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Il Presidente di Confimi Impresa sui suicidi degli imprenditori

"Desidero ringraziare il Presidente della Repubblica Napolitano per aver dato attenzione alla lettera del presidente Francesco Ferrari della nostra associazione Apindustria Mantova - dichiara Paolo Agnelli, Presidente di Confimi Impresa, l'associazione che rappresenta le piccole e medie imprese del settore manifatturiero.

Prosegue il Presidente: “nel dichiararci in sintonia con Federcontribuenti e la sua denuncia alla Corte Costituzionale di Giustizia dell'Aja circa i suicidi di Stato, Confimi Impresa vuole sottolineare la relazione tra i suicidi e i mancati pagamenti dello Stato tramite la Pubblica Amministrazione e la spesso contemporanea azione di sequestro da parte di Equitalia agli impianti di quelle imprese impossibilitate a pagare il dovuto allo stesso Stato inadempiente".

"Con queste azioni - conclude Paolo Agnelli - non solo si bloccano le attività industriali, ma anche la chiusura degli affidamenti bancari conseguenti ai pignoramenti.
La chiusura e il fallimento dell’azienda è inevitabile e in certi casi il suicidio di chi vive l'azienda come la propria famiglia.
Occorre un onesto ed immediato intervento dello Stato su questo argomento".

CONFIMI IMPRESA: Ora anche in Puglia

CONFIMI IMPRESA- Confederazione dell'Industria Manifatturiera Italiana e dell'Impresa Privata - rafforza la propria capacità di rappresentanza delle piccole e medie imprese del manifatturiero italiano e dei servizi ad esse collegate anche nel Sud Italia con la costituzione di Confimi Impresa Puglia che si aggiunge alle già costituite Confimi Impresa Calabria, Campania e Sicilia.

La Confederazione dopo poco più di un anno e mezzo dalla sua nascita, rappresenta circa 25 mila imprese per 350 mila dipendenti con un fatturato aggregato di 72 miliardi di euro. E’ presente sul territorio nazionale con 21 sedi nelle quali operano circa 350 funzionari al servizio delle sue associate.

L'allargamento di CONFIMI IMPRESA intercetta un bisogno diffuso delle PMI del Paese per una rappresentanza in grado di esprimere unicamente le istanze delle aziende ed il rilancio del settore manifatturiero che soffre in particolare le imposizioni sul costo del lavoro (il più alto in Europa) e gli elevati costi dell'energia (i più alti al mondo), indicando proposte che vanno nella direzione della riduzione dei costi, di un nuovo modello di relazioni sindacali e di una vera semplificazione normativa a favore delle imprese per far sì che si riesca a rendere reale in un il clima di leggero miglioramento, rispetto ad inizio anno, della fiducia delle imprese manifatturiere.

TORINO, EDILIZIA: LE PROPOSTE DELL’ANIEM AL CENTRO DI UN CONFRONTO PUBBLICO CON IL MINISTRO LUPI

Il giorno 28 aprile si è svolto a Torino, nel Centro Congressi dell’Hotel Ambasciatori, un incontro dibattito tra l’On. Maurizio Lupi, Ministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti, e le principali rappresentanze del mondo delle costruzioni del Piemonte.

L’incontro, organizzato dell’Onorevole Vito Bonsignore e dall’On. Roberto Rosso, ha consentito al Presidente del Collegio Edile Aniem Torino e delegato nazionale all’edilizia privata e urbanistica, ing. Alessandro Frascarolo, di poter esporre al Ministro le principali proposte dell’Aniem, sottolineando come le recenti posizioni assunte dal Ministero vadano nella direzione auspicata.

Frascarolo, premettendo che i macro-problemi del settore sono ormai ormi noti e richiedono interventi non più rinviabili (patto di stabilità, ritardi dei pagamenti da parte delle p.a., mancanza di credito alle imprese, disoccupazione, alto costo del lavoro), ha indicato alcune azioni strutturali da intraprendere senza le quali è impensabile una prospettiva reale e duratura di rilancio del settore:
- una completa revisione del sistema di qualificazione delle imprese che sostituisca la fallimentare attuale disciplina fondata sulle SOA, attivando parallelamente una Banca Dati per alleggerire il carico formale delle dichiarazioni e delle allegazioni da parte dei concorrenti;
- un sistema legislativo che consenta la piena applicabilità dei “Contratti di Rete”, strumento indispensabile per la crescita delle PMI del settore edile;
- il ricorso al sistema di aggiudicazione degli appalti con il criterio dell’Offerta Economicamente Più Vantaggiosa, secondo linee guida che l’Associazione ha già elaborato e sottoposto alla valutazione di diversi enti appaltanti;
- l’abrogazione della “responsabilità solidale negli appalti e subappalti “norma iniqua e censurabile perché si pone come ostacolo e non come aiuto alla regolarità delle operazioni di pagamento;
- la riduzione drastica del costo del lavoro a favore di un aumento reale di denaro nella busta paga dei lavoratori. Al di là delle delle “80 euro” elargite dal Governo attraverso il recepimento di risorse interne, la busta paga dei lavoratori edili potrebbe realmente contenere ben più di quella cifra semplicemente razionalizzando il sistema della bilateralità, sistema gravato da oneri superflui e modelli organizzativi e gestionali assolutamente irrazionali.

