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Rischio Chimico e nuove tecniche di valutazione: scenari di esposizione e scaling Al via il nuovo progetto di CONFIMI Ravenna per gli utilizzatori professionali di agenti chimici

In continuità con le attività di sensibilizzazione e formazione sui nuovi strumenti di valutazione dei rischi emersi a seguito della progressiva attuazione del Regolamento Reach, Confimi Ravenna, in collaborazione con Normachem, Sviluppo Pmi e con il contributo della Camera di Commercio di Ravenna, propone un progetto di approfondimento, assistenza e accompagnamento (coaching) rivolto a datori di lavoro, responsabili e addetti dei servizi di prevenzione e protezione (RSPP e ASPP), incaricati di effettuare la valutazione dei rischi da agenti chimici.

Obiettivo del progetto è quello di ottenere, per almeno una postazione significativa per azienda, una valutazione del rischio di esposizione a sostanze chimiche attraverso l’analisi degli scenari di esposizione (allegati alle schede di sicurezza), la verifica degli usi identificati e l’applicazione dello scaling (tecnica di confronto tra le condizioni operative effettive e quelle riportate sullo scenario), nonché introdurre nelle valutazioni del rischio chimico i nuovi valori di esposizione inalatoria, cutanea e ambientale previsti dal Reach e denominati DNEL , DMEL e PNEC, che costituiranno i nuovi parametri di confronto per le determinazioni analitiche (misure dell’esposizione).

Il progetto si articolerà in 4 incontri della durata di 8 ore per un totale di 32 ore di cui 16 di formazione e 16 dicoaching in aula su casi di valutazione aziendali specifici.

La partecipazione al progetto sarà riservata, previa selezione, a un massimo di 15 aziende di qualsiasi settore di attività aventi almeno una sede operativa in Provincia di Ravenna.

Verrà data la precedenza agli utilizzatori massivi di agenti chimici ma mantenendo la rappresentatività di tutti i settori manifatturieri caratteristici, (meccanica, alimentare, legno, plastica). Possono partecipare anche aziende di servizi industriali se rientranti nella tipologia di utilizzatori massivi di prodotti chimici.

La data di avvio del progetto è il 25 novembre 2015. Le imprese che desiderano partecipare devono inviare lamanifestazione di interesse entro il prossimo lunedì 16 novembre.

Qual è il target di riferimento del vostro progetto?

L’utilizzatore professionale di prodotti chimici – spiega  Micaela Utili, responsabile dell’area tecnica dell’associazione - ha obblighi precisi sulla realizzazione della valutazione dei rischi per i propri lavoratori, compresa la valutazione di esposizione a sostanza/agenti chimici.

Purtroppo, le aziende manifatturiere che utilizzano, ma non producono, sostanze chimiche tendono a sottovalutare questa tipologia di rischio, pensando erroneamente che sia proprio di particolari processi di produzione. In realtà il concetto di agente chimico è vastissimo e comprende tutta una serie di sostanze, miscele, materiali, scarti, articoli e rifiuti che si trovano pressoché in tutti gli ambienti di lavoro e in tutte le attività.

Ad oggi quindi, nessuna attività professionale può definirsi non esposta ad agenti chimici e quindi esente da una valutazione che ha come scopo ultimo l’individuazione anche delle misure più idonee di protezione dei lavoratori.

Negli ultimi 5 anni, grazie all’attuazione del Regolamento Reach le conoscenze sulle caratteristiche di pericolo delle sostanze chimiche sono aumentate e gli strumenti per condurre valutazioni sempre più accurate e precise sono oggi disponibili.

Non bisogna inoltre dimenticare che, sempre grazie al Regolamento Reach, disponiamo oggi di dati molto più precisi e completi sulle sostanze di uso corrente , e anche di dati nuovi, disponibili attraverso le banche dati, ad accesso pubblico e gratuito, dell’Agenzia Europea per la chimica. Tra i nuovi dati di cui disponiamo un’attenzione particolare meritano i nuovi valori di esposizione professionale (denominati DNEL e DMEL), che integrano i “vecchi” TLV europei per un numero molto maggiore di sostanze.

