PROSCIUTTO COTTO, IL PREMIUM CHE DIFFERENZIA

Da un lato ci sono gli investimenti in innovazione, che puntano a soddisfare le nuove esigenze di consumo attraverso il focus sull’antibiotic free, la leggerezza, il benessere animale, la fascia premium. Dall’altro però i consumatori si imbattono anche in tante proposte che inseguono il driver del risparmio, dedicando poco spazio alla cura degli aspetti qualitativi. Ne consegue un’offerta caratterizzata da un’ampia forbice di prezzo ed estremamente diversificata, che rischia spesso di confondere gli shopper, rendendo meno agevole cogliere peculiarità e tratti distintivi dei nuovi lanci. Quello del prosciutto cotto, dunque, resta un mercato in cui la segmentazione non risulta ancora efficace, mentre la presenza capillare del salume sulle tavole degli italiani consentirebbe di puntare su un assortimento più profondo. Nel complesso, considerando i dati Nielsen riferiti all’anno terminante lo scorso 24 febbraio, la categoria ha registrato un giro d’affari pari a 1,07 miliardi di euro nella distribuzione moderna, flettendo dell’1,1%. Le vendite a volume, invece, sono scese del 2,2%, fermandosi a 65,5 milioni di kg. Prosegue, intanto, il rincaro del prezzo medio, aumentato dell’1,7%, a quota 16,46 al kg. Come accade per l’intero mondo dei salumi, gli affettati, che veicolano circa un terzo del fatturato totale, mostrano performance di crescita, segnando +3,4% a volume e +2,6% a valore. Un segmento, quest’ultimo, che performa in maniera particolare nel canale degli ipermercati, dove incrementa del 5% nella quantità e del 3,7% nel giro d’affari, complice anche una riduzione dello scontrino medio pari al -1,3%. Naturalità, praticità e riscoperta dell’artigianalità sono le parole d’ordine più utilizzate dalle aziende che hanno lanciato nuovi di prodotto negli ultimi mesi. A ciò si aggiunge uno slancio verso la fascia alta dell’offerta, comune sia al libero servizio che al banco taglio, mirata proprio a differenziare le proposte, anche nell’ottica di arginare l’ascesa delle private label.