Agnelli (Confimi) "Esenzione Ires e Irap, e sconto sull'energia per imprenditori delle PMI che investono”
Roma, 5 agosto - “La totale esenzione dell'Ires e della restante quota Irap e uno sconto del 10% sull'energia - che in Italia è tra i più alti al mondo - per l'anno in cui l'imprenditore investe un milione di euro e assume con il contratto a tutele crescenti 5 unità". Questa la proposta di Paolo Agnelli, Presidente di Confimi Industria, Confederazione dell'Industria manifatturiera italiana e dell'Impresa privata, come via da percorrere per il rilancio delle Pmi. Una proposta che vede coinvolti allo stesso tempo gli imprenditori di media e di piccola industria, riducendo però per quest'ultimi i termini d'investimento, di assunzioni e di detrazioni del 50% rispetto alle previsioni dei primi.
“Un programma – sottolinea Agnelli - che, se attuato, attesterebbe la reale attenzione del Governo verso le PMI alle quali è evidentemente affidata la soluzione del problema occupazionale” E conclude “Si otterrebbe in questo modo la crescita del Pil, la crescita del gettito Iva e il calo dei costi di cig e della disoccupazione, e, non meno importante, l'aumento conseguenziale del consumo interno.”
“I tagli Irap e il contratto a tutele crescenti possono essere misure di partenza, ma da sole non sono sufficienti a far ripartire l’economia italiana”, sottolinea il Presidente Agnelli osservando gli ultimi dati Istat sull’occupazione che, nonostante le azioni di Governo non sembrano migliorare; oggi anzi abbiamo 22 milioni 297 mila occupati, 22 mila in meno rispetto a dicembre 2014, cioè prima delle legge di Stabilità e del Jobs Act.
“In uno scenario in cui le grandi industrie vanno via e la PA non solo non assume ma taglierà posti di lavoro, sono solo le piccole e medie industrie, che rappresentano il 95% delle imprese italiane, a poter risollevare la crescita economica del Paese, ad avere un ruolo da protagoniste nel sistema del welfare” . Spiega il Presidente Agnelli e conclude “Se infatti da una parte il Governo elaborerà riforme economiche a reale sostegno delle PMI, dall'altra parte gli imprenditori torneranno ad investire in capitale umano”.
“Un programma – sottolinea Agnelli - che, se attuato, attesterebbe la reale attenzione del Governo verso le PMI alle quali è evidentemente affidata la soluzione del problema occupazionale” E conclude “Si otterrebbe in questo modo la crescita del Pil, la crescita del gettito Iva e il calo dei costi di cig e della disoccupazione, e, non meno importante, l'aumento conseguenziale del consumo interno.”
“I tagli Irap e il contratto a tutele crescenti possono essere misure di partenza, ma da sole non sono sufficienti a far ripartire l’economia italiana”, sottolinea il Presidente Agnelli osservando gli ultimi dati Istat sull’occupazione che, nonostante le azioni di Governo non sembrano migliorare; oggi anzi abbiamo 22 milioni 297 mila occupati, 22 mila in meno rispetto a dicembre 2014, cioè prima delle legge di Stabilità e del Jobs Act.
“In uno scenario in cui le grandi industrie vanno via e la PA non solo non assume ma taglierà posti di lavoro, sono solo le piccole e medie industrie, che rappresentano il 95% delle imprese italiane, a poter risollevare la crescita economica del Paese, ad avere un ruolo da protagoniste nel sistema del welfare” . Spiega il Presidente Agnelli e conclude “Se infatti da una parte il Governo elaborerà riforme economiche a reale sostegno delle PMI, dall'altra parte gli imprenditori torneranno ad investire in capitale umano”.