sistema di tracciabilità  in materia di rifiuti - SISTRI - non hanno ancora trovato una giusta definizione degli obiettivi e degli strumenti e il 2015 dovrà essere il tempo in cui il Governo opererà una chiara e trasparente rivisitazione di un Sistema inaccettabile e inadeguato.


CONFIMI Impresa aderirà ad ogni progetto normativo per una migliore gestione dei rifiuti finalizzata alla sicurezza ambientale e al rispetto della legalità e su questo la Presidenza si impegnerà alla massima collaborazione in termini di comunicazione e presso le imprese associate.

A tale riguardo in qualità di Presidente di CONFIMI Impresa Le chiederei di promuovere l'emanazione delle necessarie disposizioni di salvaguardia per le imprese in relazione agli adempimenti SISTRI, da considerare refusi di un progetto da riscrivere.

Certo che potrà comprendere le ragioni e le esigenze del mondo industriale e delle imprese in generale Le porgo i miei più cordiali saluti.

Paolo Agnelli

Presidente CONFIMI IMPRESA – Confederazione dell’Industria Manifatturiera e dell’Impresa Privata



AST: LE AZIENDE DELL’INDOTTO SONO IN GINOCCHIO

L’associazione piccole e medie imprese dell’Umbria aderente a Confimi Impresa lancia il grido dall’allarme delle imprese dell’indotto dell’AST che stanno subendo gravissime conseguenze dallo sciopero a oltranza dei dipendenti della multinazionale.

“Siamo consapevoli della legittimità della protesta e comprendiamo le difficoltà dei dipendenti e delle loro famiglie – afferma Riccardo Ruggeri Presidente della Categoria Metalmeccanici e delegato territoriale dell’associazione per l’area Ternana – ma anche i lavoratori (più di 1.000) delle nostre piccole e medie imprese dell’indotto hanno le stesse problematiche, vivono lo stesso dramma, senza avere però alcun tipo di protezione e tutela. Nessuno ne parla, tutti si sono dimenticati di noi.

I mancati pagamenti da parte dell’AST, causati dello sciopero del personale impiegatizio, hanno messo in ginocchio tutte le nostre PMI che non hanno alcun tipo di strumento per far fronte a questa crisi.

Da mesi ci sentiamo ripetere le medesime argomentazioni: le tonnellate di acciaio, gli esuberi, la perdita di diritti acquisiti. E’ mai possibile che non si possa trovare una forma di protesta diversa da uno sciopero ad oltranza che si protrae ormai da 45 giorni?
Ci auguriamo, continua Riccardo Ruggeri, che si apra la strada del dialogo e si riprenda il lavoro quanto prima nell’interesse di tutti.

Apmi Umbria tutela, oggi, gli interessi economici di più di 400 imprese e 6.000 lavoratori sul territorio regionale ed aderisce a Confimi Impresa Nazionale (Confederazione dell’Industria manifatturiera italiana e dell’impresa privata) che rappresenta molte delle più dinamiche pmi del settore manifatturiero del nostro paese: circa 20.000 imprese e 330.000 lavoratori con un fatturato annuo che supera i 70 miliardi di euro.

Decreto semplificazioni: sufficienza “politica”, ma si deve fare di più

Lorenzin: bene l’abolizione della responsabilità fiscale sugli appalti, ma in Italia le semplificazioni sono come la tela di Penelope e la burocrazia è sempre in agguato, anche quando non ci si mette il fisco
Bene l’abolizione della responsabilità fiscale su appalti e subappalti (è la fine di un incubo), bene la comunicazione telematica delle dichiarazioni d’intento (che passa dal fornitore al cliente assorbendo i pesanti problemi sanzionatori e dimezzando – a livello nazionale - gli adempimenti complessivi in materia), bene la comunicazione black list (che diventa annuale assorbendo 15 scadenze infrannuali), bene anche alcune altre semplificazioni minori che sono diventate legge con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Decreto Legislativo 21 novembre 2014, n. 175.

E’ un risultato che testimonia l’importanza delle azioni promosse dal sistema associativo a presidio e difesa delle imprese e, in particolare, da Confimi Impresa, confederazione nazionale delle imprese manifatturiere e dell’impresa privata.

“Non c’è pero né tempo né spazio per “gongolare”, sostiene Flavio Lorenzin, Vicepresidente di Confimi Impresa con delega alle semplificazioni e ai rapporti con la PA.

“In Italia le semplificazioni sono come la tela di Penelope e la burocrazia è sempre in agguato, anche quando non ci si mette il fisco”.
Sono ancora troppo freschi, ad esempio, i ricordi della “tragedia”, sfiorata sul filo di rasoio, in merito all’aggiornamento delle carte di circolazione dei veicoli aziendali. Fra qualche giorno, poi, riaffioreranno, in tutta la loro incredibile irrazionalità, TASI ed IMU che colpiscono troppo pesantemente anche i capannoni (casa delle imprese) i cui versamenti a saldo si innescano in un calendario ancora troppo fitto di scadenze. Nel 2015, poi, fra le altre, arriveranno: il “730 precompilato” (con nuovi adempimenti e oneri chiesti ai sostituiti d’imposta); la fatturazione elettronica verso la PA con l’obbligo di conservazione sostitutiva a norma (adempimento imposto ma non necessario ai fini degli obiettivi di efficientamento della PA); la nota integrativa in formato XBRL e l’obbligo del rendiconto finanziario.

