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Il Presidente Agnelli in visita in Basilicata: “Una Regione in fermento grazie alla voglia di fare e all’entusiasmo degli imprenditori”

“Siamo partiti 18 mesi fa lavorando su tre direzioni: le persone, le imprese, i progetti. Volendo utilizzare una sola parola, abbiamo lavorato sul territorio”. Così Nicola Fontanarosa Presidente di Confimi Industria Basilicata in occasione della prima Conferenza Organizzativa dell’associazione organizzata stamattina all’Hotel San Donato al Piano di Matera.
“Confimi Industria Basilicata – continua Fontanarosa - si è caratterizzata fin da subito per le progettualità proiettate ad un’economia dinamica, un laboratorio incubatore di idee concrete e fattive che supera il lavoro sindacale e che si propone di creare rete tra le aziende associate come tra gli altri attori economici della Regione”.
Un tagliando organizzativo, com’è stato provocatoriamente definito, che ha visto tra gli altri la partecipazione del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il presidente della Regione Marcello Pittella, il coordinatore del Manifesto “Pensiamo Basilicata” Paolo Laguardia e il presidente nazionale di Confimi Industria Paolo Agnelli.
“Imprenditori motivati, aziende ad alto impatto innovativo e tecnologico, integrazione e cooperazione, questo lo scenario entusiasmante e che ho potuto toccare con mano in questa due giorni in Basilicata” ha esordito Agnelli. “Ora è chiaro che di fronte ad una reale e condivisa situazione di difficoltà imprenditoriale non possiamo mettere la testa sotto la sabbia” ha poi proseguito il presidente nazionale di Confimi Industria. “Tutti i giorni dobbiamo fare i conti con un elevato costo del lavoro e un costo dell’energia che ci vede maglia nera in Europa”. Alza i toni Agnelli parlando poi dell’accesso al credito e del rapporto con le banche “Oggi è difficile veder finanziati anche i progetti più validi perché in banca viene privilegiato un calcolo del rating basato su criteri quantitativi e non qualitativi, non viene più effettuata un’analisi della storia, del know how e delle capacità delle imprese, nonostante sia anche previsto dall’override contenuto in Basilea3”.
“Ogni imprenditore ha dei progetti di crescita per la propria azienda, crescita che si trasforma inevitabilmente in sviluppo del territorio e quindi del Paese” ricorda in chiusura il presidente Agnelli “Per questo 5 anni fa è nata Confimi Industria per riportare al centro dell’attenzione della rappresentanza e della politica le piccole e medie imprese e dell’industria manifatturiera”. “Prima di dettare una politica industriale, la politica entri in fabbrica e calpesti il lamierino” ha concluso Agnelli provocando la platea.
L’associazione regionale di Confimi Industria non ha disatteso la mission della Confederazione “dare voce alle imprese” e ha coinvolto le imprenditrici e gli imprenditori associati nella presentazione alcuni dei progetti messi in campo e volti a promuovere le politiche industriali e di crescita. Progetti di comparti e di filiera dall’approccio inclusivo come il “Polo biomedico IMF – Italian Medical Facility”,  “RETES per l’efficientamento energetico e l’adeguamento sismico del patrimonio edilizio”, “Ecodesign - Ecoplen, economia circolare del polietilene”, la filiera per la valorizzazione dl “fungo Cardoncello”.
“Seguire un progetto dalla sua progettazione fino alla realizzazione significa conoscere il territorio su cui le aziende insistono, valorizzarne le possibilità, dando vita a imprenditorialità e sviluppare nuovi punti di vista” ha poi ricordato Fontanarosa e ha aggiunto “significa pensare insieme, costruire relazioni e nuovi sistemi produttivi”.
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