In tema di edilizia civile, abitativa e industriale, Frascarolo ha rilevato come ormai sia imprescindibile la necessità di predisporre un concreto e organico piano di riutilizzo e riuso del patrimonio edilizio, che passi attraverso la demolizione e ricostruzione degli edifici obsoleti, rispondendo ai criteri della green economy.

A questo proposito Frascarolo ha posto in risalto i recenti dati del Cresme, riguardanti il “boom “da 28 miliardi di Euro provenienti dai bonus fiscali per le ristrutturazioni edilizie ed il risparmio energetico nelle abitazioni.

Il Presidente del Collegio Edile Aniem “si stupisce che tali risultati vengano considerati oltre le attese: evidenziano, invece, in modo concreto che laddove si agisce alleggerendo l’imposizione fiscale, l’economia non può che avere effetti positivi e di crescita. Per contro invece quando l’imposizione fiscale diventa un fardello iniquo, allora l’economia si ferma e si innesca la recessione.”
“Quindi risulta in modo inequivocabile – continua Frascarolo -che la strada da intraprendere è quella dell’incentivazione e dell’agevolazione fiscale, auspicando che tali principi non vengano limitati alle abitazioni private, ma vengano estesi a scala più ampia, applicati a interi edifici e a trasformazioni urbane più complesse.
Bisogna creare le condizioni per invogliare gli imprenditori ad investire sul nostro territorio, creando quindi nuova occupazione, attraverso provvedimenti di incentivazione economica, fiscale e semplificazione burocratica, che siano lungimiranti e che si pongano come obbiettivo quello di riattivare il sistema economico.”

Il Ministro Lupi, dimostrando di ben comprendere le difficoltà del settore, ha accolto con molta attenzione le sollecitazioni dell’Aniem, dichiarando piena sintonia con quanto esposto. In particolare ha confermato la volontà di favorire una riforma del sistema di qualificazione e di rivedere le modalità di aggiudicazione degli appalti, ha altresì condiviso la posizione espressa sugli incentivi fiscali come motore di sviluppo dell’impresa ed ha manifestato altresì disponibilità a verificare forme di razionalizzazione sul costo del lavoro atte a liberare risorse aggiuntive per i lavoratori.

Confimi Impresa incontra il Ministro Hadda dell'Ambasciata degli Stati Uniti

"Positivo l'incontro di questa mattina con il Ministro-Consigliere per gli Affari Economici dell'Ambasciata degli Stati Uniti Hadda e con il Consigliere Commerciale Wagner e una delegazione di Confimi Impresa composta dal Presidente Paolo Agnelli, dal Direttore Generale Fabio Ramaioli e dal responsabile dell'Internazionalizzazione Walter Zampolini", dichiara Paolo Agnelli Presidente di Confimi Impresa.

"Siamo soddisfatti di questo primo incontro - prosegue il Presidente - perché ha permesso di porre le basi per definire i rapporti bilaterali tra le nostre aziende e il mercato americano al fine di sviluppare investimenti e occasioni di incontro tra la classe imprenditoriale italiana e quella statunitense".

"Questa iniziativa - conclude Paolo Agnelli - che vede già coinvolte i progetti di cinque aziende associate, si colloca all'interno di un più ampio programma di sviluppo dell'Internazionalizzazione e dei rapporti con altri Stati che Confimi vuole portare avanti per aiutare le piccole e medie imprese nello sviluppo di nuovi mercati".

SISTRI: UN ALTRO COSTO INIQUO E VESSATORIO PER LE PMI

Agnelli: chiediamo al Ministero dell’Ambiente di convocare un tavolo di confronto per concordare misure differenti nell’applicazione di questo provvedimento prima della scadenza del 30 aprile

“Pur nella condivisione degli obiettivi sulla tracciabilità nella gestione dei rifiuti, voglio sottolineare una dichiarata e convinta contrarietà verso il provvedimento conosciuto con l’acronimo SISTRI – Sistema per la tracciabilità dei rifiuti – che dalla sua nascita, il lontano 2009, ancora porta con se incertezza, inefficienza e ulteriore burocrazia che va contro la semplificazione per le nostre imprese”, così Paolo Agnelli, Presidente di Confimi Impresa.

E aggiungo: “la scadenza del pagamento del 30 aprile per il versamento annuale, è un ulteriore costo iniquo e inutilmente vessatorio verso il nostro sistema”.

“Non siamo d’accordo con chi invita le aziende a non versare il contributo in scadenza perché non è nelle nostre politiche dare indicazioni ‘contra legem’, ma non per questo la nostra contrarietà è meno decisa”.

“Chiediamo al Ministero dell’Ambiente di convocare, quindi, con la massima urgenza e prima della scadenza di fine Aprile, un tavolo di confronto per concordare misure differenti nell’applicazione di questo provvedimento”.
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