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LEA, Approvato il nuovo nomenclatore tariffario Confimi Sanità si congratula con il Ministro Schillaci e la Conferenza Stato-Regioni

Pulin: “Un risultato importante, ci sono tutti i presupposti per procedere con l'aggiornamento degli ausili specialistici"

"Confimi Sanità accoglie con favore l'approvazione in Conferenza Stato Regioni del “Decreto Tariffe”, cittadini e imprese aspettavano questa firma dal 2017, ora si faccia strada per l'aggiornamento degli ausili specialistici" così Massimo Pulin presidente di Confimi Sanità commentando l'approvazione del decreto contenente il nomenclatore tariffario legato ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

"Le congratulazioni vanno al Ministro Schillaci e ai Dirigenti del Ministero della Salute per aver preso in carico e risolto un fascicolo ormai cronico" sottolinea Pulin "questo decreto è frutto di lunghe concertazioni con le parti sociali e siamo orgogliosi di aver fatto in questi anni la nostra parte".

"Si tratta di un importante passo avanti per la salute dei cittadini, si va sempre più nella direzione di una maggiore equità, garantendo ai pazienti prestazioni di cui hanno bisogno" continua il numero uno di Confimi Sanità sapendo però che il processo di revisione e aggiornamento non è ancora terminato.

"Siamo già a lavoro per supportare il Ministero nell'aggiornamento della lista degli ausili e delle protesi specialistiche – fa presente Massimo Pulin - i cittadini che vivono disabilità devono poter essere supportati al meglio dal SSN". Il prossimo passo infatti sarà quello di inserire prestazioni tecnologicamente all’avanguardia ed eliminarne alcune ormai superate.

Il decreto, più volte sollecitato anche dalle imprese di Confimi Sanità, consentirà di aggiornare i vecchi tariffari, fermi al 1996 per la specialistica e al 1999 per la protesica e contribuirà a ridurre le differenze regionali nell’erogazione delle prestazioni.

“Ci auguriamo inoltre questo risultato dia il là a una programmazione e a un aggiornamento costante dei LEA, punto di riferimento per la sanità pubblica, i clinici, i pazienti e le imprese” chiude il presidente di Confimi Sanità. 

 

 

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