Il consumatore di vino è in evoluzione
A bere vino durante il pasto sono soprattutto gli over 35, mentre i Millennials sembrano privilegiare una fruizione diversa, in contesti non strettamente conviviali. Ad accomunarli – in base alla ricerca di Food Insider – è l’interesse per il prodotto, che si presta ad essere raccontato di più. Il primo aspetto affrontato nella ricerca è relativo alle tipologie di vino bevuto. E qui la ‘tradizione’ trionfa, con il rosso indicato dall’82% del campione che diventa addirittura il 95% tra gli uomini.
Seguono il vino bianco con il 63% delle risposte e lo spumante (segmento in cui è stato ricompreso il Prosecco) con il 55%, che però tocca il 66% tra le donne. Molto distaccate, comprensibilmente, le bollicine d’Oltralpe: a bere Champagne è il 15% dei partecipanti al sondaggio. Rilevante ai fini della comprensione delle dinamiche del comparto è la frequenza d’acquisto, indicata in almeno una volta a settimana dal 30% dei partecipanti all’indagine Doxa Roamler, con a seguire le opzioni ‘una volta ogni due settimane (19%), ‘una volta al mese’ (16%), ‘meno frequentemente’ (22%). La gran parte degli atti d’acquisto si indirizza – come prevedibile – sulle bottiglie di vetro(81%), a fronte di un’incidenza comunque non trascurabile dello sfuso (10%) e del confezionato in cartone (9%). Coerenti con questi primi dati sono le risposte date in merito alle occasioni di consumo di vino bianco e rosso: ad indicare l’aperitivo prima di pranzo è il 7% del campione, mentre il pranzo è scelto dal 44%, con gli uomini fortemente sopra la media (59%).Evidentemente anche quando fanno una breve pausa pranzo lontano da casa molti uomini non rinunciano a sorseggiare un calice di vino, così da avere un momento di relax anche mentale prima di rientrare al lavoro. L’aperitivo serale raccoglie il 35% delle risposte, ma è la cena con il 70% a confermarsi principale occasione di consumo. Il supermercato è di gran lunga il canale di riferimento, con il 77% delle risposte, ma c’è comunque un 13% di acquisti diretti e un 10% che preferisce le enoteche.
Seguono il vino bianco con il 63% delle risposte e lo spumante (segmento in cui è stato ricompreso il Prosecco) con il 55%, che però tocca il 66% tra le donne. Molto distaccate, comprensibilmente, le bollicine d’Oltralpe: a bere Champagne è il 15% dei partecipanti al sondaggio. Rilevante ai fini della comprensione delle dinamiche del comparto è la frequenza d’acquisto, indicata in almeno una volta a settimana dal 30% dei partecipanti all’indagine Doxa Roamler, con a seguire le opzioni ‘una volta ogni due settimane (19%), ‘una volta al mese’ (16%), ‘meno frequentemente’ (22%). La gran parte degli atti d’acquisto si indirizza – come prevedibile – sulle bottiglie di vetro(81%), a fronte di un’incidenza comunque non trascurabile dello sfuso (10%) e del confezionato in cartone (9%). Coerenti con questi primi dati sono le risposte date in merito alle occasioni di consumo di vino bianco e rosso: ad indicare l’aperitivo prima di pranzo è il 7% del campione, mentre il pranzo è scelto dal 44%, con gli uomini fortemente sopra la media (59%).Evidentemente anche quando fanno una breve pausa pranzo lontano da casa molti uomini non rinunciano a sorseggiare un calice di vino, così da avere un momento di relax anche mentale prima di rientrare al lavoro. L’aperitivo serale raccoglie il 35% delle risposte, ma è la cena con il 70% a confermarsi principale occasione di consumo. Il supermercato è di gran lunga il canale di riferimento, con il 77% delle risposte, ma c’è comunque un 13% di acquisti diretti e un 10% che preferisce le enoteche.