Legge di Stabilita': Confimi, ok ammortamento 140% beni strumentali

(ANSA) - ROMA, 03 NOV - "Sicuramente sul costo del lavoro bisognava osare di piu'" ed il tema dell'energia "non ha avuto rilevanza", ma la manovra economica 2016 "va nella direzione giusta, e' una buona base di partenza". A dirlo il presidente di Confimi industria (Confederazione dell'industria manifatturiera italiana e dell'impresa privata), Paolo Agnelli, nel corso dell'audizione tenuta nella tarda serata di ieri nelle Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato sulla Legge di Stabilita'. "In questi anni, purtroppo, la realta' racconta la chiusura di quasi 600.000 imprese, di cui circa 90.000 manifatturiere" e una perdita di posti di lavoro "pari a quasi 2,5 milioni di persone, fra chiusure di aziende e delocalizzazioni. Non siamo, pero', in grado di dire ancora se c'e' una ripartenza", ha proseguito. Fondamentale, dunque, e' il "rilancio dell'industria manifatturiera", perche', ha ricordato il numero uno di Confimi, "bisogna rendersi conto che il tessuto imprenditoriale italiano e' formato dal 97% di piccole e medie imprese". E, secondo Agnelli, "il fatto di veder recepite normative europee tarate su dimensioni di grandi imprese o di multinazionali, che non possono essere applicabili al nostro tessuto, comporta il grave rischio di portarci fuori dalla competizione internazionale", ha concluso.

Agnelli, 'ma anticipare misura con Decreto legge' (ANSA) - ROMA, 03 NOV - "Accogliamo con favore la norma sul super ammortamento al 140% per gli investimenti in beni strumentali realizzati da meta' ottobre fino al 31 dicembre 2016. Sembra che finalmente si sia capita la necessita' di misure significative e di semplice gestione". A sostenerlo il presidente di Confimi (la Confederazione delle aziende manifatturiere aderente a Confindustria), Paolo Agnelli, in audizione ieri sera, al Senato, sulla Legge di Stabilita'. "Apprezziamo questa misura - ha detto - e la volonta' di far valere la sua efficacia gia' dalla meta' di questo mese, ma per incentivare sin da ora gli investimenti sarebbe opportuno sciogliere ogni riserva, anticipando la misura con un decreto legge, anziche' attendere l'approvazione della legge", ha puntualizzato.



Lorenzin su legge di stabilità: buone intenzioni ora si spinga acceleratore sulla crescita


“Non amiamo i facili entusiasmi ma sembra che  con il superammortamento al 140% si sia finalmente capito che servono misure significative e di semplice gestione” commenta così Flavio Lorenzin, vice presidente con delega alla semplificazione fiscale e alla pubblica amministrazione di Confimi Industria, la confederazione dell'industria manifatturiera italiana e dell'impresa privata, la bozza della legge di stabilità che oggi verrà portata in aula.


“L’avevamo fortemente criticato e finalmente vediamo sparire l’IMU sugli imbullonati, un provvedimento iniquo che mortificava gli investimenti in un fattore produttivo – il capannone – che comunque continua a rimanere gravato da un carico impositivo troppo pesante” dice Lorenzin.

Continua poi il vicepresidente di Confimi “Bene disattivazione delle clausole di salvaguardia di Iva e accise e l’eliminazione della Tasi che come unico effetto ha avuto quello di far impazzire uffici comunali, consulenti, Caf e cittadini”.  

E ancora, ritorna Lorenzin,  “Guardiamo con indubbio interesse  al superammortamento  per l’acquisto di beni strumentali fino a fine 2016 e con inizio retroattivo al 15 ottobre 2015. Sul punto, però, niente scherzetti interpretativi da parte dell’Agenzia (non sarebbe la priva volta) e per dare certezza alla misura sarebbe opportuno anticiparla con decreto legge”. 

Infine, conclude il viceprsidente “ invece di ridurre l’IRES dal 27,5% al 24%, si spinga  l’acceleratore sulla crescita cancellando prima possibile l’IRAP che da 17 anni è fonte di imposizioni inique e complicazioni indescrivibili".

