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Ministero dell'Interno e Confimi Industria firmano "Protocollo sulla sicurezza e sulla legalità"

Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, e il Presidente di Confimi Industria-Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata, Paolo Agnelli, hanno firmato oggi al Viminale, il Protocollo sulla sicurezza e sulla legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata.
L’intesa rappresenta un innovativo strumento di prevenzione per il contrasto della criminalità organizzata, in quanto permette di estendere anche al settore dei rapporti economici tra privati il regime di verifiche antimafia.
Il Protocollo è corredato da uno schema di accordo attuativo che le Prefetture stipuleranno con le articolazioni territoriali di Confimi Industria per dare applicazione, a livello locale, ai contenuti dell’Accordo quadro nazionale.
L’intesa, prevede, altresì, che le imprese associate alla Confimi possano aderire al Protocollo su base volontaria assoggettandosi alle verifiche antimafia nella forma più penetrante e incisiva degli accertamenti preventivi preordinati al rilascio dell’informazione antimafia.
Il Protocollo prevede, anche, che i partners (fornitori e subappaltatori) dell’impresa aderente si assoggettino ai controlli antimafia con modalità differenti a seconda del valore dei contratti in essere.
La documentazione antimafia sarà rilasciata dalle Prefetture delle province ove hanno sede le imprese scrutinate mediante la consultazione della Banca Dati Antimafia.
È, inoltre, prevista l’istituzione di una Commissione di legalità a livello centrale, e di Commissioni di legalità regionali, anche con compiti di monitoraggio, composte da rappresentanti dell’Amministrazione dell’Interno e della Confimi.
Con la firma del Protocollo, sottoscritto oggi, vengono fissati i seguenti impegni:
  • sensibilizzare le imprese associate ai fini dell’adesione al Protocollo;
  • promuovere l’adozione di regole mirate a disciplinare la scelta responsabile da parte delle imprese associate dei propri partners, subappaltatori e fornitori;
  • iscrivere in un apposito elenco pubblicato sul proprio sito Internet le imprese aderenti al Protocollo;
  • vigilare sul corretto adempimento degli obblighi assunti dalle imprese associate che hanno aderito al Protocollo ed indicati nello schema di accordo attuativo allegato, individuando le procedure ritenute più adeguate per contestare e sanzionare eventuali inadempienze, se del caso anche con la cancellazione dal suddetto elenco;
  • promuovere specifici corsi di formazione per diffondere la cultura della legalità
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