FRULLATI, CENTRIFUGHE, SMOOTHIES: QUANTA FRUTTA CONTENGONO?

Sullo scaffale delle bevande alla frutta compaiono continuamente nuovi prodotti, come i frullati di frutta, che dovrebbero soddisfare le richieste dei consumatori di avere a disposizione bevande al contempo pratiche e salutari. Secondo i dati Iri, il fatturato dei frullati che si conservano fuori dal frigorifero a temperatura ambiente, nel 2018 è stato di 10 milioni di euro e i volumi di vendita sono quasi raddoppiati rispetto all’anno precedente, anche grazie alla presenza di diciture e immagini di stampo salutistico e di spot che richiamano alla frutta fresca e al benessere.
Interessante un confronto fra i frullati più presenti sugli scaffali del supermercato. Molto diffusi sono quelli a marchio Valfrutta Veggie: prodotti a lunga conservazione proposti in combinazioni come pesca-uva-banana, oppure fragola-mela-ribes-mirtillo. Sulla confezione da un litro di quest’ultima miscela si legge che contiene: 2 fragole, 11 lamponi, 7 mele, 100 bacche di ribes, 16 mirtilli, 62 acini d’uva e si precisa che un bicchiere (160 ml) corrisponde a due porzioni di frutta. Si tratta di un bel risultato considerando le cinque porzioni di frutta e verdura da assumere ogni giorno raccomandate dall’Oms. L’ingrediente prevalente è la mela, che ha il vantaggio di essere più economica rispetto ad altri tipi di frutta e avere un ottimo livello di zuccheri, quindi si presta ad essere un’ottima “base”. A livello energetico i valori di questi frullati oscillano intorno a 60 kcal/100 ml, provenienti quasi interamente dagli zuccheri della frutta (12,5 g per 100 ml). Valfrutta comprendono l’abbinamento di frutta e verdura, come ad esempio mango-mela-zucca-carota oppure pera-finocchio-zenzero. Per mantenere un gusto gradevole, prevale sempre la frutta (mela o pera) e per questo motivo la composizione nutrizionale risulta simile a quelli di sola frutta (100 ml del succo più “light”, quello al finocchio, forniscono 53 kcal e contengono 12 g di zuccheri). La confezione da un litro costa circa 2 euro, le bottigliette da 250 ml da 3,5 a 6 €/litro. I prodotti esaminati finora sono ottenuti da polpa di frutta concentrata che poi viene diluita per acquistare l’aspetto di un succo e trattata termicamente. Il processo industriale penalizza però il sapore.Sugli scaffali si trovano anche frullati proposti in buste monodose da 100 ml contenenti pura polpa di frutta pastorizzata da bere direttamente. Natura nuova presenta i gusti mela o frutta mista (pera-banana o mela-fragola-mirtillo) con il marchio Frullà, mentre quelli a base di frutta biologica, hanno il marchio Natura nuova Bio.
La stessa azienda produce analoghi frullati biologici per Esselunga in buste monodose marchiati Esselunga-CheJoy (mela, pera, oppure mela-banana o mela-pesca-albicocca) pensati per i bambini, a giudicare dai personaggi Disney rappresentati sulla confezione. Ogni confezione fornisce circa 60 kcal e contiene 12-14 g di zuccheri. Il prezzo è di 1 € (anche nella versione bio), cioè 10 €/litro. Il prezzo è elevato ma è sbagliato confondere questi frullati con i succhi di frutta da concentrato. Da qualche tempo ci sono frullati nei banchi frigo ottenuti da frutta fresca , con una data di scadenza ravvicinata (10-20 giorni al massimo) e un sapore gradevole. L’unico neo è che hanno un prezzo maggiore.
Il frullato Macè a base di mela, fragola e banana, oltre a questi frutti contiene acido ascorbico come antiossidante. 100 ml forniscono circa 12 g di zuccheri e 60 kcal. Confezionato in bottigliette da 250 ml, costa circa 9 €/l.
