Contratti/ ANIEM: RIFORMARE SISTEMA CONTRATTUALE E DELLA RAPPRESENTANZA
Contratti/ ANIEM: RIFORMARE SISTEMA CONTRATTUALE E DELLA RAPPRESENTANZA
“Sì ad un intervento legislativo che garantisca una contrattazione più vicina alle reali esigenze di lavoratori ed imprese, un salario minimo, una verifica della rappresentatività più trasparente”.
Questa la posizione espressa dall’Aniem (l’Associazione delle pmi edili manifatturiere di Confimi Industria) che ha riunito il proprio Ufficio di Presidenza nel corso del quale sono state esaminate anche le anticipazioni relative ad un possibile intervento del Governo sulla riforma del modello contrattuale.
“Il mondo del lavoro, le dinamiche economiche, i sistemi produttivi – precisa Dino Piacentini, Presidente di Aniem - sono profondamente cambiati negli ultimi decenni, non possiamo restare ancorati a metodi e regole che potevano avere un senso 50 anni fa ma non certo oggi. Pensare ad un contrattazione più decentrata, attenta alle diverse realtà territoriali è giusto e doveroso così come è arrivato il momento di superare un sistema monopolistico nel quale solo alcune parti sociali dettavano le regole per tutti. Non si tratta di togliere garanzie, ma, al contrario, di darne di più e di valorizzare lavoro, sistema produttivo e territorio.
Ricordo che il nostro sistema economico è costituito per la sua quasi totalità da micro, piccole e medie imprese ed è bene che questo tessuto produttivo radicato e diffuso sui territori sia valorizzato da un sistema contrattuale idoneo ed al passo con i tempi. I corpi intermedi, se vogliono avere ancora una prospettiva, devono riprendere il contatto con la realtà che intendono rappresentare, altrimenti sono destinati sempre più a subire un distacco di imprese e lavoratori che non comprenderanno più le ragioni ed il senso di una loro adesione.
Un’iniziativa del Governo in tal senso – conclude Piacentini – non solo è auspicabile, ma è necessaria anche per garantire un’efficace ed effettiva rappresentanza a tutti i protagonisti del sistema produttivo”.
“Sì ad un intervento legislativo che garantisca una contrattazione più vicina alle reali esigenze di lavoratori ed imprese, un salario minimo, una verifica della rappresentatività più trasparente”.
Questa la posizione espressa dall’Aniem (l’Associazione delle pmi edili manifatturiere di Confimi Industria) che ha riunito il proprio Ufficio di Presidenza nel corso del quale sono state esaminate anche le anticipazioni relative ad un possibile intervento del Governo sulla riforma del modello contrattuale.
“Il mondo del lavoro, le dinamiche economiche, i sistemi produttivi – precisa Dino Piacentini, Presidente di Aniem - sono profondamente cambiati negli ultimi decenni, non possiamo restare ancorati a metodi e regole che potevano avere un senso 50 anni fa ma non certo oggi. Pensare ad un contrattazione più decentrata, attenta alle diverse realtà territoriali è giusto e doveroso così come è arrivato il momento di superare un sistema monopolistico nel quale solo alcune parti sociali dettavano le regole per tutti. Non si tratta di togliere garanzie, ma, al contrario, di darne di più e di valorizzare lavoro, sistema produttivo e territorio.
Ricordo che il nostro sistema economico è costituito per la sua quasi totalità da micro, piccole e medie imprese ed è bene che questo tessuto produttivo radicato e diffuso sui territori sia valorizzato da un sistema contrattuale idoneo ed al passo con i tempi. I corpi intermedi, se vogliono avere ancora una prospettiva, devono riprendere il contatto con la realtà che intendono rappresentare, altrimenti sono destinati sempre più a subire un distacco di imprese e lavoratori che non comprenderanno più le ragioni ed il senso di una loro adesione.
Un’iniziativa del Governo in tal senso – conclude Piacentini – non solo è auspicabile, ma è necessaria anche per garantire un’efficace ed effettiva rappresentanza a tutti i protagonisti del sistema produttivo”.