CONFIMI IMPRESA: “Occorre una svolta, no a vecchi modelli di rappresentanza divisi e autoreferenziali” - Il Presidente Paolo Agnelli commenta le dichiarazioni del Segretario Generale CGIL Susanna Camusso
"CONFIMI IMPRESA dice basta ad un sistema di rappresentanza ormai superato dalla storia e dalla complessità dei problemi. La concertazione in questi 20 anni non è servita a favorire lo sviluppo economico del paese, a migliorare le condizioni dei lavoratori e delle imprese. Ci auguriamo che la nuova fase di ricostruzione non riproponga modelli di concertazione già sperimentati in passato 'chiusi' ed ancorati a vecchi modelli di rappresentanza e a strumenti consociativi estranei alle attuali istanze che provengono dall'industria manifatturiera. Oggi abbiamo bisogno di un grande rinnovamento". Questa la dichiarazione di Paolo Agnelli, Presidente di CONFIMI IMPRESA.
A CONFIMI IMPRESA, Confederazione dell'Industria Manifatturiera Italiana e dell'Impresa privata, aderiscono 20.000 imprese con 330.000 addetti, per un fatturato aggregato di 70 miliardi di euro. L'Associazione nasce dalla necessità di rappresentare le esigenze reali del settore manifatturiero, un settore che risente profondamente della crisi in atto e che necessita di politiche che sappiano incidere realmente sullo stato di salute delle imprese.