Terremoto/Aniem: Bonus terremoto anche per le seconde case
Dino Piacentini: “l’Associazione delle pmi edili accoglie con soddisfazione la preannunciata nomina di Vasco Errani quale commissario per la ricostruzione, in considerazione del lavoro e dell’esperienza recentemente maturata nel territorio emiliano”.
“La consapevolezza e la volontà che emergono di mettere in sicurezza il Paese dagli eventi sismici, non devono essere attenuate con l’esaurimento dell’onda emotiva e con il calo dell’attenzione mediatica. Per questo lanciamo al Governo una proposta concreta che ci auguriamo venga presa in considerazione in tempi brevi: estendere gli incentivi fiscali per i lavori di prevenzione e messa in sicurezza statica degli edifici anche alle seconde case,” dichiara Piacentini Presidente di Aniem – l’Associazione delle pmi edili di Confimi Industria. “Nei luoghi del terribile sisma e in generale nelle cosiddette aree ad alta pericolosità sismica (zone sismiche 1 e 2), ci sono moltissime seconde case che in quanto tali sono meno abitate e soprattutto non usufruiscono delle detrazioni del bonus terremoto: riteniamo che estendere tale bonus anche a questa tipologia di case, permetterebbe un aumento incisivo degli interventi preventivi di messa in sicurezza degli edifici”.
Aggiunge Piacentini: “chiediamo inoltre al Governo di inserire altre misure concrete nel pacchetto dei prossimi provvedimenti e abbiamo accolto con grande soddisfazione la scelta del Premier Renzi di promuovere una strategia articolata e strutturale della sicurezza antisismica del patrimonio immobiliare e storico del Paese.
Il Presidente dell’Aniem propone, in particolare, alcune misure concrete che possono essere parte significativa di questo progetto:
“La consapevolezza e la volontà che emergono di mettere in sicurezza il Paese dagli eventi sismici, non devono essere attenuate con l’esaurimento dell’onda emotiva e con il calo dell’attenzione mediatica. Per questo lanciamo al Governo una proposta concreta che ci auguriamo venga presa in considerazione in tempi brevi: estendere gli incentivi fiscali per i lavori di prevenzione e messa in sicurezza statica degli edifici anche alle seconde case,” dichiara Piacentini Presidente di Aniem – l’Associazione delle pmi edili di Confimi Industria. “Nei luoghi del terribile sisma e in generale nelle cosiddette aree ad alta pericolosità sismica (zone sismiche 1 e 2), ci sono moltissime seconde case che in quanto tali sono meno abitate e soprattutto non usufruiscono delle detrazioni del bonus terremoto: riteniamo che estendere tale bonus anche a questa tipologia di case, permetterebbe un aumento incisivo degli interventi preventivi di messa in sicurezza degli edifici”.
Aggiunge Piacentini: “chiediamo inoltre al Governo di inserire altre misure concrete nel pacchetto dei prossimi provvedimenti e abbiamo accolto con grande soddisfazione la scelta del Premier Renzi di promuovere una strategia articolata e strutturale della sicurezza antisismica del patrimonio immobiliare e storico del Paese.
Il Presidente dell’Aniem propone, in particolare, alcune misure concrete che possono essere parte significativa di questo progetto:
- Attivare una seria ed approfondita analisi del patrimonio pubblico e privato, con conseguente classificazione del livello di sicurezza degli edifici, parimenti a quanto già avviene per l’aspetto energetico; è un passaggio fondamentale che va immediatamente attivato con incentivi fiscali e coinvolgimento responsabile degli ordini professionali a tariffe concordate partendo dalle aree a più elevato rischio sismico. Stimoliamo tale processo con una detrazione fiscale del 100% sulla diagnosi statica degli edifici ubicati nelle aree a rischio sismico 1 e 2.
- Incentivare gli interventi di demolizione e ricostruzione, stabilizzando ed estendendo il bonus fiscale anche agli aumenti volumetrici che garantiscano sicurezza antisismica.
- Promuovere un progetto di messa in sicurezza degli edifici scolatici, Aniem 6 anni fa ha firmato un protocollo con la Protezione civile che consente una ricognizione delle scuole collocate in aree a rischio sismico e la realizzazione degli interventi necessari attraverso un global service che consente ai provati che finanziano l’intervento di rivalersi sulla gestione dei servizi.