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EDILIZIA/ANIEM: Perché non facciamo un bel referendum tra i lavoratori edili, più soldi e meno bilateralità?

Piacentini: La reazione della Cisl modenese conferma la tendenza del Sindacato a guardare indietro, a difendere un mondo che non c’è più, a non capire che se non alleggeriamo subito il costo di certe sovrastrutture saremo spazzati via

Aniem: Cosa c’è dietro questa paura di cambiare, di fare un passo in avanti? Su questo tema siamo pronto a discutere in assemblee pubbliche anche con i lavoratori

“Nessuno mette in discussione le prestazioni ai lavoratori, anzi: noi sosteniamo che creare un sistema unitario della bilateralità in edilizia significa superare i centinaia di consigli di amministrazione ed altri organismi paritetici, destinare le 4.000 persone impiegate ad altre funzioni, insomma fare un po’ di risparmio da destinare direttamente ai lavoratori. Perché non facciamo un bel referendum tra i lavoratori edili? A parità di prestazioni garantite, volete che queste siano erogate direttamente dalle imprese con un aumento di 100 euro al mese o volete lasciare le cose come stanno con le centinaia di casse edili, scuole edili e comitati in ogni provincia per i quali occorre sopportare costi che ne consentano loro sopravvivenza?”; questo il commento di Dino Piacentini, Presidente di Aniem, l’Associazione Nazionale delle Imprese Edili Manifatturiere – aderente a Confimi Impresa, alle parole del sindacato degli edili della Cisl.

“Basta poi - continua Piacentini- con la pretestuosa storia del “presidio della regolarità contributiva”: ma perché solo in edilizia la regolarità contributiva non può essere gestita da Inps e Inail ed occorre un sistema autogestito da associazioni imprenditoriali e sindacati?”

“Questa ‘preziosa ed insostituibile bilateralità’ ha valorizzato il lavoro edile, la sua formazione, le sue specializzazione, lo ha promosso nelle scuole? Non serve alle piccole imprese, è esattamente il contrario: è un sistema che dà vantaggi più alle grandi imprese.”, prosegue il Presidente di Aniem.

“Cosa c’è dietro questa paura di cambiare, di fare un passo in avanti? Su questo tema sono pronto a discutere in assemblee pubbliche anche con i lavoratori. Una cosa è certa, Aniem continuerà a sostenere con determinazione questa battaglia che è fondamentale per garantire un futuro al nostro settore”, conclude Piacentini
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