Paolo Agnelli: gli industriali manifatturieri di Confimi Industria dicono basta alla corruzione, alla collusione, all’evasione.

Paolo Agnelli: gli industriali manifatturieri di Confimi Industria  dicono  basta alla corruzione, alla collusione, all’evasione.

"L’industria manifatturiera e i cittadini non ne possono più" dice Paolo Agnelli Presidente di Confimi Industria, confederazione dell'industria manifatturiera italiana e dell'impresa privata.

"È ora di cambiare la classe dirigente di questo Paese. Basta con il consociativismo". E continua Agnelli: "Si smetta di scegliere fra gli amici nelle associazioni, nei partiti e nei sindacati.La politica cerchi nella società civile. "E conclude il presidente di Confimi " È nella società civile che si trovano le persone serie,  preparate, abituate alla cultura del sacrificio e che sanno il significato del lavorare con dignità e rispetto"






APPALTI PIÙ TRASPARENTI E ASSEGNATI AL MIGLIORE

APPALTI PIÙ TRASPARENTI E ASSEGNATI AL MIGLIORE
Nencini, Corradino, Emiliano, Matteoli, Lucibello al convegno "costruiamo di nuovo" di Aniem
20 Ottobre ore 14:30 Tempio di Adriano – Piazza di Pietra - Roma

"Mentre i casi di corruzione dilagano da Milano a Roma, Raffaele Cantone blocca per tangenti la prima gara per i lavori del Giubileo e si scopre che 9 appalti su 10 dell'Atac - negli ultimi 5 anni - sono stati assegnati a chiamata diretta, Aniem scende in campo e lancia la propria sfida per cambiare le regole del gioco, in nome di un sistema finalmente trasparente, meritocratico e senza sprechi”.

Se ne parlerà martedì 20 ottobre alle ore 14:30 al tempio di Adriano – Piazza di Pietra – Roma con il Vice Ministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini, con il Consigliere Anac Michele Corradino, con il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il direttore dell’Inail Giuseppe Lucibello e l’economista prof. Luciano Hinna; ospiti dell’evento il sen. Altero Matteoli, l’on. Giambattista Coltraro che per ruoli istituzionali e percorsi professionali ben rappresentano gli interlocutori da cui partire per iniziare un percorso sicuramente difficile e faticoso, ma che Aniem sente fortemente di dover intraprendere. A “colorare” l’iniziativa il vignettista Paride Puglia.

Nel corso del convegno verrà presentata la prima vera indagine all'interno delle imprese edili italiane, curata da Swg. Molti gli spunti interessanti e un dato emblematico: i primi a bocciare il meccanismo di assegnazione degli appalti pubblici sono proprio gli iscritti Aniem.
Oltre il 70%, infatti, giudica le gare d'appalto pubblico “poco trasparenti”, “poco meritocratiche” e “non in grado di garantire il miglior rapporto qualità/prezzo”. Segno ulteriore che servono cambiamenti radicali dall'interno per dare un volto nuovo all'edilizia italiana".
“Non è casuale che l’evento abbia come titolo “costruiamo di nuovo #vincailmigliore”, intendendo proprio contribuire a promuovere un confronto sul “modello” più idoneo a garantire le condizione di una sana, libera e trasparente competizione”, dichiara il Presidente di Aniem, l’associazione delle piccole e medie imprese edili manifatturiere aderente a Confimi Industria.
Conclude Dino Piacentini: “i fatti di cronaca di questi giorni dimostrano che la proliferazione di leggi e regolamenti non ha dato alcun contributo in questi anni in termini di efficienza e trasparenza del sistema, creando viceversa i presupposti per il radicamento di fenomeni distorsivi e collusivi.
Occorre quindi andare verso un sistema con poche e inderogabili regole, responsabilizzando al massimo stazioni appaltanti e imprese.
Pensiamo piuttosto a garantire un sistema efficiente di qualificazione e di selezione delle imprese dove siano valorizzate le verifiche sostanziali delle capacità, delle competenze tecniche e professionali, comprese le risorse umane.”
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