Skip to main content

ASILI E MENSE, LA SPESA MEDIA E’ DI 382 € AL MESE

Mandare i bambini a scuola prima dell’obbligo scolastico costa a una famiglia circa 300 € al mese. Sono i dati del dossier  “Servizi in…Comune. Tariffe e qualità di nidi e mense”. Dall’analisi risulta che le tariffe sono stabili per i nidi a livello nazionale, ma si differenziano a livello regionale: si va dai 100€ al mese di Catanzaro ai 515€ di Lecco. Il Sud, virtuoso sui costi, pecca però sulla disponibilità di posti all’asili nido. La copertura dei nidi sulla potenziale utenza è solo dell’11,2%, rispetto alla media nazionale del 21,7%. E’ di 300€ la tariffa media mensile che una famiglia tipo (3 persone con un minore al di sotto dei 3 anni e un ISEE di 19.900€) sostiene per il nido comunale nell’anno scolastico in corso. La Calabria è la regione più economica (160€), il Trentino Alto Adige la più costosa (472€). In Sicilia l’aumento più consistente, +4,6%, rispetto al 2017/18, seguita dalla Campania (+4%); mentre la Liguria registra una variazione all’ingiù del 5%. Fra i capoluoghi di provincia, Catanzaro è la più economica (100€), Lecco la più costosa (515€). Aumento record dell’80% ad Agrigento, mentre le rette diminuiscono a Ravenna (-20,5%), La Spezia (-18%), Bologna (-17,8%), Ferrara (-10%) ed Udine (-4,8%). Alle differenze di costi si affiancano differenze anche più rilevanti sulla disponibilità di posti nei nidi pubblici. La copertura media nazionale dei nidi sulla fascia di età 0-2 anni è del 21,7%, al Centro il primato positivo con una copertura del 30,2%, seguito dal Nord Est (28,1%), Nord Ovest (24,2%), fanalino di coda Sud e isole all’11,2%. Sebbene abbiamo assistito ad un aumento del 50% di posti disponibili nel 2016 (315.683) rispetto al 2008 (210.541), siamo ancora lontani dall’obiettivo di copertura del 33% indicato dall’Unione europea; le uniche regioni a superare tale soglia sono la Valle D’Aosta, l’Umbria, l’Emilia Romagna e la Toscana. Il primato negativo va invece alla Campania e alla Calabria, dove non si raggiunge nemmeno la soglia del 10% di copertura della potenziale utenza. Capitolo a parte per l’offerta della mensa. La tariffa media nazionale si attesta attorno agli 82 € nella scuola dell’infanzia o primaria. In entrambe si registra un aumento rispetto al 2017/18, dello 0,7% nel primo caso e dell’1,4% nel secondo. La mensa costa di più alle famiglie dell’Emilia Romagna che spendono mensilmente 104,10€; nella scuola dell’infanzia le famiglie meno tartassate sono quelle sarde con una spesa media per la mensa di 64,70€ e nella scuola primaria le pugliesi con 67,40€. L’aumento più rilevante (+11,5%) si registra nel servizio di ristorazione scolastica dell’Umbria, il maggior decremento invece in Sicilia (-7% per la mensa dell’infanzia e -2,7% per quella della primaria). Diminuisce il costo anche in Liguria (-3,2% in entrambi i cicli). Si confermano come città meno cara Barletta (32€ mensili) e come più cara Livorno (128€).  
Cookies user preferences
We use cookies to ensure you to get the best experience on our website. If you decline the use of cookies, this website may not function as expected.
Accept all
Decline all
Analytics
Tools used to analyze the data to measure the effectiveness of a website and to understand how it works.
Google Analytics
Accept
Decline
Save