Assorimap: Plastiche e Bioplastiche, firmato l’Accordo per l’ambiente
In data 11 giugno u.s., presso la Residenza di Ripetta a Roma, COREPLA, CONAI, Assobioplastiche e CIC (Consorzio Italiano Compostatori) si sono riuniti per firmare un Accordo volontario teso a favorire la gestione integrata del fine vita degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile. All’incontro è stato presente anche il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti.
Il primo a prendere la parola è stato Giorgio Quagliuolo, Presidente Corepla. Quagliuolo ha subito annunciato che Corepla metterà a disposizione, per il prossimo biennio, 1,5 milioni di euro annui (3 milioni di euro in totale). Questo contributo al settore delle bioplastiche servirà sia per realizzare campagne informative per i cittadini, sia per finanziare l’attività di monitoraggio del CIC, che effettuerà “analisi biologiche” sulla plastica biodegradabile e compostabile.
La questione della comunicazione e della sensibilizzazione dei cittadini si è rivelata essere particolarmente cara a Marco Versari, Presidente di Assobioplastiche. “Le risorse messe in campo da COREPLA saranno ben spese nelle attività informative”: è importante, secondo Versari, che tutti imparino a riconoscere i rifiuti, nello specifico a distinguere gli imballaggi in bioplastica da quelli in plastica, gettando i primi tra la frazione organica.
CONAI, attraverso la voce del suo Presidente Roberto De Santis, ha ribadito a questo punto il proprio fine ultimo: “garantire alle istituzioni che gli obiettivi di riciclo e di recupero e siano perseguiti”. De Santis sottolinea come un miglior recupero sia possibile solo se l’attività di raccolta venga ben fatta. A tal proposito, ricorda che CONAI, grazie ad un accordo con il CNR, già da 2 anni finanzia con una somma di 400 mila euro l’anno la ricerca sulla riciclabilità dei rifiuti di imballaggio.
E’ stato poi il turno di Alessandro Canovai, Presidente del Consorzio Italiano Compostatori. Al CIC, un Consorzio “volontario”, come spiega Canovai, sta particolarmente a cuore il monitoraggio dell’attività di riciclo. In effetti, sono 5,2 i milioni di tonnellate di rifiuti organici raccolti secondo i dati 2013 (nel 2003 la frazione organica si fermava a quota 2 milioni di tonnellate). La raccolta differenziata di rifiuti organici, oggi, vede arrivare nei propri circuiti il 42% del totale. L’obiettivo dei compostatori è di arrivare a 8 milioni di tonnellate di rifiuti organici nel 2020.
L’accordo tra Plastiche e Bioplastiche suscita il plauso del Ministro dell’Ambiente Galletti, presente all’incontro. Obiettivo delle Istituzioni e dei vari comparti del riciclo deve essere quello di “favorire nuovi cicli produttivi intorno alla gestione dei rifiuti che permettano di creare occupazione e crescita”. Attualmente, il comparto che sembra riuscirvi meglio è proprio quello delle Bioplastiche, secondo il Ministro Galletti, che ricorda come in questo campo l’Italia, grazie ad una sinergia tra istituzioni e imprese, risulti all’avanguardia in Europa. La normativa sugli shoppers biodegradabili e compostabili è arrivata prima in Italia (dove quelli in plastica sono vietati già da tempo), mentre in Europa solo recentemente si è mosso qualcosa (Direttiva 2015/720/UE). Tuttavia permane in Italia, ammette il Ministro, la questione della scarsa informazione in materia ambientale in generale, e sulla raccolta differenziata e il riciclo in particolare. Per questo, auspica che questo Accordo sia il primo di una lunga serie.
Anche Rossella Muroni, Direttrice di Legambiente, si congratula per questo “patto” tra Plastiche e Bioplastiche: “Un Accordo volontario e non imposto dall’alto non può che essere motivo d’orgoglio”.
Per esteso i punti dell’Accordo:
I punti dell’Accordo, valido per un biennio, prevedono la messa a disposizione da parte di COREPLA di una somma sino a 1 milione e 500 mila euro annui per:
- supportare i Comuni nei programmi di inclusione degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile nei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti organici;
- definire piani di comunicazione (campagne informative) per la valorizzazione ed il corretto sviluppo dei sistemi di raccolta e trattamento di questo tipo di imballaggi nella frazione organica;
- sensibilizzare i cittadini, le istituzioni e le imprese verso la miglior gestione degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile nell’ottica di un consumo sostenibile delle risorse, della prevenzione della formazione di rifiuti e dell’incremento della raccolta differenziata di qualità;
- supportare l’attività di monitoraggio, ricerca e sperimentazione nella filiera del riciclo organico, anche in relazione alle diverse soluzioni impiantistiche esistenti e al maggior conferimento di imballaggi in plastica biodegradabili e compostabili;
- implementare l’attività di ricerca universitaria istituendo e finanziando specifici progetti di ricerca.