DimmiDiSì (marchio dell’azienda bresciana La linea verde propone frullati freschi in bottiglie da 150 ml, da conservare in frigo. Come gli analoghi Macé, sono estratti a freddo da frutta fresca e la conservabilità è garantita da un processo ad alta pressione (Hpp) che mantiene le caratteristiche sensoriali della frutta.
Le bottigliette di plastica da 250 ml dei frullati a marchio Solevita proposti dalla catena di supermercati Lidl sono confezionate in Germania. Non contengono zuccheri aggiunti, hanno caratteristiche nutrizionali analoghe a quelli che abbiamo appena visto, si conservano in frigo. Ogni confezione costa circa 1 € (4 €/l).
Santàl propone “Le centrifughe”: bevande da conservare in frigo, ottenute da frutta e verdura fresche, senza zuccheri aggiunti. Le combinazioni scelte sono meno dolci delle altre: da 6 a 9 g di zuccheri per 100 ml e questo fa scendere le calorie a 30-40. Confezionati in bottigliette di vetro da 250 il prezzo è di circa 2 € (8 € al litro).
Le etichette di questi frullati sono esaustive ma non dicono niente sulla presenza di micronutrienti importanti come le vitamine e i polifenoli. L’interrogativo da risolvere è capire se questi prodotti sono in qualche modo equivalenti alla frutta fresca.
I frullati nel banco frigorifero generalmente sono ottenuti da frutta fresca e non da concentrati. La conservabilità (comunque limitata a 15-20 giorni) può essere garantita da una pastorizzazione blanda, oppure, nei casi migliori (come accade per Macè e DimmiDiSì), da un trattamento a pressione elevata che permette di mantenere una composizione nutrizionale più vicina alla frutta di partenza. In ogni caso non esiste una vera alternativa alla frutta fresca. E questo vale soprattutto per i bambini che devono essere educati fin da piccoli a consumare frutta fresca di stagione: la più ricca dal punto di vista nutrizionale, e allo stesso tempo quella con meno residui di trattamenti chimici, anche quando non si tratta di produzione bio.
Se consideriamo il prezzo, i prodotti con le caratteristiche nutrizionali più simili alla frutta sono i frullati da frutta fresca refrigerati che costano dai 7 ai 10 €/l e sono effettivamente comodi e pratici, ma la frutta fresca è più conveniente e nutriente.
Interessante un confronto fra i frullati più presenti sugli scaffali del supermercato. Molto diffusi sono quelli a marchio Valfrutta Veggie: prodotti a lunga conservazione proposti in combinazioni come pesca-uva-banana, oppure fragola-mela-ribes-mirtillo. Sulla confezione da un litro di quest’ultima miscela si legge che contiene: 2 fragole, 11 lamponi, 7 mele, 100 bacche di ribes, 16 mirtilli, 62 acini d’uva e si precisa che un bicchiere (160 ml) corrisponde a due porzioni di frutta. Si tratta di un bel risultato considerando le cinque porzioni di frutta e verdura da assumere ogni giorno raccomandate dall’Oms. L’ingrediente prevalente è la mela, che ha il vantaggio di essere più economica rispetto ad altri tipi di frutta e avere un ottimo livello di zuccheri, quindi si presta ad essere un’ottima “base”. A livello energetico i valori di questi frullati oscillano intorno a 60 kcal/100 ml, provenienti quasi interamente dagli zuccheri della frutta (12,5 g per 100 ml). Valfrutta comprendono l’abbinamento di frutta e verdura, come ad esempio mango-mela-zucca-carota oppure pera-finocchio-zenzero. Per mantenere un gusto gradevole, prevale sempre la frutta (mela o pera) e per questo motivo la composizione nutrizionale risulta simile a quelli di sola frutta (100 ml del succo più “light”, quello al finocchio, forniscono 53 kcal e contengono 12 g di zuccheri). La confezione da un litro costa circa 2 euro, le bottigliette da 250 ml da 3,5 a 6 €/litro. I prodotti esaminati finora sono ottenuti da polpa di frutta concentrata che poi viene diluita per acquistare l’aspetto di un succo e trattata termicamente. Il processo industriale penalizza però il sapore.Sugli scaffali si trovano anche frullati proposti in buste monodose da 100 ml contenenti pura polpa di frutta pastorizzata da bere direttamente. Natura nuova presenta i gusti mela o frutta mista (pera-banana o mela-fragola-mirtillo) con il marchio Frullà, mentre quelli a base di frutta biologica, hanno il marchio Natura nuova Bio.
