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Appalti/Aniem: No al ritorno all’appalto integrato

Appalti/Aniem: No al ritorno all’appalto integrato

Dino Piacentini: “accogliamo con favore la proposta del Ministro Delrio di convocare un tavolo di confronto rispetto alla fase transitoria del Nuovo Codice Appalti per affrontare la fase transitoria e l'andamento del mercato delle opere pubbliche”

“Il nuovo Codice ha introdotto cambiamenti strutturali che richiedono, evidentemente, tempi di adeguamento da parte degli operatori: stazioni appaltanti imprese, progettisti. Ma non bisogna accettare strumentalizzazioni e nostalgie, occorre respingere la tentazione di bloccare tutto, di rinviare, di ricorrere alle deroghe. I cambiamenti richiedono coraggio, propensione a guardare avanti, consapevolezza di pagare qualcosa oggi per avere domani un sistema più efficace”, questo il commenti di Dino Piacentini, Presidente Aniem, l’associazione nazionale imprese edili manifatturiere aderente a Confimi Industria, in risposta alla proposta di una moratoria sugli appalti integrati fino ad almeno dicembre 2016.
“Prevedere oggi una moratoria, - prosegue Dino Piacentini - consentendo di ripristinare l’appalto integrato con la possibilità comunque di andare in gara senza progettazione esecutiva sarebbe un errore perché verrebbe percepito come un ripensamento rispetto alla strada di rinnovamento intrapresa. Siamo pertanto favorevoli alla posizione assunta dal Ministro Delrio che già la scorsa settimana si è dichiarato contrario a provvedimenti derogatori.”

“Nei due anni che hanno preceduti l’elaborazione del Codice c’è stato un coro unanime contro le patologie del sistema appalti: massimi ribassi esasperati, scarsa qualità delle opere, selezione degli operatori inadeguata, progettazione sommaria, corruzione diffusa: sembra che taluni l’abbiano dimenticato. Ci sono posizioni facili da assumere oggi, come il piangersi addosso, l’andare appresso al coro di chi ha trovato nel Codice Appalti il facile imputato della crisi è una strategia che non ci appartiene. L’Aniem, sta lavorando da anni per un radicale cambiamento anche di carattere etico, che deve rendere il sistema degli appalti più trasparente ed efficiente, capace di premiare i migliori e non chi cerca facili scorciatoie, di valorizzare chi utilizza lavoro regolare ed è in grado di garantire sicurezza e retribuzione adeguata.”

Già in passato abbiamo assistito a riforme frenate e neutralizzate attraverso deroghe e rinvii.
Non facciamo lo stesso errore.
Attendiamo con fiducia le linee guida in corso di approvazione ed i decreti attuativi, ma respingiamo la paura di chi in buona fede preferisce ripristinare vecchie regole e soprattutto di coloro che in buona fede non sono e che pensano di fare impresa con scorciatoie ed astuzie, tralasciando gli investimenti in correttezza, forza lavoro, attrezzature e qualità.”

“Non saremo mai quelli che si lamentano, - conclude il Presidente Piacentini- ma vogliamo essere quelli che contribuiscono a migliorare il sistema, liberandolo dalle anomalie, dalle distorsioni radicate, dagli interessi privati che ostacolano la realizzazione degli interessi collettivi ed è per questo che accogliamo con favore la proposta del Ministro Delrio di convocare un tavolo di confronto sul Nuovo Codice Appalti per affrontare la fase transitoria e l'andamento del mercato delle opere pubbliche”.

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