“Una probabile apertura del Premier Renzi sul mantenimento dell’art. 18 – dichiara il Presidente di Confimi Impresa Paolo Agnelli - ai licenziamenti disciplinari, i più delicati e difficili da gestire, richiede un ripensamento. Un tema complesso in quanto l’onere della prova è di difficile acquisizione, ad esempio per la legge sulla privacy (basta vedere il caso dei dipendenti reintegrati a Malpensa, malgrado la prova filmata). Vogliamo mantenere questa situazione paradossale?”
“Non possiamo permetterci – conclude Paolo Agnelli – di andare incontro agli indisciplinati, ai falsi malati a discapito dei lavoratori diligenti e dei disoccupati”.
Fabio Ramaioli: chiediamo al Governo di farsi portavoce delle aziende che hanno investito in Ricerca e Sviluppo ripristinando il credito d’imposta 2013-2014
“Siamo sorpresi da quanto emerge dalla nuova Legge di Stabilità 2015 che prevede la cancellazione delle agevolazioni inerenti il credito d’imposta relativo alle annualità 2013 – 2014”, commenta Fabio Ramaioli, direttore generale di Confimi Impresa.
“Questa iniziativa penalizza enormemente tutte le imprese che, sulla scorta di una legge dello Stato vigente, avevano effettuato cospicui investimenti in Ricerca e Sviluppo nel 2013 e 2014. Alla luce di quanto emerge oggi si cancella un diritto acquisito”, prosegue Ramaioli.
Che aggiunge: “Inoltre le stesse imprese avendo ormai effettuato i suddetti investimenti per gli anni 2013-2014, si trovano nuovamente penalizzate nel calcolo della media degli investimenti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti al 31 dicembre 2015. Emerge che la nuova Legge di Stabilità al momento non premia le aziende che hanno investito in innovazione e sviluppo: ci auguriamo un pronto ripensamento”.
“Come Confimi Impresa – conclude il Direttore Generale Fabio Ramaioli – chiediamo al Governo di farsi quindi portavoce per effettuare i giusti correttivi nella Legge di stabilità 2015, ed in particolare:
- per stralciare tutta la parte riguardante l’abrogazione delle agevolazioni per il 2013 e 2014;
- per riportare l’automatismo previsto nella precedente Legge 106/2011;
- per prevedere un aumento per la ricerca contrattuale (verso Università e Organismi di Ricerca Comunitari) al 70%;
- per eliminare il calcolo della media degli investimenti realizzati nei 3 periodi d'imposta precedenti a quello in corso al 31.12.2015 (così da non penalizzare pesantemente chi investe costantemente)”.
Agnelli: “L'eliminazione dell'Irap sul costo del personale va finalmente incontro ad una esigenza ed una richiesta che da tempo le industrie chiedevano per essere allineate al resto del mondo competitivo”
Confimi: “Ci auguriamo invece da subito che vi sia un ripensamento sull'annullamento del credito d'imposta sulla ricerca 2013-2014, una situazione che penalizza le aziende che hanno investito in questi anni”
“Chi meglio dell'industria manifatturiera è consapevole delle difficoltà del momento - esordisce Paolo Agnelli, Presidente di Confimi Impresa - per questo apprezziamo gli sforzi e l'impianto della Legge di Stabilità”.
“L'eliminazione dell'Irap sul costo del personale va finalmente incontro ad una esigenza ed una richiesta che da tempo le industrie chiedevano per essere allineate al resto del mondo competitivo - prosegue il Presidente di Confimi Impresa – Parliamo di misure che partiranno dal 2015. Per le imprese è importante avere però una strada tracciata, non sono più possibili retromarce soprattutto se parliamo di IRAP: quello deciso deve restare. Anche l’annunciata possibilità di assumere a tempo indeterminato con sgravi contributivi al 100% per 3 anni è un segnale in controtendenza rispetto alle ultime politiche messe in atto: non sono ancora questi gli alibi per cui le aziende non assumono, ma rappresentano un primo segnale di vera considerazione per il mondo produttivo”.
