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Agnelli al nuovo Governo: "In Europa per restituire dignità alle industrie italiane"

“Ripartire dall’Europa per restituire dignità alle industrie italiane” così Paolo Agnelli presidente di Confimi Industria lanciando un appello al nuovo Governo.
“Ma per ripartire abbiamo bisogno che sia prima di tutto l'Italia a rendere le nostre industrie nuovamente competitive” dichiara Agnelli ."Soprattutto ricreare un clima favorevole e non ostile alle attività produttive".
Tra le indicazioni di Confimi Industria sottolineate da Agnelli: "la riduzione del costo dell’energia "oggi maggiore mediamente dell’87% rispetto alle PMI europee, un importante processo di sburocratizzazione che vada nell'ottica della semplificazione, basti pensare che in Italia ci vogliono 240 ore per pagare le imposte, il 47,2% in più della media Ocse di 163 ore, e si intervenga sulla riduzione del cuneo fiscale”.
In merito a quest’ultimo, segnala Agnelli “L’Ocse nel suo rapporto Taxing Wages 2018 ci stima il terzo Paese col cuneo fiscale più alto pari al 47,7% contro una media europea del 35,9%. E mentre nel resto dei paesi occidentali il cuneo è sceso di più di un punto percentuale dal 2000 al 2017 in Italia è cresciuto di 6 decimali". “Se ci avvicinassimo alla media Ue – conclude il Presidente di Confimi Industria - l’Italia potrebbe tornare ad essere competitiva e dare finalmente un colpo di spugna alla precarietà rilanciando l' occupazione e i consumi interni”.

Ilva - Agnelli (Confimi Industria) “Delitto abbandonarla, investire in bonifica e sicurezza”

“Sarebbe un delitto abbandonare l’Ilva, il più grande laminatoio d’Europa" afferma Paolo Agnelli Presidente di Confimi Industria lanciando un appello ai futuri governanti affinché vengano tutelate le industrie e i posti di lavoro. "C’è ancora spazio per mettere in sicurezza l’ambiente, e con ArcelorMittal - sottolinea Agnelli - l’azienda potrà soltanto crescere”.   “Quello che deve essere chiaro a tutti, decisori e cittadinanza – aggiunge il Presidente di Confimi - è che insieme all’Ilva crescerà tutto l’indotto e si ricreeranno in pochissimi anni nuovi posti di lavoro".
"Chiudere lo stabilimento perché inquina e non imporre bonifiche e investimenti in sicurezza ambientale è un messaggio privo di buon senso. Non deve essere gettato al vento l’ottimo lavoro fatto dal Ministro Calenda”. 
E ancora “In Italia bisogna finalmente tutelare senza se e senza ma le industrie e i posti di lavoro e porre fine a questa cultura antindustriale che da anni denunciamo” chiude Agnelli.

Indagine congiunturale Confimi Industria – Agnelli: “Risultati discreti, manodopera specializzata e cuneo fiscale le soluzioni a cui porre rimedio subito”

Dopo 10 anni di dati negativi, arrivano i primi segnali incoraggianti in campo economico e industriale. La ripresa sembra leggermente consolidarsi e il fatturato delle nostre PMI torna a crescere" commenta così Paolo Agnelli, Presidente di Confimi Industria, i dati emersi dall’indagine congiunturale che ha coinvolto gli imprenditori della confederazione. "Ma c’è un dato su cui riflettere, la difficoltà delle aziende a trovare figure professionali adatte, è ora di investire in questo campo” .
Due imprenditori su tre sostengono infatti di avere difficoltà nel trovare personale specializzato, problema riscontrato soprattutto nel settore metalmeccanico.
Perfino in Lombardia, culla del manifatturiero, il 70% delle aziende lamenta la mancanza di personale qualificato.
Questo emerge dal centro studi di Confimi Industria che ha analizzato i dati emersi dalla consultazione con gli associati ad aprile e che ha evidenziato come un’azienda su quattro si aspetti di veder crescere il proprio fatturato fino al 10% nel prossimo semestre. 

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Confimi Industria apre le porte a Confcultura

Confimi Industria da il benvenuto a Confcultura che dopo 10 anni lascia Confindustria. A comunicare le dimissioni da viale dell’Astronomia e l’ingresso in Confimi Industria la stessa presidente della categoria Patrizia Asproni.
 “Siamo felici di poter rispondere ancora una volta alle esigenze degli imprenditori” ha dichiarato Paolo Agnelli presidente di Confimi Industria. “Insieme perseguiremo l’obiettivo di costruire un solido legame tra cultura e mondo dell’impresa nel segno di una forte innovazione e liberalizzazione” conclude Agnelli.
“La scelta di associarsi a Confimi” ha sottolineato Patrizia Asproni,  “va nella direzione di associarsi con chi ha più contatto con il territorio e con le altre imprese  italiane più dinamiche e innovative. Confindustria non ci corrispondeva più: abbiamo bisogno di fare rete, di semplificazione, di futuro. Le sovrastrutture costose e burocratiche non fanno per noi".
Confcultura, costituita nel 2001 dopo che con la legge Ronchey sono stati aperti ai privati i servizi “aggiuntivi” per i musei quali ristorazione, vendita di biglietti, visite guidate, librerie, audio guide, mostre, tecnologie avanzate, ha trovato quindi una nuova casa in Confimi Industria.

Confimi Industria e American Chamber of Commerce in Italy siglano Protocollo d’Intesa per le PMI

Confimi Industria ha siglato un Protocollo di Intesa con l’American Chamber of Commerce in Italy, organizzazione privata senza scopo di lucro affiliata alla Chamber of Commerce di Washington D.C. della quale fanno parte oltre tre milioni di imprese.Il Protocollo, della durata di due anni, prevede la possibilità di organizzare, anche attraverso le associazioni aderenti a Confimi Industria, workshop settoriali finalizzati a fornire ai propri associati informazioni specifiche, nonché studi ed analisi di settore, volti a favorire strategie di espansioni imprenditoriali ed opportunità di investimento nel territorio USA.Le aziende associate a Confimi Industria potranno usufruire, tramite accordi ad hoc, dei servizi di consulenza AmCham a supporto delle imprese desiderose di espandere il proprio business negli stati Uniti oltre che della possibilità di associarsi ad AmCham con una quota associativa ridotta per i primi due anni di iscrizione.Il Protocollo rappresenta una corsia privilegiata per comunicare direttamente con i più alti rappresentanti delle istituzioni economiche e politiche italiane e americane.L’accordo si inserisce fra le attività confederali di ricerca e sviluppo di nuove sinergie con soggetti di potenziale interesse per le imprese associate. All’interno del Protocollo è prevista anche la possibilità di patrocinare reciprocamente eventi e iniziative per dare rilievo e comunicazione del Protocollo siglato sui vari canali di comunicazione delle parti.Previsti per il futuro ulteriori accordi per la realizzazione di Progetti Speciali come Missioni di business in USA per le aziende, come quella attualmente in programma nella Silicon Valley.
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