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Confimi Industria su tassi e costo investimenti chiede l'intervento dell'ABI. Della Bella: "Sia realizzato a breve un nuovo Accordo per il credito".

“È impensabile che in questo momento le imprese siano lasciate sole nei rapporti con le banche, appesantite da una zavorra imprevedibile e troppo onerosa su mutui e sul finanziamento di nuovi investimenti. Intervengano ABI e il Governo”. Così Renato Della Bella vicepresidente di Confimi Industria con delega al Credito facendosi portavoce di una situazione arrivata ai limiti dell’assurdo, con i tassi della BCE che in 12 mesi sono arrivati a un +5%.

“Se un imprenditore si presenta in banca chiedendo di poter rivedere il suo pacchetto debitorio, i mutui, i fidi, i tassi applicati, oggi le banche difficilmente potranno aderire o avranno uno strumento operativo e concordato istituzionalmente per aiutarlo, e per lui sarà molto complicato, forse impossibile” chiarisce Della Bella.

“Si lavori con urgenza a nuovo Accordo per il Credito, come già fatto nel 2019, che vada nella direzione di misure di moratoria e di rinegoziazione dell’indebitamento” continua il delegato al credito di Confimi Industria.

“Considerato poi che la BCE non sembra intenzionata a cambiare strategia, si pensi a un sistema di mitigazione all’innalzamento dei tassi di interesse” propone Della Bella e continua “non tanto per i finanziamenti che si andranno a erogare oggi quanto per quelli ottenuti prima di luglio 2022, mese in cui i tassi hanno iniziato a crescere”.

Scendendo nel dettaglio della proposta di Confimi Industria “se le rate superano di oltre il 50% quanto pattuito prima di luglio 2022, la differenza sia oggetto di moratoria con automatico allungamento dei tempi di rimborso” spiega Della Bella. 

“Mentre si fa chiarezza sulle eventuali modifiche alla tassa sui cosiddetti extra profitti bancari introdotta dal governo con decreto legge lo scorso 7 agosto, si pensi a come valorizzare davvero l’extra gettito” sottolinea il vicepresidente di Confimi Industria “sia destinato a finanziare investimenti di industria 4.0, oppure in Esg o ancora – e chiude - venga messo a garanzia di finanziamenti destinati alle pmi che hanno difficoltà ad avere credito”

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