“Ci auguriamo invece da subito – prosegue Agnelli - che vi sia un ripensamento sull'annullamento del credito d'imposta sulla ricerca 2013-2014, una situazione che penalizza le aziende che hanno investito in questi anni e che offre un quadro disarmonico se si pensa a come nell'ultimo triennio si siano vanificati gli sforzi di queste imprese con continui ridimensionamenti o rimandi ed uno sforzo maggiore sulla riduzione dei costi energetici”.
“Infine – chiosa Agnelli – in attesa di maggiori dettagli sulla questione TFR ci auguriamo che lo Stato in qualche modo premi lo sforzo delle aziende visto che potrà incassare in media 15 anni prima delle scadenze previste con una fiscalità non ordinaria e che in generale non vi siano ulteriori aggravi ed incombenze burocratiche sulle imprese”.
Paolo Agnelli lancia un messaggio al Presidente del Consiglio Matteo Renzi nei giorni della Leopolda: “Confimi nasce nel 2012 da 30 mila imprenditori che danno lavoro a 410.000 persone e che rappresentano un fatturato aggregato di 71 miliardi di euro, coraggiosi usciti da diverse Confederazioni e rappresenta un nuovo modo di intendere il dialogo fra lavoratori e imprese.
Abbiamo rottamato un vecchio modello di rappresentanza. Partecipando ai tavoli che il Presidente sta tenendo per discutere la Legge di Stabilità siamo sicuri che insieme al Premier potremmo costruire un modello più concreto ed efficace di comunicazione tra le Istituzioni e l’Industria privata per andare a fondo sul tema di chi rappresenta davvero i problemi delle industrie manifatturiere, superando la vecchia intermediazione che troppo spesso filtra interessi, risorse e pensieri dei rispettivi rappresentati.”
E conclude il Presidente di Confimi: “Solo così potremo, come avviene in altri paesi, dare al dialogo sociale un valore reale e costruttivo”.
Lorenzin:Si tratta di un importante passo in avanti, in linea con le osservazioni e le richieste formulate da Confimi impresa la scorsa estate;
Confimi Impresa: è importante, dal punto di vista normativo, eliminare “tout court” l’onere della conservazione sostitutiva
“Positiva, - commenta Flavio Lorenzin, Vice Presidente Confimi Impresa con delega alla Semplificazione e ai rapporti con la P.A., - l’attivazione del nuovo servizio di fatturazione elettronica (https://fattura-pa.infocamere.it) messo a disposizione gratuitamente dal sistema camerale, a favore delle piccole e medie imprese. Anche se in ritardo rispetto allo start del 6 giugno, che però ha riguardato solo i fornitori di alcune amministrazioni (Stato, Agenzie ed enti previdenziali), la nuova piattaforma permetterà di affrontare con maggiore serenità lo scoglio del 31 marzo 2015 quando l’obbligo sarà esteso a 360 gradi alle forniture verso qualsiasi pubblica amministrazione (comuni, province, regioni, asl, ecc).”
Prosegue Lorenzin: “Positivo, in particolare, che il nuovo servizio comprenda, sempre gratuitamente, anche la conservazione sostitutiva eliminando l’ingiustificata disparità rispetto alle PMI fornitrici MEPA.”
“Si tratta di un importante passo in avanti, in linea con le osservazioni e le richieste formulate da Confimi impresa la scorsa estate; - conclude il Vice Presidente di Confimi Impresa – “La soluzione riguarda, però, solo le PMI che emetteranno poche fatture PA (circa 20), mentre non potrà essere utilizzata dai fornitori che superano i limiti dimensionali delle PMI.
Per questo motivo, quindi, è importante, dal punto di vista normativo, eliminare “tout court” l’onere della conservazione sostitutiva in modo che il fornitore sia libero di valutare liberamente se attivare il (complesso) processo di conservazione sostitutiva oppure di stampare e conservare su carta la fattura elettronica. Il solo invio della fattura elettronica nel formato XLM (D.M. 55/2013) sarebbe, infatti, più che sufficiente a garantire gli obiettivi di efficientamento della PA, a prescindere dalla modalità di conservazione del fornitore. Dal punto di vista tecnico, infatti, non ci sono motivi per imporre l’obbligo della conservazione sostitutiva.”
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