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MECCATRONICA, APINDUSTRIA CONFIMI VICENZA INCORONA I TALENTI DI DOMANI

Si è conclusa con grande successo l'edizione 2014 del Premio Meccatronica, il concorso rivolto agli studenti degli istituti superiori a indirizzo industriale organizzato categoria dei metalmeccanici di Apindustria Confimi Vicenza e giunto al ventinovesimo anno. Le premiazioni, svolte nella mattinata di venerdì nella sede dell’associazione delle Pmi vicentine, hanno incoronato l'Istituto tecnico“"A.Rossi" di Vicenza seguito dall'Istituto "E. Fermi" di Bassano del Grappa e dal "G.B. Garbin" di Schio.

La commissione giudicatrice dei metalmeccanici di Apindustria ha comunque manifestato una grande apprezzamento per la qualità del lavoro e delle proposte presentate. Il tema di questa edizione prevedeva "lo studio e la progettazione di una macchina elettrica per la movimentazione dei letti d'ospedale". I ragazzi, in collaborazione con l'Ulss 16 di Padova hanno dovuto studiare il mercato e lo scenario competitivo al fine di trovare delle soluzioni meccaniche ed elettroniche adeguate ed innovative.

L'evento, sostenuto dalla ditta Zallys di Sarcedo che ha collaborato con gli istituti anche nelle fasi di progettazione/realizzazione e con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza, ha ottenuto il plauso del presidente di Apindustria Vicenza, Flavio Lorenzin: «Sono orgoglioso del lavoro che da anni porta avanti la nostra associazione –ha affermato nello stabilire un contatto diretto con il mondo delle scuole, dalle quali escono anche gli imprenditori di domani, e i talenti che avranno tra le mani il futuro del nostro Paese. Ringrazio i dirigenti scolastici e i ragazzi che ci hanno entusiasmato per la loro voglia di fare, di proporre, di confrontarsi. Queste esperienze confermano ancora una volta che la scuola italiana, al di là dei luoghi comuni, è ancora in grado di dare una formazione fortemente competitiva anche con altre realtà europee.».

Soddisfazione è stata espressa anche da Paolo Rizzato, presidente della categoria Metalmeccanica di Apindustria Confimi Vicenza: «Siamo rimasti ancora una volta stupiti per la qualità dei lavori e la capacità dimostrata dagli studenti nella ricerca di soluzioni ottimali da applicare nel quotidiano per creare ricchezza e accrescere la qualità della vita delle persone. Anche quest'anno abbiamo centrato il nostro obiettivo di far vivere ai ragazzi un'esperienza sfidante e formativa, che in qualche modo anticipa una futura realtà aziendale».

Api Torino: L’Area Thyssen diventi un “acceleratore d’impresa”

L’area Thyssen potrebbe diventare una zona che, nella cintura metropolitana, funzioni da “acceleratore” per le imprese che vogliono insediarsi a Torino e quindi creare occupazione e benessere. L’idea è di API Torino ed è stata proposta nell’ambito del dibattito sulla trasformazione urbana della città che, in questo periodo, coinvolge quattro aree cittadine fra cui, appunto, quella dello stabilimento Thyssen.

La proposta è stata lanciata nel corso di un incontro organizzato dall’Urban Center Metropolitano al quale hanno preso parte, per API Torino, il Presidente, Corrado Alberto, e il Vicepresidente del Collegio Edile, Massimo Guerrini.

“La ripresa del nostro sistema produttivo – spiega il Presidente di API, Alberto -, passa anche per il miglioramento delle condizioni di attrattività del territorio. Un traguardo che proprio a Torino può essere raggiunto e che potrebbe fare diventare la nostra città un caso studio, in positivo, di politica industriale ed economica”.

“L’area Thyssen – prosegue Alberto -, può diventare un centro di accelerazione d’impresa se le attività che potranno insediarsi a seguito delle trasformazioni urbanistiche che si stanno studiando, avranno modo di beneficiare di un abbattimento reale degli oneri burocratici e urbanistici, di un’attenzione particolare dal punto di vista dei progetti europei nei quali la Città intende partecipare, di condizioni speciali da parte del credito oltre che della favorevole collocazione dal punto di vista infrastrutturale e della circolazione”.

"Le imprese che potrebbero beneficiare di condizioni di questo genere – dice ancora il Presidente dell’Associazione -, sono quelle ad alta tecnologia e innovazione, dell’ambiente, della cultura, dell’ICT. E’ possibile pensare anche alla creazione (con l’Università e il Politecnico di Torino), di un centro dedicato allo studio delle migliori pratiche di sicurezza del lavoro. Si tratta di attività che, con la loro presenza, possono contribuire alla rinascita di un’area che deve essere valorizzata anche dal punto di vista della fruizione da parte della popolazione e qualificata sul fronte ambientale e della vivibilità”.

“A Torino – dice poi Guerrini -, il comparto edile ha sofferto moltissimo la crisi e continua a vivere un periodo difficile. Avere a Torino un’area come quella della Thyssen può essere un’occasione da non perdere per attivare una riqualificazione urbana corretta della quale anche le imprese edili possano beneficiare, soprattutto per quanto riguarda le nuove edificazioni ma più in generale per le operazioni di riqualificazione che saranno necessarie”.

