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Tavolo PMI - Di Maio Provvedimento Crescita PMI e Sblocca cantieri, il plauso di Confimi Industria

Confimi Industria applaude alle iniziative presentate oggi dal Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio in occasione del Tavolo permanente PMI instaurato a fine 2018. Confimi ha apprezzato l’attuazione - da parte del governo - dello statuto delle imprese legato allo Small Business Act, la presentazione della nuova piattaforma sugli incentivi per le imprese e la misura dello Sblocca Cantieri.
Il provvedimento Crescita Pmi -  presentato oggi - individua quattro aree di intervento a sostegno delle imprese italiane: Sviluppo, Tutela del made in Italy, Internazionalizzazione, Finanza di impresa.
Fabio Ramaioli, DG della Confederazione, intervenuto ai lavori, oltre a esprimere la soddisfazione di Confimi Industria per le proposte presentate, ha posto l’accento sulla necessità di intervenire ulteriormente sul tema del costo energetico per le PMI e sulla formazione professionale e sull’orientamento scolastico, aree di intervento riconosciute dal Ministero tanto che saranno integrate alle quattro già presentate.

Dopo le richieste avanzate  - e ottenute - in occasione della Legge di Bilancio in materia di riduzione dei premi Inail e sul raddoppio della deducibilità sui beni strumentali, Confimi Industria ha sollevato anche la spinosa questione della nuova stretta al credito: il 33% delle imprese ha segnalato aumenti nei costi e nei tassi applicati sia per gli smobilizzi, sia per i fidi di cassa. Segnali di potenziale irrigidimento del mercato del credito arrivano anche sul fronte degli affidamenti, dove l'8% ha dichiarato che gli sono stati negati nuovi fidi ed un 6% che ha segnalato una riduzione dei fidi già in essere.
Tra le altre osservazioni avanzate da Ramaioli quella di aprire un dialogo tra impresa e banca per accrescere la consapevolezza delle imprese sul fronte del credito e sensibilizzare gli istituti bancari a valutare le imprese secondo parametri qualitativi: solo il 25% delle imprese infatti ha ricevuto dai propri partner finanziari indicazioni o consigli per migliorare il proprio rating e soltanto il 50% delle imprese ha ricevuto dalla banca il rating assegnatole. Sul tavolo anche la richiesta di una riduzione del cuneo fiscale.
Con lo sguardo teso all’Europa e in attesa delle decisione sulla Brexit, Confimi torna a chiedere al Governo di farsi parte attiva per provare ad ottenere una delle tre sedi europee del Tribunale Unificato dei brevetti che consentirebbero alle PMI italiane di potersi difendere dai competitor nel proprio paese e di risparmi notevoli costi di istruzione. E nella stessa direzione, l’attenzione rivolta all’annuncio di un fondo specifico per l’economia reale annunciato proprio nel pacchetto Crescita PMI,  e alle misure rivolte alla tutela dei marchi storici e alla misura sull’economia circolare.
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