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Piacentini: "Continua l'emorragia di Confindustria. Anche la nautica è fuori. Serve una nuova rappresentanza".

Piacentini: "Continua l'emorragia di Confindustria. Anche la nautica è fuori. Serve una nuova rappresentanza".

Dino Piacentini, Vice Presidente di Confimi Industria, commenta la notizia della fuoriuscita delle principali aziende della nautica da Confindustria "I corpi intermedi di questo Paese devono riprendere i contatti con la realtà economica, c'è un solco profondo tra Confindustria e le aziende private italiane, chi fa rappresentanza oggi deve uscire dalle strutture autoreferenziali, ripensare al proprio ruolo, progettare ed avanzare idee nell’interesse del sistema produttivo e del rilancio occupazionale, avere una visione moderna del sistema fiscale, delle relazioni sindacali, del costo del lavoro". 

Approccio che Confimi ha intrapreso fin dalla sua nascita e che la sua struttura snella nei vertici e operativa sul territorio dimostrano. Ascoltare le aziende manifatturiere e lavorare al loro fianco individuando insieme strategie e politiche di sviluppo, senza essere condizionati al proprio interno da contraddizioni e conflitti di interessi "perché è evidente - ricorda il Vice Presidente di Confimi - che non si possono contemporaneamente rappresentare aziende pubbliche e imprese private".

Tra le priorità individuate da Confimi Industria quella di dover ripensare urgentemente il sistema contrattuale per creare le condizioni indispensabili per creare occupazione, emergenza che sembra non esser riconosciuta da viale dell'Astronomia che, anche con il contratto Federmeccanica sembra essere rimasta in panne. "Abbiamo appena rinnovato il contratto metalmeccanico con soluzioni innovative soprattutto nella fase di accesso dei giovani e ci apprestiamo a rinnovare il contratto dell’edilizia dove ci auguriamo di arrivare ad un unico contratto di settore ed ad un unico sistema della bilateralità per il settore delle costruzioni".

Per fare questo occorre dotarsi di strutture associative leggere nelle quali siano gli imprenditori a indicare strategie, a individuare i servizi ritenuti necessari, a sviluppare progetti di internazionalizzazione assistiti dalle istituzioni. "Questa - e conclude Piacentini - è la strada che Confimi ha intrapreso in alternativa ad Organizzazioni che sembrano parlare linguaggi datati ed ormai incomprensibili per il mondo delle imprese".

Nasce Confimi Industria Piemonte. Un nuovo Rinascimento per le industrie manifatturiere della regione

Torino, 25 luglio 2016 - Confimi Industria, la Confederazione dell’industria manifatturiera italiana e dell’impresa privata, amplia la sua rappresentanza e, dopo la territoriale di Monza Brianza, ha una nuova casa a Torino. Nasce infatti Confimi Industria Piemonte, una struttura aggregata che copre tutta l’area della regione subalpina e che avrà compiti di rappresentare le aziende della regione sia a livello istituzionale politico con gli enti preposti, sia a livello associativo offrendo servizi alle imprese di tutta la regione nell'ottica di semplificare ancora di più la rappresentanza del mondo produttivo.
A guidare la nuova Confimi regionale sarà Clay Audino, già Presidente di Confimi Industria Digitale Lombardia eAmministratore della Betacom srl, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione ed integrazione di sistemi informativi aziendali.
“Abbiamo dato vita ad un progetto grande e innovativo – sottolinea il neo presidente Confimi Industria Piemonte nasce per essere veramente qualcosa di nuovo, e per porre a livello regionale un nuovo accento ai concetti di semplificazione, credito e finanza e rappresentanza”.

Confimi Industria Piemonte con la sua sede in Corso Vittorio Emanuele II a Torino è già espressione di 60 imprese manifatturiere per un fatturato aggregato di oltre 150 milioni di euro e più di 1000 addetti operanti per lo più in settori quali l’ICT, Chimico/Gomma/Plastica, Legno, Edile e Metalmeccanico.