“La zona Thyssen – aggiunge ancora Alberto -, può diventare un esempio positivo di integrazione produttiva, ambientale e sociale di una grande area metropolitana. Torino ha un’occasione anche sotto questo punto di vista. Da parte nostra, siamo pronti a dare tutto il contributo possibile di idee, progettazione e lavoro per fare in modo che tutto questo diventi realtà”.

Confimi Impresa: tramite FINCO entrano a far parte della Confederazione altre 30 Associazioni

Continua la crescita di Confimi Impresa tramite il recente ingresso di FINCO - Federazione Industrie Prodotti, Impianti, Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni e la Manutenzione -Federazione uscita da Confindustria un anno fa,che raggruppa 30 Associazioni nazionali di categoria, come da allegata anagrafica.

Siamo molto soddisfatti per l’ingresso nella nostra Confederazione di una Federazione di così ampia rappresentanza come FINCO”, commenta il Presidente di Confimi Impresa, Paolo Agnelli. Che prosegue: “questa nuova adesione non fa altro che confermare il gradimento dell’innovativo modello organizzativo di Confimi Impresa che vede in prima linea le imprese e gli imprenditori ad esprimere, senza mediazioni, le proprie difficoltà e le proprie esigenze”.

Per il Presidente di FINCO, Carla Tomasi: “di Confimi Impresa apprezziamo la reale vicinanza al mondo delle piccole e medie imprese ed un'ottima articolazione territoriale senza eccesivo "peso" burocratico centrale. Siamo certi che l'ingresso di Finco contribuirà al consolidamento di questa Confederazione”.

Confimi Impresa: il recupero dell’Iva nei mancati pagamenti, la Corte di Giustizia europea la pensa come noi

La Corte di Giustizia europea dà ragione a quanto sostiene Confimi Impresa in materia di recupero dell’Iva nei mancati pagamenti.

“Ora dipende solo dal legislatore nazionale”, commenta il Presidente Paolo Agnelli, Presidente di Confimi Impresa, che legge con favore gli insegnamenti impartiti al fisco ungherese dai giudici europei.

La recente sentenzadel 15 maggio, infatti, conferma la possibilità di ridurre la base imponibile (e conseguentemente di recuperare l’Iva) anche nelle ipotesi di mancato pagamento del corrispettivo in casi diversi dalla risoluzione, annullamento, o recesso. E’ altresì confermato, tuttavia, che tale possibilità è a discrezione degli Stati e la norma Italiana, com’è noto, ammette il recupero solo nel caso di esito negativo di procedure esecutive o concorsuali infruttuose. Si tratta di procedure eccessivamente lunghe e difficoltose che mettono in notevole crisi finanziaria le imprese che, prosegue Agnelli, “continuano a morire per i propri crediti, quelli non riscossi”.

E’ per questo che Confimi Impresa, ha elaborato una soluzione “innovativa” che potrebbe contribuire, almeno nel Business to Business, a rimettere in moto il virtuosismo nei pagamenti estendendo la possibilità di recupero dell’Iva in tutti i casi di mancato rispetto dei termini di pagamento (ben oltre quindi i citati casi limite).

L’idea, presentata lo scorso aprile al Tavolo delle semplificazioni dell’Agenzia delle entrate, vede il possibile coinvolgimento dell’Amministrazione finanziaria nella procedura di variazione Iva.
L’Agenzia, a cui verrebbe inoltrata telematicamente la nota di accredito, fornirebbe da garante anti abuso fornendo un utile servizio al creditore.

La procedura attivabile facoltativamente dal fornitore/creditore fungerebbe, infatti, da deterrente per il rispetto dei termini di pagamento poiché in caso contrario il cliente moroso si troverebbe a dover riversare all’Erario quanto già detratto con la possibilità di subire controlli mirati da parte dei verificatori.
Il meccanismo, ancorché indirettamente, risulta avvallato dai giudici europei laddove precisano come la direttiva fornisca agli Stati margini di discrezionalità nell’individuare le modalità da fissare per consentire, in tal casi, la riduzione della base imponibile.

Una soluzione di questo tipo “ci riporterebbe al virtuosismo di 40 anni fa - quando è nata l’Iva – quando cioè il pagamento vista fattura dell’imposta era la regola universalmente praticata, fermo restando”, conclude Agnelli, “che la soluzione principe contro la piaga dei ritardi nei pagamenti – soprattutto per evitare gli abusi di forza contrattale che generalmente vengono subiti dalle PMI - non può che derivare dalla sottrazione dei termini di pagamento alla libera contrattazione delle parti, come hanno fatto altri Paesi europei”.

Confimi Impresa interviene al Forum della Pubblica Amministrazione a Roma

Dino Piacentini, Vice Presidente di Confimi Impresa interverrà oggi al Forum della Pubblica Amministrazione al convegno “I pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese. Le misure adottate e le criticità da superare”.



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