Lavoro/Paolo Agnelli Presidente di Confimi: Basta strumentalizzazione sull’art. 18 contro imprese e lavoratori
Agnelli: “occorre che cambino i corpi intermedi a partire dalle associazioni datoriali e sindacali, allo scopo di mettere in prima linea i lavoratori e le imprese superando le sovrastrutture all’interno delle organizzazioni di rappresentanza che troppo spesso filtrano interessi, risorse e pensieri dei rispettivi rappresentati”
L’art. 18 è strumentalizzato per fini politici, elettorali e clientelari, mentre non solo l’art. 18 ma l’intero Statuto dei lavoratori va riadattato alle esigenze dei cambiamenti avvenuti negli ultimi 40 anni”, questo il commento del Presidente di Confimi Impresa Paolo Agnelli.
“Sono cambiati i mercati, l’assetto geopolitico ed economico dell’Europa stessa, è caduto il muro di Berlino, il comunismo ha fallito, non c’è più la lira con le sue svalutazioni competitive, l’Italia non ha più la propria sovranità;” - prosegue Paolo Agnelli – “oggi abbiamo l’Europa con i suoi obblighi, c’è l’euro, la moneta più forte del mondo, e abbiamo aperto le frontiere ad una globalizzazione spesso selvaggia”.
“Inoltre è avvenuto un grande cambiamento della professionalità, della cultura, della scolarizzazione degli operai che ormai andrebbero definiti tecnici specializzati aperti ad un mondo globale. Il lavoro non è più su base muscolare e sull’operatività manuale, ma è un lavoro legato a touch screen, plc, meccatronica, digitale e non più a falce, badile e martello, in un Paese da cui la manifattura semplice si è spostata totalmente nei paesi emergenti il cui costo del lavoro è irrisorio”.
“Di fronte a questi cambiamenti - continua il Presidente Paolo Agnelli - pensare di usare un vecchio strumento come lo Statuto dei lavoratori sarebbe come correre il gran Premio di F1 con una macchina d’epoca”.
“Siamo sicuri di fare l’interesse di questi tecnici specializzati incentivando una cultura monoaziendale e con un reddito basso a vita dilapidato dallo Stato? Non sarebbe meglio premiare la crescita, il merito e la mobilità superando questi concetti di false sicurezze?”
Conclude Agnelli: “occorre che cambino i corpi intermedi a partire dalle associazioni datoriali e sindacali, allo scopo di mettere in prima linea i lavoratori e le imprese superando le sovrastrutture all’interno delle organizzazioni di rappresentanza che troppo spesso filtrano interessi, risorse e pensieri dei rispettivi rappresentati”.