Definita anche la Giunta della nuova territoriale. Affiancheranno Clay Audino alla presidente, la Vice Presidente vicario Emanuela Bettini, il Vice Presidente e tesoriere Domenico Bellacicco, il Vice Presidente Marco Razzetti, e i consiglieri Stefano Arisio, Marco Marangi, Gaston Di Filippo, Ruggero Rizzo.




Agnelli (Confimi): Chiuso in soli 2 mesi contratto meccanica, le parti hanno dato prova di responsabilità.

Agnelli (Confimi): Chiuso in soli 2 mesi contratto meccanica, le parti hanno dato prova di responsabilità.

Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria commenta il rinnovo del contratto della meccanica, siglato questa mattina con Fim e Uilm “Abbiamo firmato oggi con solo 2 mesi di trattativa il rinnovo che coinvolge 80mila lavoratori. Oggi più che mai siamo consapevoli della necessità di evitare tensioni sindacali che rischierebbero solo di mettere in ulteriore difficoltà un sistema già provato. Ora è il momento dei dialoghi costruttivi che tengano presente prima di tutto le necessità del Paese” E commentando gli elementi di novità del contratto Agnelli sottolinea “il progetto Socrate creato per agevolare l’assunzione in azienda di quelle categorie di disoccupati che incontrano maggiore difficoltà nell’inserimento (donne, giovani e over50), la maggiore flessibilità dell’orario di lavoro da 32 a 48 ore secondo i ritmi delle commesse aziendali, il miglioramento del welfare integrativo a partire dalla sanità e infine l’aumento contrattuale di 25 euro mensili” E  conclude il presidente di Confimi “Le parti hanno dato prova di un grande senso di responsabilità”.

Contratto metalmeccanici: sottoscritta l’ipotesi di accordo tra Confimi meccanica e FIM, UILM. Le Relazioni industriali sono un valore del nostro Paese.

Contratto metalmeccanici: sottoscritta l’ipotesi di accordo tra Confimi meccanica e FIM, UILM. Le Relazioni industriali sono un valore del nostro Paese.

Si è conclusa oggi, con la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo, la trattativa tra Confimi impresa Meccanica e FIM – CISL, UILM –UIL per la definizione del rinnovo del CCNL della piccola e media industria manifatturiera metalmeccanica e della installazione di impianti.

Confimi Impresa Meccanica era rappresentata dal Presidente Riccardo Chini e da una delegazione di imprenditori del territorio: Graziella Bellotti (Modena), Marisa Bertuletti (Bergamo), Luca Ghibellini (Verona), Paolo Rizzato (Vicenza).

La FIM – CISL era rappresentata dal Segretario generale Marco Bentivogli, dal Segretario nazionale Nicola Alberta e da una delegazione nazionale e dei territori

La UILM – UIL era rappresentata dal Segretario Generale Rocco Palombella, dal Segretario nazionale Luca Maria Colonna e da una delegazione nazionale e dei  territori.

Confimi Impresa Meccanica, FIM – CISL, UILM – UIL, al termine di un confronto tra delegazioni ristrette, hanno trovato un accordo con il primario obiettivo di valorizzare l’attuale sistema di relazioni industriali.
L’ipotesi di accordo raggiunta è basata sui seguenti principi:
-       interventi mirati a promuovere l’occupazione nelle aziende industriali attraverso l’introduzione di un nuovo contratto di ingresso denominato “Socrate”;

-       razionalizzazione e migliore fruibilità dell’ orario di lavoro per la competitività del sistema industriale;

-       definizione di un aumento salariale;

-       miglioramento delle forme di welfare integrativo esistenti.

