Spezie, come farsi largo a scaffale

La riscoperta della centralità della vita domestica, in seguito ai nuovi stili di vita a cui noi tutti ci siamo dovuti ben presto abituare, ha accelerato ulteriormente la crescita di alcune categorie del f&b che si erano già messe in mostra da qualche stagione. Tra queste ci sono le spezie e aromi, che in Gdo sviluppano un giro d’affari di 183,3 milioni di euro, in crescita del 10,4% (fonte: Nielsen, tot. Italia, a.t. 23/08/2020). Tra le spezie, che a volume rappresentano oltre il 54% del totale comparto in cui figurano anche erbe, insaporitori misti e aromi, la fanno da padrone pepe, peperoncino, cannella, noce moscata e zafferano: tutti i segmenti riportano trend positivi rispetto al 2019 e da gennaio ad agosto 2020 le spezie sono cresciute del 20% circa a valore (fonte: Nielsen). Per uno scaffale che si arricchisce sempre più di referenze, provando a uscire dalle logiche di commodity, la gestione degli spazi e la segmentazione (per utilizzi, origine/filiera) rimangono dei punti critici.