TORINO, EDILIZIA: LE PROPOSTE DELL’ANIEM AL CENTRO DI UN CONFRONTO PUBBLICO CON IL MINISTRO LUPI
Il giorno 28 aprile si è svolto a Torino, nel Centro Congressi dell’Hotel Ambasciatori, un incontro dibattito tra l’On. Maurizio Lupi, Ministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti, e le principali rappresentanze del mondo delle costruzioni del Piemonte.
L’incontro, organizzato dell’Onorevole Vito Bonsignore e dall’On. Roberto Rosso, ha consentito al Presidente del Collegio Edile Aniem Torino e delegato nazionale all’edilizia privata e urbanistica, ing. Alessandro Frascarolo, di poter esporre al Ministro le principali proposte dell’Aniem, sottolineando come le recenti posizioni assunte dal Ministero vadano nella direzione auspicata.
Frascarolo, premettendo che i macro-problemi del settore sono ormai ormi noti e richiedono interventi non più rinviabili (patto di stabilità, ritardi dei pagamenti da parte delle p.a., mancanza di credito alle imprese, disoccupazione, alto costo del lavoro), ha indicato alcune azioni strutturali da intraprendere senza le quali è impensabile una prospettiva reale e duratura di rilancio del settore:
- una completa revisione del sistema di qualificazione delle imprese che sostituisca la fallimentare attuale disciplina fondata sulle SOA, attivando parallelamente una Banca Dati per alleggerire il carico formale delle dichiarazioni e delle allegazioni da parte dei concorrenti;
- un sistema legislativo che consenta la piena applicabilità dei “Contratti di Rete”, strumento indispensabile per la crescita delle PMI del settore edile;
- il ricorso al sistema di aggiudicazione degli appalti con il criterio dell’Offerta Economicamente Più Vantaggiosa, secondo linee guida che l’Associazione ha già elaborato e sottoposto alla valutazione di diversi enti appaltanti;
- l’abrogazione della “responsabilità solidale negli appalti e subappalti “norma iniqua e censurabile perché si pone come ostacolo e non come aiuto alla regolarità delle operazioni di pagamento;
- la riduzione drastica del costo del lavoro a favore di un aumento reale di denaro nella busta paga dei lavoratori. Al di là delle delle “80 euro” elargite dal Governo attraverso il recepimento di risorse interne, la busta paga dei lavoratori edili potrebbe realmente contenere ben più di quella cifra semplicemente razionalizzando il sistema della bilateralità, sistema gravato da oneri superflui e modelli organizzativi e gestionali assolutamente irrazionali.
In tema di edilizia civile, abitativa e industriale, Frascarolo ha rilevato come ormai sia imprescindibile la necessità di predisporre un concreto e organico piano di riutilizzo e riuso del patrimonio edilizio, che passi attraverso la demolizione e ricostruzione degli edifici obsoleti, rispondendo ai criteri della green economy.
A questo proposito Frascarolo ha posto in risalto i recenti dati del Cresme, riguardanti il “boom “da 28 miliardi di Euro provenienti dai bonus fiscali per le ristrutturazioni edilizie ed il risparmio energetico nelle abitazioni.
Il Presidente del Collegio Edile Aniem “si stupisce che tali risultati vengano considerati oltre le attese: evidenziano, invece, in modo concreto che laddove si agisce alleggerendo l’imposizione fiscale, l’economia non può che avere effetti positivi e di crescita. Per contro invece quando l’imposizione fiscale diventa un fardello iniquo, allora l’economia si ferma e si innesca la recessione.”
“Quindi risulta in modo inequivocabile – continua Frascarolo -che la strada da intraprendere è quella dell’incentivazione e dell’agevolazione fiscale, auspicando che tali principi non vengano limitati alle abitazioni private, ma vengano estesi a scala più ampia, applicati a interi edifici e a trasformazioni urbane più complesse.
Bisogna creare le condizioni per invogliare gli imprenditori ad investire sul nostro territorio, creando quindi nuova occupazione, attraverso provvedimenti di incentivazione economica, fiscale e semplificazione burocratica, che siano lungimiranti e che si pongano come obbiettivo quello di riattivare il sistema economico.”
Il Ministro Lupi, dimostrando di ben comprendere le difficoltà del settore, ha accolto con molta attenzione le sollecitazioni dell’Aniem, dichiarando piena sintonia con quanto esposto. In particolare ha confermato la volontà di favorire una riforma del sistema di qualificazione e di rivedere le modalità di aggiudicazione degli appalti, ha altresì condiviso la posizione espressa sugli incentivi fiscali come motore di sviluppo dell’impresa ed ha manifestato altresì disponibilità a verificare forme di razionalizzazione sul costo del lavoro atte a liberare risorse aggiuntive per i lavoratori.