LEGGE DI STABILITA’/Agnelli - Confimi: "Bene impianto Legge di Stabilità, ma niente “retromarce”
Agnelli: “L'eliminazione dell'Irap sul costo del personale va finalmente incontro ad una esigenza ed una richiesta che da tempo le industrie chiedevano per essere allineate al resto del mondo competitivo”
Confimi: “Ci auguriamo invece da subito che vi sia un ripensamento sull'annullamento del credito d'imposta sulla ricerca 2013-2014, una situazione che penalizza le aziende che hanno investito in questi anni”
“Chi meglio dell'industria manifatturiera è consapevole delle difficoltà del momento - esordisce Paolo Agnelli, Presidente di Confimi Impresa - per questo apprezziamo gli sforzi e l'impianto della Legge di Stabilità”.
“L'eliminazione dell'Irap sul costo del personale va finalmente incontro ad una esigenza ed una richiesta che da tempo le industrie chiedevano per essere allineate al resto del mondo competitivo - prosegue il Presidente di Confimi Impresa – Parliamo di misure che partiranno dal 2015. Per le imprese è importante avere però una strada tracciata, non sono più possibili retromarce soprattutto se parliamo di IRAP: quello deciso deve restare. Anche l’annunciata possibilità di assumere a tempo indeterminato con sgravi contributivi al 100% per 3 anni è un segnale in controtendenza rispetto alle ultime politiche messe in atto: non sono ancora questi gli alibi per cui le aziende non assumono, ma rappresentano un primo segnale di vera considerazione per il mondo produttivo”.
“Ci auguriamo invece da subito – prosegue Agnelli - che vi sia un ripensamento sull'annullamento del credito d'imposta sulla ricerca 2013-2014, una situazione che penalizza le aziende che hanno investito in questi anni e che offre un quadro disarmonico se si pensa a come nell'ultimo triennio si siano vanificati gli sforzi di queste imprese con continui ridimensionamenti o rimandi ed uno sforzo maggiore sulla riduzione dei costi energetici”.
“Infine – chiosa Agnelli – in attesa di maggiori dettagli sulla questione TFR ci auguriamo che lo Stato in qualche modo premi lo sforzo delle aziende visto che potrà incassare in media 15 anni prima delle scadenze previste con una fiscalità non ordinaria e che in generale non vi siano ulteriori aggravi ed incombenze burocratiche sulle imprese”.