Ferie, “nome professionale per le vacanze”.
In occasione della Giornata Mondiale dell’imprenditore, Confimi Industria celebra le parole del lavoro in un libro: “inventario”
Agosto è il mese delle ferie, quel “nome professionale per le vacanze” che i lavoratori aspettano tutto l’anno e che per molti imprenditori resta solo un miraggio. Eppure, è proprio in questo tempo sospeso che si può riscoprire il senso del fare, rileggendo con occhi nuovi il valore del lavoro, delle parole che lo raccontano, e delle persone che ogni giorno lo rendono possibile.
In occasione della Giornata mondiale dell’imprenditore, che si celebra il 21 agosto, Confimi Industria rilancia il valore del volume “Inventario – Il linguaggio della manifattura”, realizzato con il contributo di Treccani e con il coinvolgimento delle associazioni territoriali, protagoniste attiva nel progetto.
Il libro è un vocabolario inedito e coinvolgente che raccoglie le parole della manifattura italiana: 26 capitoli, uno per ogni lettera dell’alfabeto, in cui si intrecciano lessico tecnico, gergo popolare, neologismi e varianti regionali. Un viaggio culturale e industriale che abbraccia la complessità del mondo produttivo italiano – dalle officine alle imprese familiari, dai laboratori artigiani alle grandi industrie.
“Inventario è molto più di un libro: è uno strumento per custodire la nostra memoria produttiva, dare voce al sapere industriale e riconoscere l’identità profonda di chi fa impresa ogni giorno. In un’epoca in cui tutto sembra fluido, effimero e digitalizzato, noi crediamo ancora nella concretezza delle parole e nel valore del lavoro” spiega il presidente di Confimi Industria Paolo Agnelli.
Nel volume – arricchito dalla prefazione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso – ogni parola è una lente attraverso cui leggere la trasformazione del lavoro: da jit (just in time) a mano, da ceo a soffiatura, ogni termine rivela un mondo di storie, competenze, gesti. È un omaggio alla cultura del fare che rende il Made in Italy un’eccellenza riconosciuta nel mondo.
In un momento storico in cui l’impresa affronta sfide globali, “Inventario” restituisce visibilità a un patrimonio immateriale – quello del linguaggio del lavoro – troppo spesso trascurato. È anche un invito, rivolto a tutti, a rallentare per osservare ciò che ci circonda con maggiore consapevolezza. A partire proprio dalle parole.