La stessa azienda produce analoghi frullati biologici per Esselunga in buste monodose marchiati Esselunga-CheJoy (mela, pera, oppure mela-banana o mela-pesca-albicocca) pensati per i bambini, a giudicare dai personaggi Disney rappresentati sulla confezione. Ogni confezione fornisce circa 60 kcal e contiene 12-14 g di zuccheri. Il prezzo è di 1 € (anche nella versione bio), cioè 10 €/litro. Il prezzo è elevato ma è sbagliato confondere questi frullati con i succhi di frutta da concentrato. Da qualche tempo ci sono frullati nei banchi frigo ottenuti da frutta fresca , con una data di scadenza ravvicinata (10-20 giorni al massimo) e un sapore gradevole. L’unico neo è che hanno un prezzo maggiore.
Il frullato Macè a base di mela, fragola e banana, oltre a questi frutti contiene acido ascorbico come antiossidante. 100 ml forniscono circa 12 g di zuccheri e 60 kcal. Confezionato in bottigliette da 250 ml, costa circa 9 €/l.
DimmiDiSì (marchio dell’azienda bresciana La linea verde propone frullati freschi in bottiglie da 150 ml, da conservare in frigo. Come gli analoghi Macé, sono estratti a freddo da frutta fresca e la conservabilità è garantita da un processo ad alta pressione (Hpp) che mantiene le caratteristiche sensoriali della frutta.
Le bottigliette di plastica da 250 ml dei frullati a marchio Solevita proposti dalla catena di supermercati Lidl sono confezionate in Germania. Non contengono zuccheri aggiunti, hanno caratteristiche nutrizionali analoghe a quelli che abbiamo appena visto, si conservano in frigo. Ogni confezione costa circa 1 € (4 €/l).
Santàl propone “Le centrifughe”: bevande da conservare in frigo, ottenute da frutta e verdura fresche, senza zuccheri aggiunti. Le combinazioni scelte sono meno dolci delle altre: da 6 a 9 g di zuccheri per 100 ml e questo fa scendere le calorie a 30-40. Confezionati in bottigliette di vetro da 250 il prezzo è di circa 2 € (8 € al litro).
Le etichette di questi frullati sono esaustive ma non dicono niente sulla presenza di micronutrienti importanti come le vitamine e i polifenoli. L’interrogativo da risolvere è capire se questi prodotti sono in qualche modo equivalenti alla frutta fresca.
I frullati nel banco frigorifero generalmente sono ottenuti da frutta fresca e non da concentrati. La conservabilità (comunque limitata a 15-20 giorni) può essere garantita da una pastorizzazione blanda, oppure, nei casi migliori (come accade per Macè e DimmiDiSì), da un trattamento a pressione elevata che permette di mantenere una composizione nutrizionale più vicina alla frutta di partenza. In ogni caso non esiste una vera alternativa alla frutta fresca. E questo vale soprattutto per i bambini che devono essere educati fin da piccoli a consumare frutta fresca di stagione: la più ricca dal punto di vista nutrizionale, e allo stesso tempo quella con meno residui di trattamenti chimici, anche quando non si tratta di produzione bio.
Se consideriamo il prezzo, i prodotti con le caratteristiche nutrizionali più simili alla frutta sono i frullati da frutta fresca refrigerati che costano dai 7 ai 10 €/l e sono effettivamente comodi e pratici, ma la frutta fresca è più conveniente e nutriente.