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PA/ANIEM, le società “pubbliche” non possono essere soggette alla legge fallimentare

Piacentini: Come può un ente che applica procedure pubbliche per gare ed assunzione di personale essere poi trattato come una società privata?”
“Stiamo assistendo ad una situazione che rischia di produrre degenerazioni analoghe a quanto già vissuto nel sistema bancario, le difficoltà economiche vengono fatte ricadere sui cittadini, in questo caso su migliaia di piccole imprese” è la presa di posizione netta del Presidente di Aniem Dino Piacentini, l’Associazione delle pmi edili di Confimi Industria.
“La nostra preoccupazione nasce da un caso concreto, peraltro non l’unico, che rischia di diventare una regola generale” – prosegue il Presidente di Aniem-. "In Abruzzo un’azienda in house providing (Azienda Consortile Acquedottistica - A.C.A. S.p.a.), costituita da 64 Comuni senza alcuna partecipazione di soggetti privati, è stata ammessa dal Tribunale di Pescara al concordato preventivo, nonostante la legge fallimentare escluda gli enti pubblici dall’applicazione delle disposizione su fallimento e concordato.”
L’allarme lanciato da Piacentini –“Non vorremmo che le crescenti incertezze e le dinamiche legislative in atto nascondessero ancora una volta un orientamento finalizzato a far ricadere i debiti contratti dagli enti pubblici, frutto spesso di gestioni dissennate, sulle imprese, sui loro lavoratori, sul tessuto sociale ed economico di questo Paese che sta faticosamente cercando di riprendersi.”
Che prosegue: “Ad aumentare il livello di preoccupazione si aggiunge quanto previsto dal testo unico di riforma delle società a partecipazione pubblica, già approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri ed ora alla conclusione del suo iter parlamentare che prevede che le società a partecipazione pubblica siano soggette alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo. Come può un ente che applica procedure pubbliche per gare ed assunzione di personale essere poi trattato come una società privata?”
“L’Aniem sensibilizza tutte le forze politico-istituzionali ad un intervento sulla materia per scongiurare una situazione di non ritorno che comprometterebbe le prospettive di tenuta del nostro sistema produttivo, costituito, come noto, proprio da imprese di micro, piccole e medie dimensioni che non possono veder disconosciuti i propri crediti dopo aver correttamente operato a servizio di enti pubblici”, conclude il Presidente di Aniem.
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