ASSORIMAP ha partecipato all’Evento con la presenza di Marilena Di Brino e Donato Michele Capolupo (ERREPLAST SRL) del Consiglio Direttivo.
Marilena Di Brino – ASSORIMAP
Il primo a prendere la parola è stato Giorgio Quagliuolo, Presidente Corepla. Quagliuolo ha subito annunciato che Corepla metterà a disposizione, per il prossimo biennio, 1,5 milioni di euro annui (3 milioni di euro in totale). Questo contributo al settore delle bioplastiche servirà sia per realizzare campagne informative per i cittadini, sia per finanziare l’attività di monitoraggio del CIC, che effettuerà “analisi biologiche” sulla plastica biodegradabile e compostabile.
La questione della comunicazione e della sensibilizzazione dei cittadini si è rivelata essere particolarmente cara a Marco Versari, Presidente di Assobioplastiche. “Le risorse messe in campo da COREPLA saranno ben spese nelle attività informative”: è importante, secondo Versari, che tutti imparino a riconoscere i rifiuti, nello specifico a distinguere gli imballaggi in bioplastica da quelli in plastica, gettando i primi tra la frazione organica.
CONAI, attraverso la voce del suo Presidente Roberto De Santis, ha ribadito a questo punto il proprio fine ultimo: “garantire alle istituzioni che gli obiettivi di riciclo e di recupero e siano perseguiti”. De Santis sottolinea come un miglior recupero sia possibile solo se l’attività di raccolta venga ben fatta. A tal proposito, ricorda che CONAI, grazie ad un accordo con il CNR, già da 2 anni finanzia con una somma di 400 mila euro l’anno la ricerca sulla riciclabilità dei rifiuti di imballaggio.
E’ stato poi il turno di Alessandro Canovai, Presidente del Consorzio Italiano Compostatori. Al CIC, un Consorzio “volontario”, come spiega Canovai, sta particolarmente a cuore il monitoraggio dell’attività di riciclo. In effetti, sono 5,2 i milioni di tonnellate di rifiuti organici raccolti secondo i dati 2013 (nel 2003 la frazione organica si fermava a quota 2 milioni di tonnellate). La raccolta differenziata di rifiuti organici, oggi, vede arrivare nei propri circuiti il 42% del totale. L’obiettivo dei compostatori è di arrivare a 8 milioni di tonnellate di rifiuti organici nel 2020.
L’accordo tra Plastiche e Bioplastiche suscita il plauso del Ministro dell’Ambiente Galletti, presente all’incontro. Obiettivo delle Istituzioni e dei vari comparti del riciclo deve essere quello di “favorire nuovi cicli produttivi intorno alla gestione dei rifiuti che permettano di creare occupazione e crescita”. Attualmente, il comparto che sembra riuscirvi meglio è proprio quello delle Bioplastiche, secondo il Ministro Galletti, che ricorda come in questo campo l’Italia, grazie ad una sinergia tra istituzioni e imprese, risulti all’avanguardia in Europa. La normativa sugli shoppers biodegradabili e compostabili è arrivata prima in Italia (dove quelli in plastica sono vietati già da tempo), mentre in Europa solo recentemente si è mosso qualcosa (Direttiva 2015/720/UE). Tuttavia permane in Italia, ammette il Ministro, la questione della scarsa informazione in materia ambientale in generale, e sulla raccolta differenziata e il riciclo in particolare. Per questo, auspica che questo Accordo sia il primo di una lunga serie.
Anche Rossella Muroni, Direttrice di Legambiente, si congratula per questo “patto” tra Plastiche e Bioplastiche: “Un Accordo volontario e non imposto dall’alto non può che essere motivo d’orgoglio”.
Per esteso i punti dell’Accordo:
I punti dell’Accordo, valido per un biennio, prevedono la messa a disposizione da parte di COREPLA di una somma sino a 1 milione e 500 mila euro annui per:
- supportare i Comuni nei programmi di inclusione degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile nei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti organici;
- definire piani di comunicazione (campagne informative) per la valorizzazione ed il corretto sviluppo dei sistemi di raccolta e trattamento di questo tipo di imballaggi nella frazione organica;
- sensibilizzare i cittadini, le istituzioni e le imprese verso la miglior gestione degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile nell’ottica di un consumo sostenibile delle risorse, della prevenzione della formazione di rifiuti e dell’incremento della raccolta differenziata di qualità;
- supportare l’attività di monitoraggio, ricerca e sperimentazione nella filiera del riciclo organico, anche in relazione alle diverse soluzioni impiantistiche esistenti e al maggior conferimento di imballaggi in plastica biodegradabili e compostabili;
- implementare l’attività di ricerca universitaria istituendo e finanziando specifici progetti di ricerca.
ASSORIMAP ha partecipato all’Evento con la presenza di Marilena Di Brino e Donato Michele Capolupo (ERREPLAST SRL) del Consiglio Direttivo.
Marilena Di Brino – ASSORIMAP