Lettera del Presidente Agnelli ai Ministri Saccomanni e Zanonato
Le urgenze del Paese sono molte. Quelle per il salvataggio delle PMI ancora di più! Fra queste, improcrastinabile è l'eliminazione dell'attuale normativa sulla responsabilità per Iva e ritenute su appalti e subappalti (art. 35, co.28 e ss, del D.L. 223/2006 come modificato dall'art. 13-bis del D.L. 83/2012). Un abominio che, oltre ad essere censurabile sotto parecchi profili costituzionali e comunitari:
- OSTACOLA il regolare funzionamento dei rapporti fra imprese nuocendo negativamente al già gravemente provato SISTEMA ECONOMICO NAZIONALE (la norma, infatti, favorisce chi intende sospendere il pagamento dei corrispettivi contrattuali e, al contempo, contrasta chi li vuole onorare costringendolo – pena pesanti sanzioni - ad acquisire autocertificazioni sostitutive di atto notorio che comprovino la regolarità fiscale della controparte);
- determina uno SPROPORZIONARO AGGRAVIO AMMINISTRATIVO poiché, allo scopo di contrastare il comportamento fraudolento di una piccola percentuale di operatori, impone, indistintamente a tutti, di surrogare compiti che sarebbero propri della Pubblica amministrazione;
- è INOPPORTUNO, INIQUO e pure INUTILE (il fornitore che fa le frodi autocertifica senza remore; quello che non le fa ma che è in ritardo con il fisco, si vede costretto ad autocertificare il falso, altrimenti, non incassa i propri crediti e muore per asfissia finanziaria).
Non c'è più tempo da perdere, vanno tolte tutte le disposizioni che soffocano la competitività delle PMI. La norma in analisi va eliminata o, quantomeno, vanno adottate soluzioni più equilibrate ed eque che favoriscano, piuttosto, l'innescarsi di un sistema virtuoso che spinga il debitore a rispettare le obbligazioni di pagamento. A tal riguardo sarebbe sufficiente (si veda il testo delle proposte di modifica indicate nell'allegato) l'introduzione di un'esimente per chi pagherà il corrispettivo nel termine (30 giorni) previsto dalla recente disciplina introdotta dal D.Lgs n. 192 del 9/10/2012 (attuazione della direttiva relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali). In questo modo, proprio per evitare responsabilità su inadempienze altrui, il debitore verrebbe "spinto" ad onorare le proprie obbligazioni e verrebbe così "assorbita" l'insostenibile proliferazione di autocertificazioni che si aggiungono alla già lunga lista di adempimenti giornalieri dal peso oramai insostenibile.