Nel dettaglio, il contratto, che dura 36 mesi e scadrà quindi il 31 maggio 2019, definisce gli incrementi dei minimi salariali nazionali. Rispetto agli attuali minimi in vigore nel settore dal 1 settembre è previsto un aumento di 25 euro. Le Parti si incontreranno entro aprile 2017 per definire gli incrementi successivi. Inoltre, verrà erogata una somma a copertura del periodo 1 giugno - 31 agosto 2016, pari a 75 euro, a titolo di Una tantum.
Secondo Riccardo Chini, Presidente di Confimi meccanica, “la firma di questo contratto è un momento fondamentale per il settore che è un asset per il Paese e per il mantenimento dei livelli di competitività dell'intero comparto industriale, il cui sviluppo dipende in larga misura dalla capacità del settore metalmeccanico di crescere e rinnovarsi perseguendo costantemente la politica dell'innovazione”: questo spiega l’impegno e la determinazione con cui siamo arrivati al rinnovo del contratto che costituisce l’architrave del progetto di valorizzazione e rinnovamento che come Confimi meccanica stiamo portando avanti fin dalla nostra costituzione”.


Confimi Industria incontra il Ministro Boschi. Il Sì della manifattura alla Riforma

Confimi Industria incontra il Ministro Boschi. Il Sì della manifattura alla Riforma
“Semplificazione dei percorsi decisionali, sburocratizzazione e certezze delle regole sono tre pilastri di uno Stato Contemporaneo”
 Parte da Roma Progetto Manifattura Italia

Roma, 21 luglio 2016 - È stato inaugurato oggi con un approfondimento sulla Riforma Costituzionale, il Progetto Manifattura Italia, il percorso di sensibilizzazione pensato da Confimi Industria per tenere alta l’attenzione delle istituzioni europee, nazionali e locali sulla manifattura italiana. All’evento è intervenuta anche il Ministro per le Riforme costituzionali  e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi.

“Il settore manifatturiero italiano oggi deve fare i conti con due avvenimenti di portata straordinaria che stanno condizionando e condizioneranno il futuro dell’economia italiana e europea – ha detto Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria – Parliamo dell’esito del  referendum sulla Brexit  e della decisione che l’Ue dovrà prendere in merito al riconoscimento della Cina come economia di mercato” . E ha continuato il presidente “Partendo da questo scenario abbiamo pensato a un percorso dedicato alla manifattura, composta da momenti come questo - i prossimi saranno quello di Bologna previsto per il 24 settembre e quello di ottobre a Bergamo – per stimolare un dibattito  che sappia coinvolgere tutti gli attori del sistema economico e politico, dai vertici apicali delle istituzioni, come qui oggi, ai decisori locali, passando per i sindacati e gli istituti di credito”.

Una vera road map il cui obiettivo sarà quello di presentare il primo Manifesto della manifattura che sintetizzerà gli obiettivi da raggiungere. E in quest’ottica non è per nulla casuale partire proprio dalla Riforma Costituzionale.  Agnelli ha affermato “Un Paese moderno ha bisogno di istituzioni moderne, un Paese che vuole ripartire, deve avere amministrazioni efficienti, un paese che vuole essere competitivo deve avere regole certe”. E ha continuato “Per queste ragioni, oggi, come Confederazione vogliamo affrontare con grande senso di responsabilità i contenuti del prossimo appuntamento referendario”.

Agnelli non ha dubbi “Votare sì al referendum, vuol dire credere nel processo di riforma del nostro ordinamento giuridico, per costruire uno Stato che sia in grado di sostenere processi di cambiamento con una legislazione certa e con sistemi amministrativi efficienti”. Al centro ancora una volta la competitività del settore manifatturiero italiano “Semplificazione dei percorsi decisionali, sburocratizzazione e certezze delle regole sono tre pilastri di uno Stato Contemporaneo” ha detto il Presidente di Confimi aggiungendo“Noi imprenditori non possiamo che sostenere una struttura istituzionale solida e capace di progettare politiche pubbliche utili al Paese”.
“Ringrazio Confimi Industria per il sostegno espresso oggi. Con la Riforma Costituzionale avremo un Paese più semplice, più stabile e più efficiente. Ecco perché votando Sì alla Riforma possiamo scrivere, tutti insieme, una pagina nuova per il nostro Paese. Chi vota no vota per restare come siamo oggi, chi vota Sì vota per il cambiamento”. Ha concluso il Ministro Boschi.
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