Infine, conclude Lorenzin, “non possiamo che plaudire, nel complesso, alle misure contenute nel decreto, ma non possiamo spingerci oltre la sufficienza risicata”.

Nel decreto, ad esempio, mancano ancora all’appello misure altre misure per le quali Confimi promette di proseguire la propria azione, come l’eliminazione, nel reverse charge, dell’obbligo dell’autofatturazione o integrazione (adempimento che potrebbe essere sostituito con una semplice separata annotazione) e l’aumento della soglia per i visti di conformità ai fini della compensazione dei crediti fiscali (onere che pesa troppo nei bilanci delle PMI).

Semplificazioni, plauso “con riserva” dalle Pmi

Dopo un’attesa di quasi un mese dall’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei ministri, il decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali (decreto 175/2014) è stato pubblicato in «Gazzetta Ufficiale».

Con il Decreto Semplificazioni, pubblicato ieri in G.U., un primo passo è stato compiuto nella giusta direzione. Ma la strada da percorrere è ancora lunga, e Apindustria Confimi Vicenza invita a non abbassare la guardia, proseguendo le azioni promosse da Confimi Impresa.

Azioni che non si sono ridotte a sole chiacchiere, come dimostrano le misure entrate in vigore. A partire dall'abolizione della responsabilità fiscale su appalti e subappalti, accolta come la fine di un incubo. Importante è stato anche l'intervento (suggerito 10 anni fa proprio da Apindustria Vicenza) sulla comunicazione telematica delle dichiarazioni d’intento, passata dal fornitore al cliente, cancellando il rischio di pensanti sanzioni e dimezzando gli adempimenti complessivi in materia a livello nazionale. La comunicazione black list è invece diventata annuale, assorbendo quindici scadenze intermedie, e a questa si aggiungono altre semplificazioni minori che sono diventate legge.

Una plauso ma senza eccessivi entusiasmi è quello che arriva da Flavio Lorenzin, Presidente delle Pmi vicentine e vicepresidente di Confimi Impresa con delega alle semplificazioni e ai rapporti con la Pubblica Amministrazione: «In Italia le semplificazioni sono come la tela di Penelope – spiega – e la burocrazia è sempre in agguato, anche quando non ci si mette il fisco. Tra gli imprenditori sono ancora freschi i ricordi di “tragedie sfiorate” come l'aggiornamento delle carte di circolazione dei veicoli aziendali. Fra qualche giorno riaffioreranno anche Tasi e Imu in tutta la loro irrazionalità, e con versamenti a saldo che si innescano in un calendario ancora troppo fitto di scadenze infliggendo l’ennesimo colpo ai capannoni, la casa delle nostre imprese». Senza sottovalutare che nel 2015 arriveranno novità come il “730 precompilato”, con nuovi adempimenti e oneri chiesti ai sostituiti d’imposta, la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione con l’obbligo di conservazione sostitutiva a norma, la nota integrativa in formato XBRL e l’obbligo del rendiconto finanziario.

Nonostante il grosso lavoro svolto, il giudizio complessivo del Decreto, conclude Lorenzin, non va oltre la sufficienza risicata: «Per far crescere la valutazione mancano altre misure per le quali Confimi Impresa promette di proseguire la propria azione come l’eliminazione nel reverse charge dell’obbligo di autofatturazione o integrazione, adempimento che potrebbe essere sostituito con una semplice separata annotazione, e l’aumento della soglia per i visti di conformità ai fini della compensazione dei crediti fiscali, onere che pesa troppo nei bilanci delle piccole e medie imprese.

APINDUSTRIA VICENZA FESTEGGIA I 40 ANNI IN FIERA

Il sottosegretario all'economia Enrico Zanetti sarà ospite di Apindustria Confimi Vicenza lunedì prossimo(1 dicembre) alle 18 nel nuovo padiglione della Fiera, in occasione dell’assemblea pubblica che chiuderà le celebrazioni per il 40mo anniversario dell'associazione. Le piccole e medie imprese si confronteranno con il rappresentante del Governo per fare il punto sul momento delicato vissuto dal mondo produttivo, che sta cercando di lasciarsi alle spalle un periodo difficile, e tornare ad essere unala locomotiva dell'economia italiana. Un obiettivo legato anche all'impegno delle istituzioni, chiamate a interventi rapidi e concreti in materia di fisco, burocrazia, giustizia, ritardi dei pagamenti e infrastrutture. All'incontro interverranno,oltre al Presidente di Apindustria Vicenza Flavio Lorenzin, Paolo Agnelli leader nazionaledi Confimi Impresa, la neonata confederazione nazionale dell'industria manifatturiera a cui hanno aderito anche le Pmi vicentine. Seguirà un dibattito con Maurizio Costabeber di Dws, Alessio Patron di Stylenda, Marco Signorelli di 221e, Leonardo Rigo della Banca Popolare di Verona, Antonio e Luca Fabris di 3F Ingranaggi. Moderatore sarà Luciano Ghelfi, giornalista del Tg2. La serata terminerà con la premiazione delle aziende associatedal 1974e una cena di gala.
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