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Correggio: la Gep Informatica festeggia i trent'anni di attività

Viaggio nell'Emilia che non ha paura del futuro: nella vecchia Scuola San Biagio c'è una realtà pronta a rinnovarsi giorno dopo giorno

Il direttore commerciale Alberto Cirelli: "Curiamo logistica e spedizioni per rendere più competitive le nostre aziende".

Cambiare è difficile, affrontare tematiche nuove ed in continua evoluzione è ancora più arduo. Tecnologia, ottimizzazione di sistema, nuove risorse, sicurezza informatica, logistica e trasporto: introdurre questi argomenti nelle piccole e medie imprese di casa nostra è assai complicato. L'arretratezza generale che ottenebra tutti i comparti della nostra economia ha certamente rallentato un processo di diffusione che, almeno inizialmente, appariva più veloce. Nonostante le difficoltà ambientali e l'assediante burocrazia da azzeccagarbugli ci sono aziende innovative, quasi futuristiche, che oggi festeggiano i trent'anni di attività. Siamo stati a Correggio per incontrare Alberto Cirelli, direttore commerciale della Gep Informatica, realtà molto solida che vanta importanti collaborazioni con aziende del calibro di Conad e Monclear. Seguiamo il nostro navigatore, attraversiamo la campagna che separa la città dalla zona artigianale, passiamo davanti a colossi della nostra imprenditoria, e la freccia rossa del Tom Tom ci porta a voltare proprio verso la Montorsi, per poi seguire la strada fino alla vecchia Scuola San Biagio, struttura Liberty dei primi '900 che oggi ospita la sede, il cuore della Gep Informatica: "Abbiamo scelto di ristrutturare questo antico edificio perché crediamo fortemente nella formazione e nelle nostre radici: lavorare in questa struttura è affascinante ed estremamente comodo, utilizziamo le aule del piano terra per seminari ed incontri di settore" ci dice Cirelli, mentre ci mostra l'edificio d'antica fattura situato tra i campi di cereali sterminati e strade che si articolano tra aziende e imprese di diversi settori: "Dal 1987 ci occupiamo di sistemi informativi aziendali, cerchiamo di studiare metodi utili ad ottimizzare risorse, tempi e costi riguardanti logistica e spedizioni. La nostra missione è rendere più competitiva l'azienda eliminando ogni possibilità di errore e riducendo al massimo i tempi di esecuzione materiale" il manager ci mostra l'angolo che una volta ospitava la campanella, la sala riservata ai professori, i corridoi. Il tutto ristrutturati rispettando la forma originale; dove una volta si studiava algebra ora si perfezionano gli algoritmi che servono a muovere nel migliore dei modi 300 camion in 300 paesi diversi, con 300 carichi opportunamente controllati in una velocità terribilmente alta: "Il nostro compito è cercare di ridurre questi camion a 299, di ridurre i carichi da 300 a 299. In questo modo riusciamo a fare risparmiare le nostre aziende clienti. Tutto questo richiede una preparazione altissima, una grande attenzione e una grandissima cura dei singoli dettagli" Non è ancora suonata la campanella e Cirelli ci spiega perché il colosso degli e-commerce non può permettersi di sbagliare: "Vede, io ordino questo singolo prodotto, con questi medesimi dettagli. Mi aspetto di ricevere solo ed esclusivamente questo prodotto, non voglio ricevere nulla di diverso. Se chi spedisce commette il minimo errore l'utente finale è scontento e quindi chi gestisce l'e-commerce è costretto a rifare l'ordine ma senza ritirare il primo invio, quello sbagliato, perché recuperare il prodotto costa troppo. Non è possibile. Meglio inviare il secondo prodotto e limitare i danni". Il mondo corre e la nostra piccola e media impresa non può permettersi di aspettare, il pianeta oggi è più piccolo, si deve e si può avere a che fare con una start up in Sri Lanka e con una commerciale a Seattle: "La nostra azienda è riuscita a stringere legami importanti con marchi di prestigio perché offriamo software, procedure e formazione utili a velocizzare la macchina. Il mondo è alla portata di tutti: basta accettare il cambiamento e inglobare l'attrezzatura indispensabile ad affrontare la battaglia quotidiana. Oggi fare impresa non è certamente facile, a chi sta al timone delle imprese consiglio di pianificare al meglio i prossimi anni perché saranno cruciali. Internazionalizzazione delle pmi, sinergie con mercati esteri, nuove opportunità, valorizzazione delle start up meritevoli: la sopravvivenza ed il rilancio delle nostre aziende passa da queste discussioni-chiave". Giovanissimi e più esperti lavorano ai loro progetti mentre Alberto Cirelli ci guida fra uffici e sale della Gep Informatica: "Recentemente ci siamo associati a Confimi Emilia, associazione che segue le piccole e medie imprese del territorio, grazie a loro stiamo progettando incontri ed eventi con le aziende associate da svolgere proprio qui, nella nostra Scuola, la scuola di tutti". La visita continua e, tra una stanza e l'altra, emerge la volontà di fare informazione, di aggiungere contenuti ad una discussione troppe volte legata solamente a numeri, a guadagni e a sconfitte finanziarie: "I numeri sono fondamentali, i piani aziendali anche, però alla base del successo resta la qualità umana e la voglia di imparare. Oggi il mondo è cambiato, domani mattina cambierà nuovamente. Dobbiamo andare tutti i giorni a scuola per apprendere come sopravvivere e come vincere il giorno seguente". Dalla Scuola San Biagio di Correggio è tutto.
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