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ANIEM: BENE MINISTERO SU SVOLTA QUALIFICAZIONE E SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA

L’Associazione delle pmi edili accoglie con soddisfazioni le anticipazioni sui contenuti della legge delega per il recepimento delle direttive europee


L’Aniem – l’Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere aderente a Confimi Impresa – accoglie con enorme soddisfazione le anticipazioni provenienti dal Ministero delle Infrastrutture sul disegno di legge delega relativo al recepimento delle direttive europee che disciplineranno il mercato dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

“Le esternazioni del Ministro Lupi e di autorevoli dirigenti del Ministero – sottolinea il Presidente Piacentini- sono musica per le nostre orecchie. Sono ormai anni che, voce isolata nella rappresentanza del sistema imprenditoriale dell’edilizia, esprimiamo la necessità di un cambiamento radicale di rotta che passi per un superamento dell’attuale sistema di qualificazione che non è riuscito né a migliorare l’efficacia selettiva né a sburocratizzare la produzione di documenti. Abbiamo assistito al continuo richiamo al mantenimento degli assetti consolidati, al timore della destabilizzazione, alla paura del cambiamento. Prendiamo atto quindi con molto piacere delle parole del direttore generale delle Infrastrutture, Bernadette Veca che ha aperto alla possibilità della qualificazione gara per gara, riconoscendo il fallimento sia del vecchio Albo Nazionale Costruttori che dell’attuale sistema Soa”.

“Così come – continua il Presidente di Aniem – apprezziamo la volontà di cogliere l’occasione del recepimento delle direttive non per limitarsi ad un semplice maquillage, ma per rivoluzionare l’assetto normativo, alleggerendolo in modo incisivo degli oltre 600 articoli che compongono il Codice dei Contratti ed il Regolamento attuativo, oltre ai 38 Allegati. “

Aniem apprezza in particolare, la strada intrapresa verso una radicale riforma del settore.

“E’ su questa scommessa che si gioca il futuro del nostro settore: o riusciamo a modernizzarci, ad avvicinarci agli altri sistemi, a semplificare radicalmente regole e procedure, a stimolare ed incentivare processi di aggregazione tra le imprese oppure saremo destinati ad una inesorabile agonia del nostro mercato interno.

Ben venga quindi – conclude Piacentini – il progetto del Ministro Lupi di una riforma delle regole che vada verso una forte semplificazione “.

ANIEM: PER LE PMI VIA LIBERA ALLA SMATERIALIZZAZIONE DEL DURC

“Alcune reazioni sulla dematerializzazione del Durc, dietro la strumentalizzazione di presunti problemi tecnico-applicativi, nascondono la resistenza al cambiamento, al superamento di procedure e sistemi che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei lavoratori e con la funzionalità del sistema economico”, sono le parole di Dino Piacentini, Presidente di Aniem, l’associazione delle piccole e medie imprese manifatturiere edili, aderente a Confimi Impresa, a commento all'articolo 4 del decreto Lavoro che prevede la semplificazione e la smaterializzazione del Durc (il Documento unico per la regolarità contributiva).

“Se ci sono problemi tecnici per informatizzare il Durc– prosegue il Presidente di Aniem – e per far dialogare i sistemi informativi degli enti interessati (Inps, Inail e casse edili) si tratta di problemi assolutamente gestibili e superabili nel 2014.

“La sburocratizzazione comporta, a regime, vantaggi economici, sostanziale semplificazione e velocizzazione delle procedure”, aggiunge Dino Piacentini.

Che conclude: “ci auguriamo che nessuna Organizzazione rappresentativa di imprese e lavoratori ostacoli una scelta di modernizzazione che va a perseguire interessi collettivi e vantaggi degli operatori economici e, conseguentemente, delle opportunità per il mondo del lavoro”.

Nasce Confimi Impresa Reggio Emilia

Nella giornata del 7 aprile si è riunita per la prima l’Assemblea costitutiva di Confimi Impresa Reggio Emilia, la nuova associazione di rappresentanza delle piccole e medie imprese della provincia reggiana.

“Siamo molto contenti – dichiara il Presidente di Confimi Impresa Paolo Agnelli – per la nascita di questa nuova realtà territoriale: insieme alla già costituita Confimi Impresa Bologna, Confimi Impresa Ravenna e Confimi Impresa Modena, abbiamo ampliato la nostra rappresentanza nella Regione”.

E’ stato eletto il Consiglio di presidenza composto da Elio Annovi (Spazio A), Lorenzo Bacci (Subeltek Energy), Gianfranco Lusuardi (Clean Service), Raffaele Mainolfi (Fratelli Mainolfi), Sauro Marazzi (Ceag), Magda Pellini (Nuova L’Ape), Emanuela Pollini (Pollini srl), Silvio Scalabrini (Durocem), Mattihias Soncini (Arsom).

APINDUSTRIA CONFIMI VICENZA SPINGE PER LE SEMPLIFICAZIONI

PMI E AGENZIA DELLE ENTRATE A CONFRONTO

Una delegazione di Confimi impresa ha incontrato martedì scorso a Roma i responsabili del “Tavolo semplificazioni” dell’Agenzia delle Entrate per fare il punto su un pacchetto di nuove semplificazioni fiscali e avanzare altre proposte concrete a tutela delle imprese. «È dall’estate del 2012 che Confimi Impresa collabora attivamente con il progetto di semplificazioni lanciato dal direttore dell'Agenzia, Attilio Befera – sottolinea Flavio Lorenzin, presidente di Apindustria Confimi Vicenza – In questi anni i nostri esperti fiscali hanno fornito numerosi contributi e suggerimenti, sempre nello spirito di una effettiva tutela delle PMI.».

Durante l’incontro è stata quindi ribadita la necessità di dare una scossa al sistema con alcune misure significative, peraltro già inserite in un disegno di legge, che potrebbero essere percepite dagli operatori e dalle imprese come semplificazioni effettive.

Confimi ha suggerito alcune priorità, che di fatto sarebbero a costo zero per l’erario, ma di grande utilità per il sistema imprenditoriale. Queste riguardano in particolare la semplificazione in materia di comunicazioni telematiche delle dichiarazioni d’intento, la concentrazione in un’unica scadenza annuale dello spesometro, la black list e gli acquisti da San Marino, dove si eliminerebbero 24 scadenze infrannuali. Le imprese chiedono anche di eliminare l’obbligo dell’autofatturazione e la doppia registrazione delle operazioni in reverse charge, sostituendola con una più semplice annotazione “separata” nel registro acquisti. Da superare al più presto è quindi la disciplina delle autocertificazioni negli appalti e subappalti, che ostacolano il regolare pagamento dei corrispettivi fra le parti generando un’incredibile proliferazione giornaliera di adempimenti inutili e incomprensibili. È stata infine evidenziata la necessità di elevare la soglia di 15 mila euro oltre la quale viene chiesta l’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti fiscali.

“Ancora una volta Apindustria Confimi Vicenza – conclude Lorenzin – si conferma protagonista nel rappresentare le istanze delle nostre aziende associate in un confronto paritetico con gli organi istituzionali, rafforzando il proprio contributo alle riforme anche attraverso una significativa presenza all’interno della Confimi nazionale.”
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