Pratiche sleali, il Mipaaf semplifica le segnalazioni

L’agroalimentare è uno dei settori produttivi essenziali che non si sono mai fermati dall’inizio dell’emergenza sanitaria, per garantire il rifornimento continuo di generi alimentari, nonostante le difficoltà. “In questo contesto non c’è e non ci deve essere spazio per i comportamenti sleali” afferma Teresa Bellanova, ministra delle Politiche agricole, annunciando la creazione di una casella di posta elettronica dedicata alla segnalazione di pratiche sleali nei confronti degli anelli più deboli della filiera.
La casella è stata messa a disposizione di organizzazioni agricole, consorzi, associazioni di agricoltori e altre forme di aggregazione di operatori della filiera agroalimentare per fare segnalazioni collettive di richieste anomale da parte degli acquirenti con la scusa dell’emergenza sanitaria. “Chi pensa di poter approfittare di questa fase di emergenza per distorcere i rapporti di filiera non può agire indisturbato.” dichiara Bellanova.
Già lo scorso marzo, il ministero ha stabilito sanzioni dai 15 mila ai 60 mila euro per chi mette in atto pratiche sleali tra acquirenti e produttori, ora si semplifica la procedura per segnalare possibili comportamenti scorretti. Le segnalazioni possono essere inviate all’indirizzo emailQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e saranno gestite attraverso l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf).
La casella è stata messa a disposizione di organizzazioni agricole, consorzi, associazioni di agricoltori e altre forme di aggregazione di operatori della filiera agroalimentare per fare segnalazioni collettive di richieste anomale da parte degli acquirenti con la scusa dell’emergenza sanitaria. “Chi pensa di poter approfittare di questa fase di emergenza per distorcere i rapporti di filiera non può agire indisturbato.” dichiara Bellanova.
Già lo scorso marzo, il ministero ha stabilito sanzioni dai 15 mila ai 60 mila euro per chi mette in atto pratiche sleali tra acquirenti e produttori, ora si semplifica la procedura per segnalare possibili comportamenti scorretti. Le segnalazioni possono essere inviate all’indirizzo email