Brevetti e proprietà industriale sono al centro del convegno L2Pro organizzato - a Roma giovedì 22 ottobre - da Qualcomm con il Patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico che vede tra i relatori il Paolo Agnelli. Presidente di Alluminio Agnelli e Presidente di Confimi Industria – Confederazione dell’industria manifatturiera italiana e dell’impresa privata, Paolo Agnelli discuterà delle sfide della concorrenza globale a partire dalla difesa del Made in Italy. Proteggere i frutti delle invenzioni delle PMI tramite un’efficace tutela dei diritti di proprietà industriale è il focus in discussione al convegno L2Pro: un progetto sviluppato per aiutare le PMI a comprendere meglio come valorizzare le proprie attività di ricerca e sviluppo, come tutelare le proprie innovazioni, gestire il proprio patrimonio di PI, accedere ai capitali e definire modelli di business sostenibili basati sulla PI. Tra gli interventi quello di Loredana Gulino Direttore Generale Ufficio Marchi e Brevetti e Simona Vicari Sottosegretario allo Sviluppo Economico.
Giudizio sostanzialmente positivo viene espresso dall’Aniem (l’Associazione delle pmi edili aderente a Confimi Industria) sul testo della legge delega appalti riformulato dopo i 61 emendamenti approvati dalla Commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera nella seduta notturna del 30 settembre scorso.
“Siamo soddisfatti, - dichiara il direttore generale di Aniem Federico Ruta - la maggior parte degli interventi modificativi vanno nella direzione auspicata dalle nostre proposte. Evidenziamo, in particolare, l’introduzione di un regime semplificato e specifico per le gare sotto soglia, la proporzionalità dei requisiti per la partecipazione in relazione al valore della gara, la razionalizzazione degli appalti ai fini di spending review, ma senza aggregazione delle commesse, i riferimenti a criteri oggettivi in materia di Offerta Economicamente più Vantaggiosa, il superamento della Legge Obiettivo, le restrizioni sull’affidamento in house”.
Che prosegue: “Ma un particolare apprezzamento proviene dalla riformulazione e dall’ampliamento della delega in materia di qualificazione dove ora si fa specifico riferimento a criteri quali l’omogeneità, la trasparenza e la verifica sostanziale delle capacità realizzative, delle competenze tecniche e professionali, comprese le risorse umane e organiche all'impresa, nonché delle attività effettivamente eseguite, introducendo misure di premialità. Finalmente si creano i presupposti per una qualificazione non formale, documentale, burocratizzata, ma reale, effettiva, dinamica e rapportata allo specifico appalto.”
Qualche perplessità però rimane, sottolinea il direttore di Aniem che commenta:
“Le sole perplessità riguardano lo spacchettamento temporale della riforma che rischia di dar vita a diversi regimi temporali: avremmo preferito certamente un unico decreto che facesse chiarezza abrogando la vecchia disciplina e recependo le nuove regole.
La scelta dei due regimi temporali (prima il recepimento entro il 18 aprile 2016, poi la riscrittura complessiva del sistema normativo entro il 31 luglio 2016) rischia di disorientare gli operatori e le stazioni appaltanti, ci auguriamo che su questo aspetto maturi un’attenzione che eviti incertezze e problemi di gestione degli appalti”, conclude Federico Ruta.
Bologna, 26 settembre 2015 – Nasce oggi Confimi Emilia. La Confederazione dell’industria manifatturiera italiana e dell’impresa privata si è data una struttura aggregata che copre tutta l’area emiliana. Non una nuova realtà associativa ma l’integrarsi delle realtà territoriali - Bologna, Modena e Reggio Emilia - aderenti alla Confederazione nazionale di Confimi Industria.
“Dopo aver fatto i compitini per l'Europa è ora di pensare all'economia nazionale e alle pmi manifatturiere in particolare che oggi sono l'unico welfare possibile in Italia". Interviene così Paolo Agnelli presidente nazionale di Confimi Industria, e continua "Si tratta di rafforzare l'impegno per far crescere il tessuto produttivo locale, nella convinzione che questo sia strettamente legato alla crescita del territorio nel suo complesso e capace di attirare chiunque arrivi da fuori, siano questi investitori o clienti". Il Presidente Agnelli ha poi ricordato "Questa nuova realtà è l’evidenza che la Confederazione sa lavorare in sinergia con il territorio e le istituzioni per i propri imprenditori”. “L’Emilia è una terra per noi cruciale, che da decenni – e conclude Agnelli - traina l'economia nazionale grazie alle piccole e medie imprese, meritevoli di una degna rappresentanza a tutti i livelli. Faccio i miei auguri al Presidente Gorzanelli, nella convinzione che porterà avanti un grande lavoro, come sempre ha fatto fino ad oggi”.
A guidare la nuova Confimi regionale, una realtà che raccoglie 870 imprese associate, oltre 12 mila addetti per quasi 3 miliardi di euro di fatturato, di cui un quarto proveniente dall’export, sarà Giovanni Gorzanelli, già presidente di Confimi Modena.
Grande soddisfazione per la nuova avventura di Confimi Industria Emilia è stata espressa, durante l’Assemblea costitutiva organizzata oggi a Bologna, dal Presidente nazionale di Confimi Industria Paolo Agnelli. All’assemblea costitutiva di Confimi Emilia ha partecipato anche Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna "È ora che l'Ue abbandoni l'austerity e premi il lavoro, le imprese e gli investimenti" e continuando "Creare posti di lavoro è il primo impegno di questa amministrazione, la prima priorità. Poi viene il rimediare alla tassa più odiata di tutte, la burocrazia, che sì è utile per la lotta alla legalità ma allo stesso tempo è macchina di lungagine". E concludendo Bonaccini ha ricordato "Piccolo è sempre bello, ma se unito, aggregato, collegato lo è di più".
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