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Costo energia vanifica crescita Pil e affossa la transizione ecologica. Agnelli (Confimi Industria) al presidente Draghi: “Urgente il confronto”

“Gli aumenti vertiginosi dell’energia e del gas stanno sfuggendo al controllo di tutti gli attori in campo, la ripresa economica che porterà a una crescita del 6% del PIL sarà vanificata e si aggiungono ostacoli alla transizione ecologica. È dalla nascita di Confimi, 10 anni fa, che sottolineiamo come il costo italiano dell’energia, il più alto in Europa, gravi in maniera allarmante sulle attività manifatturiere, eppure – sottolinea Paolo Agnelli industriale e presidente di Confimi Industria – solo oggi che l’aumento sfiora il +400% per l’energia e +600% per il gas il problema sembra essere arrivato sui media”.

“Ma cosa ha portato a questo rialzo? Possibile che non ci sia stato un alert?” si interroga Agnelli e continua “Ora, con il costo elevato dell’energia stessa, il Governo ritiene ancora giusto quadruplicarlo con tasse, oneri e accise varie?”

“Parliamo di costi fuori controllo – ha ribadito il numero uno di Confimi Industria – che mettono in pericolo le attività produttive del paese, utili azzerati per sostenere aumenti improvvisi che ovviamente non possono essere immediatamente distribuiti sulla filiera”. “Si rischia da una parte di vedere serrande abbassarsi e dall’altra di incorrere in una nuova fuga del “Made in Italy”, in molti già pensano di delocalizzare” fa presente Agnelli.

Il tema è ulteriormente urgente alla luce del nuovo percorso legato alla transizione energetica. “Con questi costi è impensabili diversificare o utilizzare energia elettrica” ribadisce il presidente di Confimi “e non dobbiamo dimenticarci che questi ulteriori aumenti si aggiungono ai costi smisurati delle materie prime, fattore che, gonfiando il fatturato, mette fuori gioco le agevolazioni pensate per le imprese energivore perché di fatto cambia il rapporto tra fatturato e consumo energetico”.

“Abbiamo le imprese piene di lavoro, di ordini, e all’improvviso questa funesta zavorra” chiude Agnelli “Abbiamo scritto a Draghi manifestando la nostra preoccupazione e l’urgenza di un confronto. Confimi Industria è disponibile a progettare soluzioni”.

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