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Nelle ultime ore di campagna elettorale Confimi Impresa lancia il suo appello alla politica:"IL MANIFATTURIERO ITALIANO Fondamentale per il rilancio di una politica industriale nel nostro paese"

Oggi ultimo giorno di campagna elettorale prima delle tradizionali ventiquattr'ore di silenzio che precedono le giornate del voto di domenica 24 e lunedì 25 febbraio.
Confimi Impresa, lancia il suo ultimo appello alla politica per sostenere il manifatturiero italiano, fonte di benessere e veicolo di eccellenza dell'Italia nel mondo.

"Oggi le imprese italiane si trovano in netto svantaggio nella competizione dei mercati – esordisce il Presidente di Confimi Impresa Paolo Agnelli - Non si può competere se abbiamo il più alto costo del lavoro in Europa e l'energia (+35% rispetto ai maggiori competitors) più cara a livello mondiale perché non si sono fatte le opportune scelte di politica energetica. Alla politica e al futuro governo chiediamo una riforma vera che agisca: sugli oneri eccessivi che incidono sul costo del lavoro; sulla revisione degli oneri indeducibili (sull'IMU dichiarata indeducibile grava il 27% dell'IRES); sul contributo alle energie rinnovabili che, allo stato attuale, gravano sul manifatturiero italiano per circa il 25% del costo energetico affossando del tutto la competitività del nostro sistema; sul credito alle imprese favorendo la ricostruzione di quel rapporto di fiducia tra banca ed impresa sul territorio; sulla PA affinché torni ad essere un contraente affidabile. Lo Stato – chiude Agnelli - soccorra l'economia nazionale, il suo patrimonio rappresentato dalle pmi del manifatturiero".

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